Bocciatura del calendario venatorio toscano, «Norme violate da anni. Ora sanzioni severe»
[10 Giugno 2013]
Marta Gazzarri, capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, non commenta certo teneramente la notizia data dalle associazioni ambientaliste della definitiva sentenza della Corte costituzionale che boccia il calendario Venatorio della Toscana:«La Corte Costituzionale europea ha recentemente dichiarato illegittimo il nostro calendario venatorio, lo stesso che da sempre il mio Gruppo ha fortemente criticato con proposte di risoluzione ed interrogazioni sul tema. E’ inammissibile che seppur chiaramente illegittimo questo potente strumento a favore delle lobby del settore sia stato adottato per anni senza alcun scrupolo, approvato come legge pluriennale e non con delibera amministrativa, consentendo di fatto che la caccia fosse approvata con una legge anziché con un atto amministrativo. Una differenza questa che potrebbe sembrare impercettibile agli occhi di chi non è esperto ma che invece incide significativamente sulla tutela della fauna selvatica».
Va detto che è anche abbastanza strano che il capogruppo di un partito che fa parte della maggioranza e della giunta che governa la Regione attacchi così pesantemente l’assessore che a ha proposto quel calendario venatorio e la Giunta Rossi che l’ha approvato, e che poi ha contrastato in tutte le sedi le denunce delle associazioni ambientaliste che evidentemente avevano ragione.
Ma la Gazzarri chiede di rivedere le politiche del passato: «Adesso la Regione dovrà provvedere alla modifica del calendario venatorio da Legge in delibera annuale, così da adeguare di anno in anno la normativa sulla base delle necessità delle singole specie e non stabilendola tout-court. Adesso che finalmente l’UE si è espressa in maniera inequivocabile la Toscana deve fare marcia indietro ed attuare in maniera puntuale gli orientamenti della corte costituzionale, ammettendo finalmente che la disciplina e gli elenchi delle specie cacciabili rientrano a buon diritto nell’ambito della tutela dell’ambiente. Dimostrata la totale inadeguatezza nel rispettare le norme europee, ciò che mi auguro è che da adesso in poi la nostra Regione riconosca l’importanza di farlo. Aldilà del giudizio del tutto personale sulla caccia, imporre delle restrizioni per la tutela e la conservazione degli animali selvatici e del loro habitat naturale è prioritario».
La capogruppo regionale dell’Idv conclude: «Auspico- conclude la capogruppo- che, dopo questo importante risultato raggiunto, si pensi ora a porre rimedio nel più breve tempo possibile all’errore fatto ( come gruppo vigileremo in tal senso) e a prevedere sanzioni severe per scongiurare un altro pericolosissimo fenomeno diffuso sul territorio, il bracconaggio».