Sardegna Nord Cetacei 2013: moltissimi dati raccolti dal “Reality della ricerca”
Buone notizie per le stenelle dopo l’epidemia di morbillivirus: molti cuccioli
[1 Ottobre 2013]
La seconda edizione del progetto Sardegna Nord Cetacei è da considerarsi un successo anche per le buone notizie che arrivano per le stenelle. Il veliero “La Reole” ha raggiunto il 29 settembre La Maddalena, base logistica della spedizione partita il 25 settembre per la seconda campagna di monitoraggio dei mari sardi promossa dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari. La spedizione, con un equipaggio formato da ricercatori, studenti, docenti, naturalisti e responsabili della comunicazione, supportata dal responsabile scientifico del progetto, Salvatore Naitana, direttore del dipartimento di Medicina veterinaria, e coordinata dal ricercatore Andrea Rotta, , aveva come obiettivo quello di raccogliere dati sulla dinamica della popolazione e di studiare lo stato di salute dei cetacei presenti nei mari sardi.
Il progetto Sardegna Nord Cetacei si avvale della collaborazione scientifica dell’Instituto Español de Oceanografía di Murcia e dell’Institut Francais de Recherche pour l’Explotation Durable de la Mer ed gli organizzatori sottolineano che «Sin dalla prima edizione è stato notevole l’interesse suscitato in ambito scientifico, ma non solo. Il numero considerevole di accessi al blog, dove sono postati foto, video, news e il diario di bordo, ha suggerito di arricchire il piano comunicazione facendo della spedizione una sorta di “Reality della ricerca”, con il racconto della vita di bordo, anche attraverso i social media: facebook, Instagram, twitter».
I primissimi dati della spedizione, in attesa di un’elaborazione più completa, sono questi: «Nei 5 giorni di navigazione, sia in ambiente costiero, sia in ambiente pelagico (canyon di Caprera e canyon di Castelsardo) sono state percorse circa 300 miglia, di cui 200 di monitraggio. In totale sono stati 17 gli avvistamenti di stenella (delfino pelagico), 4 quelli di balenottera, 1 di zifio, 3 di tursiopi (delfino costiero), 1 di capodoglio. Complessivamente sono stati censiti 200 esemplari di stenella, 5 balenottere, 3 zifii, 7 tursiopi e 2 capodogli. Le attività più frequenti riscontrate sono state quelle di feeding (alimentazione) e traveling (spostamento)».
Secondo Sardegna Nord Cetacei è «Significativa l’identificazione di un esemplare di tursiope già fotoidentificato nel 2006 per la prima volta nell’Isola dei monaci a Caprera (noto “Mozzo” per via della pinna dorsale falcata in cui manca la parte terminale) e ritrovato nella terza tappa nelle acque prospicenti Santa Teresa Gallura. Era dal 2007 che non era stato più avvistato. Anche questo dato permette ai ricercatori di capire gli indici di dispersione dei cetacei e va ad arricchire un database iniziato nel 2006».
Arrivano anche buone notizie dopo l’epidemia di morbillivirus che ha fatto strage di stenelle nell’inverno/primavera 202/2013: il gruppo maggiore avvistato è stato quello formato da 70 di questi piccoli delfini e rispetto all’anno scorso sono state avvistate molte più madri con piccoli, «Un fenomeno da attribuire alla stagionalità della ricerca, in quanto durante l’estate si ha il maggior numero di nascite», spiegano i ricercatori, ma pur sempre un segnale confortante.
La spedizione segnala anche l’avvistamento di 5 pesci luna e diversi rari uccelli delle tempeste e sottolinea che «Le uniche interazioni tra animali sono quelle riscontrate tra gabbiani e il capodoglio e tra stenelle e balenottere».
Il risultato è che «Per il numero di miglia percorse è possibile accertare che l’area di studio presenta una ricca cetofauna, con specie regolarmente presenti nel Mediterraneo» dicono i ricercatori che aggiungono: «SNC 2013 non si ferma qui. Per completare dei transetti già definiti è stata programmata una prossima uscita nelle giornate tra il 7 e il 13 ottobre, alla quale saranno invitati a partecipare nuovamente alcuni studenti dell’Università di Sassari».
Immagini del fotografo naturalista Mirko Ugo