
Antartide: i ricercatori italiani raggiungono il mitico 83° sud

La spedizione italiana in Antartide ha ottenuto altri importanti traguardi Franco Talarico, docente di petrografia all’Università di Siena, e Franco Ricci, capo spedizione della XXX spedizione del Programma Nazionale in Antartide (3° periodo) hanno comunicato che «Il giorno 29 gennaio 2015, in una missione studiata dettagliatamente per giorni, l'Italia è scesa per la prima volta a sud, raggiungendo con una missione di rilievi geologici gli 83° 40’ Sud, con i propri mezzi direttamente a oltre 1000 km dalla Base italiana in Antartide "Mario Zucchelli"(MZS), posta a 74° 41' 42" Sud 164° 07' 23" Est».
La missione, coordinata dal punto di vista scientifico da Talarico, insieme alla guida Francesco Canale, del Centro di addestramento alpino di Courmayeur, ha raccolto informazioni sulla geologia e geomorfologia, mediante riprese video e fotografiche ad alta risoluzione dell’area.
Talarico e Ricci spiegano dall’Antartide che «La logistica dell'evento è stata coordinata continuamente dalla Sala Operativa di MZS e seguita costantemente da tutto il personale della Base. Si è trattato di un evento particolarmente importante per gli studi sulle rocce più antiche delle Montagne Transantartiche e per il superamento delle particolari difficoltà ambientali tipiche del Continente. Il Twin Otter, un aereo noleggiato dall'ENEA per il supporto delle attività scientifiche e logistiche a MZS, è sceso ad una latitudine mai raggiunta prima con le risorse disponibili a MZS. Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), che gestisce le missioni antartiche grazie alla collaborazione dell'ENEA, del CNR e della CSNA (Commissione Scientifica Nazionale per l'Antartide), con questo evento, ha raggiunto uno dei traguardi più estremi ed importanti del suo trentennale di attività».
