Buone notizie per la biodiversità: bentornata starna italica (VIDEO)

E’ cominciata la reintroduzione della Perdix perdix italica finora considerata estinta in natura

[10 Agosto 2021]

La starna italica (Perdix perdix italica), che fino al secolo scorso era diffusa in vaste aree delll’Italia, oggi è considerata formalmente estinta in natura, ma ora ha finalmente concrete chances di tornare a cantare nei campi di cereali. Dopo un’accurata selezione genetica condotta e curata dagli esperti dell’Istituto superiore per la protezione ambientale (Ispra), i Ispra, il personale tecnico dei Carabinieri Forestali del CUFA, nel 2019 hanno iniziato l’allevamento al Centro faunistico di Bieri (LU) impiegando anche tecniche sperimentali che favoriscono l’adattamento degli individui all’ambiente naturale. All’inizio di agosto, in 3 diversi recinti di ambientamento nell’area del Mezzano (FE), sono stati liberati i primi 750 individui di starna italica. Seguiranno poi altri rilasci fino alla fine dell’estate per giungere a fine stagione con ben 4.500 individui reintrodotti in natura. Le reintroduzioni controllate proseguiranno fino al 2024, per un totale di 27.000 starne italiche liberate in natura.

Il progetto LIFE Perdix, cofinanziato dalla Comunità europea, punta a tutelare la biodiversità italiana a partire dalla conservazione della Starna italica e vede collaborare insieme un ampio partenariato guidato dall’Ispra, i Carabinieri del CUFA, la Federcaccia, Fedération Nationale des Chasseurs, Legambiente, il Parco Delta del Po e l’Ente nazionale per la cinofilia italiana che cofinanzia il progetto.

Oltre alla costituzione di una popolazione vitale di Starna italica all’interno della ZPS Valle del Mezzano con la previsione di oltre 2.200 coppie a fine progetto, grazie a precise azioni di selezione genetica, allevamento, conservazione e messa in sicurezza dei nuovi individui, il progetto LIFE Perdix prevede la mitigazione delle minacce nell’area di rilascio e il coinvolgimento degli stakeholder tramite corsi formativi con la collaborazione delle componenti venatorie, cinofile, agricole, ambientaliste ed i preziosi suggerimenti degli esperti francesi.

Francesco Riga di Ispra conclude: «Con i primi rilasci di Starna italica nella Valle del Mezzano, un importante elemento della biodiversità italiana ritorna ad essere presente in natura, dopo essere stata recuperata grazie alla selezione genetica ed all’esperienza dei tecnici del Centro di conservazione ex situ dei Carabinieri Forestali di Lucca. Le starne che verranno immesse saranno monitorate continuamente con diversi metodi (radiotelemetria, osservazioni dirette, conteggi con i richiami e con l’aiuto di unità cinofile specializzate, avvistamento casuali da parte di turisti e abitanti del luogo) per accertare il loro insediamento nell’area di rilascio e contrastare le eventuali cause di mortalità. Un ringraziamento particolare da parte di tutti i partner del progetto va a tutti i volontari di diverse associazioni che in queste settimane ci hanno aiutato a costruire i recinti di allevamento sfidando il caldo e le zanzare del Mezzano».

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