Qui vive il 50% di tutte le scimmie presenti al mondo
Alla scoperta della biodiversità in uno degli ultimi paradisi terrestri: la Bolivia
Da un punto di vista conservazionistico il Paese sta facendo bene, nonostante le poche disponibilità economiche che ha per la protezione della fauna
[30 Giugno 2023]
La Bolivia ha una superficie di 1.098.500 kmq e 9 milioni circa di abitanti. Il Paese ha avuto un passato molto travagliato a causa del colonialismo spagnolo, durante il quale gli Indios sono stati praticamente decimati e i sopravvissuti schiavizzati: tra il 1545 e il 1824 nelle miniere di argento ne morirono più di 8 milioni.
In Bolivia c’è inoltre una piccola popolazione di origine africana, discendente degli schiavi che furono portati dall’Africa occidentale dai colonialisti spagnoli. Ora gran parte della popolazione, il 60%, vive nelle grandi città: nella capitale La Paz, poi a Santa Cruz della Sierra, a Potosì, a Oruro, a Cochabamba, a Sucre, dove nel 2009 il Governo ha trasferito la capitale, pur mantenendo la sede del Governo e della presidenza a La Paz.
È uno dei Paesi più belli e geograficamente più variegati del mondo. Ci sono foreste, boschi, immense pianure, savane, deserti, laghi, lagune, montagne (la Cordigliera andina) e il Pantanal, una zona acquitrinosa ricchissima di fauna, in sostanza tutto quello che ogni Paese al mondo vorrebbe possedere.
La Bolivia ha un passato storico di rilievo di cui ora si possono ammirare grandi vestigia, per esempio le mura della città Inca di Sacsayhuamán, di Tambu Machay e di Puka Pukara.
Ci stiamo riferendo all’Impero Inca che nel 1200 d.C. circa raggiunse il massimo splendore. Poi nel 1531, con l’arrivo del conquistador spagnolo Francisco Pizarro, tutto ebbe fine. Dalla distruzione dell’Impero Inca sino a oggi la Bolivia ha vissuto periodi molto burrascosi, rivolte, guerre civili inaudite e insurrezioni causate dagli aumenti spropositati dei tributi da pagare al Re di Spagna.
Il 6 agosto del 1825 il Paese ottenne l’indipendenza e da quel momento assunse il nome di Bolivia, che sostituì quello di Alto Perù, nome con cui lo chiamavano gli spagnoli. Tra il 1879 e il 1884 la Bolivia ingaggiò una guerra contro il Cile nella quale finì sconfitta, perdendo completamente lo sbocco sulla sua preziosissima costa pacifica; poi perse un’altra guerra contro il Brasile, che le strappò una zona molto grande e importante del Mato Grosso, lo Stato dell’Acre; tra il 1932 e il 1935 fece un’altra guerra, questa volta contro il Paraguay, che perse insieme a quasi tutto il territorio del Chaco centrale.
A causa di tutte queste guerre la Bolivia, dal giorno della sua indipendenza fino al 1935, ha perso il 20% del suo territorio originario. Durante questo periodo ci sono stati 109 colpi di stato. Tra dittatori e presidenti più o meno democratici, sei di loro sono stati assassinati. Anche in questi giorni il Paese sta attraversando una fase politica molto delicata.
In Bolivia esiste una fauna tra le più ricche al mondo: giaguari, anaconde, serpenti boa, caimani, pipistrelli, opossum, ocelot, pecari, lama, diverse specie di scimmie e molti altri animali autoctoni. I mammiferi viventi in Bolivia appartengono a 300 specie diverse, 1.300 sono le specie di uccelli, 250 quelle dei rettili e più di 600 quelle dei pesci e degli anfibi.
Da un punto di vista conservazionistico il Paese sta facendo bene, nonostante le poche disponibilità economiche che ha per la protezione della fauna. Nel Paese esistono una ventina di aree protette che sono state suddivise in parchi nazionali, aree naturali e riserve. Purtroppo, secondo la Lista rossa dell’Iucn (International Union for Conservation of Nature) le scimmie che vivono in Bolivia, e che rappresentano il 50% di tutte quelle presenti nel mondo, sono in via di estinzione.
Tra le aree boliviane protette che ancora resistono alla distruzione del loro ambiente da parte dell’uomo e che sono tra le più importanti, ci sono molti parchi.
Il Parque Nacional Tunari (3.090 kmq) che si trova, purtroppo, a pochi chilometri dalla città di Cochabamba; in questo Parco vivono alcuni esemplari di scimmie ragno (Ateles paniscus) e di cebi (Cebus apella).
Il Parque Nacional Noel Kempff Mercado (15.234 kmq), ai confini col Mato Grosso, rigoglioso di vegetazione, con savane e paludi (in un anno in questo luogo cadono circa 2mila mm di pioggia), dove vivono l’Ateles chamek, il Cebus apella e il Callithrix melanura, una sottospecie del Callithrix argentata; recentemente in quest’ultimo Parco, purtroppo, sono stati scoperti una cinquantina di accampamenti di taglialegna illegali
Il Parque Nacional y Area Natural de Manejo Integrado Madidi con una estensione di 18.957 kmq, praticamente grande quanto il Veneto, in cui vivono, grazie anche alla sua impenetrabilità, diverse specie di scimmie tra cui il Saguinus fuscicollis, l’Aotus nigriceps, il Callicebus moloch, il Cebus apella, il Saimiri boliviensis, il Saimiri sciureus, l’Alouatta seniculus, l’Ateles chameke la Lagothrix lagotricha.
In un’altra area molto importante che si trova nel Dipartimento del Pando vivono 15 specie di scimmie diverse: si tratta della Reserva Nacional de Vida Silvestre Amazonica Manuripi (7.470 kmq) in cui, oltre a tutte le specie sopra menzionate, vivono l’Alouatta sara, il Callimico goeldii, il Saguinusi mperatur e la Pithecia irrorata.
Tutte queste aree, con pregi e difetti, sono certamente un paradiso per primatologi, zoologi, biologi e botanici di tutto il mondo. In ultimo, bisogna considerare lo sforzo fatto dallo Stato boliviano, soprattutto negli ultimi decenni, affinché il suo territorio forestale non finisca nelle mani di grandi speculatori e di politici corrotti, come spesso capita di vedere nei Paesi confinanti, per esempio in Brasile e in Perù.
Soprattutto in un momento storico in cui, da un punto di vista conservazionistico, tutto il Sud America sta attraversando tempi difficili, in primo luogo a causa della deforestazione e anche per il fatto che il Rio delle Amazzoni è una via fluviale immensa che consente facilmente di penetrare all’interno della foresta amazzonica con conseguenze drammatiche per l’ambiente.