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Carrara e le Apuane

 |  Natura e biodiversità

Con il disastro di Carrara si è tornati a parlare anche delle Apuane e del piano paesaggistico che sulle cave resta per più aspetti controverso. L’iniziativa della Rete dei comitati per la difesa del territorio delle Apuane di Asor Rosa denuncia infatti che i detriti delle cave hanno concorso  a sgretolare gli argini. Se qualcuno lo avesse dimenticato Asor Rosa fu sbeffeggiato con linguaggio degno di CHI e Signorini da alcuni autorevoli parlamentari toscani del Pd che evidentemente delle Apuane non sanno assolutamente niente.

Il disastro di Carrara induce ora più che mai a rivedere e riconsiderare alcuni aspetti sulle cave che il piano regionale non garantisce a dovere. In particolare, parlando di Apuane, bisognerà tornare finalmente  a parlare anche del suo parco regionale tanto più che proprio in questi giorni   si sta discutendo della nuova legge regionale sulle aree protette.

Il parco fu istituito per gestire quel delicato e unico patrimonio nazionale e internazionale con un piano ambientale che non ha mai visto la luce. Come è dunque possibile gestire questo territorio solo con il piano paesaggistico? Che finora il parco non sia comparso come protagonista di questa vicenda non è certo un buon segno e lo è ancora meno che talune sue sortite  siano risultate semmai da censurare.

Su un punto in particolare bisogna essere chiari e non cercare vie di fuga. Per le Apuane come per altri aspetti del dissesto del suolo

prima che nuove leggi serve una seria attuazione e rispetto di quelle nazionali e regionali che già ci sono che sono state ignorate o peggio apertamente violate. E’ da qui che bisogna ripartire senza trucchi e senza inganni e soprattutto senza fesserie.

Renzo Moschini - Gruppo San Rossore

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