Cinghiali: minacce dell’Animal Liberation Front al presidente di Roma Natura Maurizio Gubbiotti
Gli animalisti danneggiano le gabbie per la cattura dei cinghiali e “avvertono” Gubbiotti e Forti
[24 Febbraio 2023]
Mentre nelle zone appenniniche e insulari le politiche di contenimento degli ungulati sono osteggiate soprattutto dai cacciatori, nelle città sono gli animalisti ad essere più attivi. Ma quel che è successo a Roma oltrepassa il vandalismo e porta alla luce un fenomeno ignorato ma che impedisce alle aree protette di espletare una gestione degli animali invasivi e che sta mettendo a rischio la biodiversità. A guadagnarci da tutto questo sono le forze politiche e le organizzazioni che da una parte lisciano il pelo alla caccia selvaggia e dall’altra lasciano soli i Parchi ad affrontare l’estremismo venatorio e animalista stranamente alleati.
Gli attivisti dell’Animal Liberation Front (Alf), una sigla internazionale che fa capo alla galassia anarchica, dopo aver danneggiato nella notte del 23 febbraio le gabbie e le reti di Roma Natura per far fuggire i cinghiali catturati, hanno poi rivendicato l’azione con un comunicato: «A mezzanotte abbiamo distrutto le vostre gabbie. Con questo gesto Alf ha deciso di dare un avvertimento soft alla Giunta regionale. Si continua imperterriti ad agire, nella totale incompetenza e mancato rispetto delle regole, facendo scempio della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato». Poi Alf – che stranamente invoca il rispetto delle regole ma le viola rivendicandolo – ha minacciato direttamente chi ritiene responsabile della cattura dei cinghiali: «Siamo stanchi delle vostre violenze continuate e gratuite. Adesso BASTA! Fermatevi. Sappiamo chi siete e dove trovarvi, cari Gubbiotti e Fabrizio Forti. Non costringeteci a farvi amare sorprese…», per poi aggiungere: «Caro Gubbiotti hai le ore contate. Parla».
Maurizio Gubbiotti, è il presidente dell’ente regionale Roma Natura e storico leader di Legambiente, che, di fronte all’invasione dei cinghiali nelle aree protette romanee al rischio della peste suina ha detto che sarà necessario sopprimere «Almeno mille esemplari entro l’anno», che poi sono molti meno di quanti ne cattura e abbatte il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano all’Isola d’Elba, dove il problema che si pone è addirittura la necessità di eradicare i cinghiali importati dai cacciatori negli anni ’60 – ’70. Fabrizio Forti, presidente dell’Associazione Centro Carni di Roma, che segue per la Regione gli abbattimenti ed è stato già aggredito durante il suo lavoro.
Su Twitter Legambiente esprime la sua solidarietà e vicinanza a Maurizio Gubbiotti «Per le gravi minacce di morte ricevute dagli attivisti di Alf. Condanniamo fortemente questi vili atti di violenza».
A Gubbiotti (che difficilmente sarà confermato alla guida di Roma Natura dalla nuova giunta regionale di destra chiamata in causa dall’ALF) arriva la solidarietà del presidente uscente di Federparchi Giampiero Sammuri: «Il presidente dell’Ente Roma Natura Maurizio Gubbiotti è stato oggetto di serie e gravi minacce di morte da parte di sedicenti gruppi estremi del mondo animalista per il suo impegno nella gestione dei cinghiali selvatici nella capitale. Federparchi esprime solidarietà a Gubbiotti e condanna fermamente il tentativo di esasperare la contestazione a quella che è una normale e dovuta attività di tutela della biodiversità. Il proliferare incontrollato di cinghiali, infatti, è una danno per la natura e per altre specie, oltre che per l’agricoltura nonchè fattore di potenziale pericolo per le persone, in particolare per incidenti stradali. Ribadiamo che il controllo e la gestione della fauna selvatica da parte delle aree protette avviene sempre nel rispetto delle leggi vigenti, per la salvaguardia degli habitat naturali e dell’equilibrio ecosistemico».
A Maurizio Gubbiotti, che conosciamo e apprezziamo per la sua competenza e disponibilità, va anche la solidarietà della redazione di greenreport.it.