Vogliono estendere la caccia al periodo di migrazione prenuziale, nonostante sia vietato.

Cacciatori e produttori di armi chiedono di bypassare l’Ispra. Le Associazioni ambientaliste: delirio di onnipotenza

Vogliono mettere il bavaglio alla scienza e calpestare il diritto europeo. Allertata la Commissione europea

[16 Maggio 2023]

Con una nuova nota inviata ai ministeri dell’ambiente e dell’agricoltura, alcune delle principali associazioni venatorie e i produttori di armi e munizioni hanno chiesto di intervenire politicamente sull’Ispra affinché, nei suoi pareri sui calendari venatori, ignori i dati scientifici e il diritto europeo e autorizzi la caccia agli uccelli durante i periodi della migrazione prenuziale, vietata dalla direttiva Uccelli per i gravi impatti che determinerebbe a danno delle specie e oggi definiti dal documento ufficiale dei cosiddetti Key Concepts.

Anche Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf hanno scritto ai ministri, all’Ispra e alle Direzioni ministeriali interessate sottolineando che quella di cacciatori e armieri «Euna iniziativa gravissima, che si aggiunge a quella del 9 marzo scorso, con la quale sostanzialmente i cacciatori, gli armieri e gli esponenti politici di questo mondo, spingono il Governo a mettere a tacere l’Ispra, che a norma di legge è l’organo autonomo di consulenza scientifica per lo Stato, denigrandone l’operato e l’autorevolezza scientifica riconosciuta e apprezzata a livello internazionale».

Le 6 associazioni ambientaliste e animalista spiegano: «Abbiamo immediatamente scritto ai due ministeri – ricordandogli che il loro compito è salvaguardare la biodiversità, che è un patrimonio di tutti, e che inoltre ignorino questa richiesta totalmente illegittima dal punto di vista normativo, grave sotto il profilo dei contenuti e del discredito che getta sull’Ispra ma anche per i toni e i modi utilizzati, irrituali e aggressivi. Soprattutto, l’iniziativa del mondo venatorio e dei produttori di armi tradisce la clamorosa irresponsabilità di chi, pur di favorire ulteriormente i propri interessi privati, chiede alla politica di piegare l’autonomia della ricerca scientifica e ignora la delicatezza della situazione in cui versa l’Italia in tema di caccia, con numerose e serie problematiche aperte tra cui proprio la caccia durante la migrazione prenuziale, e il rischio concreto che una robusta procedura di infrazione comunitaria venga attivata».

Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf evidenziano che «La richiesta che abbiamo trasmesso ai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, nonché per conoscenza al Presidente e alla Direttrice di Ispra, è quella di non solo di respingere le indebite pressioni, ma di adoperarsi per garantire la piena autonomia di Ispra, la corretta filiera dei pareri venatori e la vigilanza sui calendari regionali, al fine di una piena protezione degli uccelli, capitale naturale dello Stato e patrimonio indisponibile di biodiversità costituzionalmente tutelato».

Nella lettera si legge: « Per questo, Signori Ministri e signor Presidente, siamo a chiedere Loro di mettere in atto tutte le iniziative possibili affinché i calendari venatori adottati dalle Regioni, a partire dalla prossima stagione venatoria, siano emanati nel pieno rispetto delle indicazioni per l’Italia del Documento Key Concepts 2021, anche al fine di non incorrere nelle violazioni del dettato comunitario che vieta espressamente la caccia durante il periodo della migrazione prenuziale, e di proteggere l’autonomia dell’operato scientifico di ISPRA, anche preservando la corretta filiera dei pareri e l’applicazione del dettato normativo».

Animalisti e ambientalisti concludono: «Di tutto ciò, che incide sul delicatissimo e comune patrimonio europeo delle specie migratrici abbiamo dato informazione dettagliata alla Commissione europea, affinché valuti il “Caso Italia” sotto il profilo del rispetto del diritto ambientale potendo assumere gli atti necessari alla sua piena attuazione».