Caccia in Toscana: approvato il calendario venatorio 2021-2022
Wwf: dopo due ricorsi al TAR la Regione esclude moriglione e pavoncella. Ma restano ancora anomalie
[6 Luglio 2021]
La giunta regionale della Toscana ha approvato il calendario venatorio 2021-2022 e la vicepresidente e assessora regionale all’agroalimentare,Stefania Saccardi, ha commentato: «Il nostro impegno nei confronti del mondo venatorio – ha detto Saccardi – è quello di garantire la certezza dello svolgimento della stagione di caccia. La Regione Toscana ha approvato un calendario, dopo aver sentito il parere di ISPRA, che va incontro alle esigenze del mondo venatorio e del mondo agricolo. Dopo mesi di criticità dovuti alla pandemia, la prossima stagione venatoria riprenderà in maniera regolare con l’apertura generale prevista per domenica 19 settembre 2021 e la chiusura per lunedì 31 gennaio 2022, ad esclusione dei giorni di silenzio venatorio cioè martedì e venerdì».
Il calendario specifica limitazioni di tempi e carnieri per le singole specie. Il periodo per la caccia la cinghiale in braccata varia a seconda dell’Ambito territoriale di caccia (Atc) e l’apertura anticipata della caccia nei giorni antecedenti alla terza domenica di settembre verrà autorizzata e disciplinata con una specifica deliberazione. L’allenamento e l’addestramento dei cani è consentito dal giorno 15 agosto al giovedì precedente la terza domenica di settembre, nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica dal sorgere del sole alle ore 11,00 e dalle ore 14,00 alle ore 19,00 (ora legale) su tutto il territorio regionale. Inoltre, come già avvenuto negli anni passati, il calendario regionale indica, le limitazioni specifiche per ogni territorio provinciale.
Il Wwf esprime soddisfazione «Per l’esclusione, finalmente, dalla lista delle specie cacciabili di due specie in declino come Moriglione e Pavoncella», ma ricorda che «Per ottenere questo risultato, sono stati necessari due ricorsi al TAR vinti negli scorsi due anni dalle Associazioni ambientaliste Wwf, Lipu, Lav e EnpaA a fronte di precise indicazioni da parte dell’Unione Europea e del Governo sulla necessità di tutela di queste specie». Il delegato regionale del Wwf per la Toscana, Roberto Marini, denuncia che «C’è anche chi, nel mondo venatorio, parla già di impegni presi dall’Assessore a reintrodurre queste due specie fra quelle cacciabili tramite un provvedimento successivo specifico. Confidiamo che l’Assessore Saccardi vorrà smentire questa voce, perché altrimenti sarebbe un atto gravissimo nei confronti della nostra fauna e delle indicazioni dell’Europa e della scienza».
Secondo il Wwf, «Altre importanti indicazioni del mondo scientifico sono state ancora una volta ignorate, in particolare riguardo ai periodi di prelievo, concessi in modo troppo esteso per molte specie (come anatidi e acquatici in genere, turdidi, beccaccia) rispetto a quanto indicato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) e soprattutto perché si prevede ancora la possibilità di andare ad approvare (con successivo specifico provvedimento) l’apertura anticipata ai primi di settembre. L’apertura anticipata, infatti, pur se fosse limitata a due specie (Tortora e Storno) come già è stato l’anno scorso, è comunque una forma di caccia di gravissimo impatto. Si fa presente come sarebbe particolarmente grave una eventuale concessione della preapertura alla Tortora (come fu l’anno scorso, anche in quel caso con provvedimento separato successivo), specie dichiarata ufficialmente dall’Unione Europea in situazione critica e pertanto da tutelare. Inoltre, permettere la caccia ai primi di settembre significherebbe portare disturbo e danno indiretto e diretto anche a tutte le altre specie in un momento dell’anno particolarmente critico per la situazione in genere siccitosa di fine estate, per la presenza ancora di giovani dell’anno non del tutto autonomi, per il fatto che il fine estate è la fase fondamentale di preparazione alla migrazione per le tante specie migratrici».
Marini conclude: «Si tratta quindi ancora una volta, in particolare se si andrà effettivamente ad approvare anche la preapertura, di un calendario tarato più sui desideri del mondo venatorio che sulle esigenze di tutela della fauna selvatica, patrimonio di noi tutti, e sulle indicazioni della scienza. Quando la Regione Toscana si deciderà a dare la precedenza al bene comune rispetto agli interessi del mondo venatorio? Si potrebbe partire a farlo dal non concedere quest’anno la preapertura. Ma, al momento, non sembra che la direzione sia questa».