Istituito il Parque Marino Tic-Toc
In Cile il nuovo paradiso della balenottere azzurre [PHOTOGALLERY]
[27 Febbraio 2014]
Il nuovo governo di sinistra del Cile ha istituito sulla costa meridionale la più grande Area marina protetta del Paese, il Parque Marino Tic-Toc, dove vivono anche le celebri balenottere azzurre e che si estende su una superficie di circa 90.000 ettari, pari all’area urbana di Santiago, la capitale del Cile. Tic-Toc è nata in una delle zone più ricche di biodiversità di tutta la costa cilena. La nuova Area Marina Protetta è stata realizzata per tutelare la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), il più grande mammifero del mondo, visto che è un luogo cruciale per l’alimentazione e l’allevamento dei piccoli. Oltre alle balenottere azzurre nelle acque della nuova Amp vivono altri importantissimi mammiferi come due specie di delfini (Cephalorhynchus eutropia e Lagenorhynchus australis) e due specie di lontre marine in via di estinzione. Insieme all’istituzione di Tic -Toc, il governo ha anche designato un’Area Marina Protetta Costiera più a Sud, ad Aysén. Entrambe queste iniziative contribuiranno a consolidare un importante polo di conservazione nella zona.
Il decreto istitutivo del Parque Marino Tic-Toc era stato firmato già tra anni fa dall’allora presidente di destra Sebastián Piñera, ma c’è voluta la vittoria della sinistra per sbloccare l’iter istitutivo. Secondo il Wwf «E’ un grandissimo passo avanti per la conservazione delle balenottere azzurre e di altri importanti mammiferi marini».
L’Amp “Tic-Toc” viene istituita dopo quasi 15 anni di lavoro portato avanti dalla Fundación Melimoyu dopo la scoperta di una polazione di balene azzurre nel Golfo de Corcovadoe, un progetto per proteggere il mare cileno contro la pesca insostenibile e l’acquacoltura al quale hanno collaborato Wwf Chile, Centro Ballena Azul, Universidad Austral de Chile e l’esercito ciileno,.
Per Francisco Viddi, coordinatore del Programa de Conservación Marina del Wwf Chile, «Questo è l’inizio di un percorso il cui obiettivo è raggiungere la conservazione di almeno il 10% degli habitat cileni. Ci resta ancora molto da fare, ma siamo convinti che la dichiarazione di queste nuove aree protette sia un contributo significativo e che verranno gestite efficacemente ed efficientemente».
Il Wwf Chile lavora nella zona per quasi un decennio conducendo ricerche sulle principali specie marine e ha tutt’ora una serie di importanti progetti in corso, tra cui il monitoraggio satellitare delle balenottere azzurre, il monitoraggio dell’habitat dei delfini, la promozione delle migliore pratiche di acquacoltura e la promozione dell’ecoturismo.
Isabella Pratesi, responsabile programma di Conservazione Internazionale del Wwf Italia, sottolinea che «Questo parco marino è un dono e una grande eredità per i nostri figli. Tic-Toc sarà finalmente tutelata: le sue acque ricche, le innumerevoli specie e preziosi ecosistemi saranno conservati per il benessere delle balenottere azzurre e per quello delle generazioni che verranno».
Carlos Cuevas, fondatore e direttore della Fundación Melimoyu, comclude: «Il Cile ha urgente bisogno di una rete di aree marine protette lungo la costa, specialmente nelle ecoregioni marine di Chiloense e dei Canales y Fiordos Australes, dove la pesca e a l’acquacoltura industriale sono molto intensive e la superficie del mare protetta è meno dell’1%. Questa nuova zona di protezione apre una porta e speriamo che serva da esempio e modello replicabile nel resto del Paese, per rispettare gli obiettivi nazionali di conservazione marina. La Fundación Melimoyu ora si dedicherà a promuovere altri parchi marini e terrestri in Patagonia, però ci siamo impegnati ad accompagnare questo processo nei primi anni, fino a che la comunità non se ne farà carico completamente».