Aperta la caccia in tutta l’Europa meridionale: verranno abbattuti 52 milioni di uccelli

CABS annuncia denunce all’Ue contro Francia, Italia e Spagna

[14 Settembre 2020]

Nonostante il drastico calo delle popolazioni di avifauna segnalato un po’ in tutto il continente, nell’Europa meridionale entro il 20 settembre riaprirà la caccia agli uccelli migratori: la stagione venatoria. La caccia è già aperta a Malta e Cipro, ieri sono entrate in azione 1, 2 milioni di doppiette francesi, il prossimo weekend, dopo diverse pre-aperture, toccherà a 700.000 cacciatori italiani. Secondo il  Committee Against Bird Slaughter (CABS), «Ogni anno circa 52 milioni di uccelli selvatici vengono uccisi legalmente dai cacciatori in tutta Europa. Inoltre, ci sono diverse centinaia di migliaia di uccelli che non vengono segnalati o che successivamente muoiono per le ferite. A seconda del luogo, verranno prese di mira fino a 63 specie, compresi 10 milioni di tordi bottaccio, oltre 1,3 milioni di allodole e 100.000 pavoncelle. Anche la tortora selvatica viene cacciata: nonostante si tratti di specie minacciata in tutta Europa, ne vengono abbattute legalmente ogni anno tra 2 e 3 milioni! Oltre ad anatidi, columbidi e galliformi anche passeriformi e limicoli verranno abbattuti in quasi tutti gli Stati mediterranei. In questo modo, circa 52 milioni di uccelli vengono uccisi legalmente ogni anno in Europa».

Il numero di gran lunga più alto di uccelli uccisi è segnalato dalla Francia, dove la caccia viene autorizzata per ben  63 specie e dura dal 13 – 20 settembre fino alla fine di gennaio. Secondo le statistiche ufficiali dell’Office National de la Chasse et de la Faune Sauvage (ONCFS), i cacciatori francesi ogni anno uccidono circa 17 milioni di uccelli selvatici, tra cui tortore, allodole, cmbattenti, pavoncelle, chiurli, pettegole e beccaccini. CABS fa notare che «Tutte queste specie sono altamente minacciate in tutto il loro areale europeo».

A Malta la caccia e la cattura di uccelli migratori è già aperta dal primo settembre a 32 specie di uccelli migratori e il CABS spiega che «L’elenco delle specie cacciabili comprende, tra gli altri, tortore, pivieri dorati, allodole e combattente, che è minacciato di estinzione in molte parti dell’Europa nord-occidentale.

In Italia, le specie nella lista sono ancora di più: 34 e comprendono merli, tordi, storni e le specie considerate minacciate di estinzione nei Paesi del nord Europa, come porciglione, allodola, tortora, pavoncella e beccaccino. Si stima che inItalia vengono abbattuti ogni anno circa 7 milioni di volatili, tra i quali 300.000 tortore e oltre 4,5 milioni di uccelli canori.

In Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Bulgaria, Romania e Austria, da metà settembre in poi è nuovamente consentito l’abbattimento delle tortore e di molte altre specie minacciate.

Al CABS fanno notare che «Si stima che la popolazione riproduttiva delle tortore in tutta Europa sia compresa tra 2.340.000 e 4.050.000 coppie riproduttive. Tuttavia, ogni anno nell’Ue vengono uccise tra 2 e 3 milioni di tortore. La maggior parte degli animali finisce in pentola». Secondo i dati del British Trust of Ornithology (BTO), dagli anni ’70 i numeri delle tortore nel Regno Unito sono diminuiti rapidamente del  -93%, con circa 3.500 aree di nidificazione rimaste. Facendo quindi delle tortore la specie di uccelli in più rapida diminuzione nel Regno Unito.

Da anni le associazioni animaliste e ambientaliste denunciano che la caccia agli uccelli migratori in via di estinzione accelera o contribuisce al loro declino e Lloyd Scott, responsabile delle campagne del CABS, conclude: «L’abbattimento di milioni di specie in declino non può essere sostenibile e mette in pericolo costosi progetti di conservazione nelle aree di riproduzione. Poiché i governi dei paesi colpiti non sono disposti volontariamente a fare nulla al riguardo per paura della potente lobby dei cacciatori, negli ultimi mesi il CABS ha presentato alla Commissione europea denunce ambientali contro Francia, Italia e Spagna. Lo scopo della campagna è stabilire una stagione di chiusura a livello europeo per tutte le specie di uccelli migratori minacciate dal continuo declino delle loro popolazioni».