Cinghiali: ora basta! Comuni dell’Elba e Regione si assumano tutte le loro responsabilità

I Comuni presentino il piano unitario di contenimento che il ministro Costa si è detto disponibile a finanziare

[7 Settembre 2020]

L’ennesimo e grave  incidente stradale causato – a detta dei carabinieri –  da un cinghiale porta drammaticamente e nuovamente all’attenzione un problema che da ecologico, agricolo ed economico sta diventando ormai anche di pubblica sicurezza.

Legambiente Arcipelago Toscano formula i più sinceri auguri di guarigione all’uomo infortunato e trasportato in codice rosso in elicottero all’ospedale e non può che far notare che si tratta dell’ultimo episodio di una serie infinita di segnalazioni di invasioni di coltivazioni, sfondamento di reticolati – come gli ultimi segnalati nel riese – e di cinghiali pericolosamente vicini alle abitazioni di quest’estate, mentre sono sempre più evidenti le tracce di scavo degli ungulati intorno ai centri abitati e lungo le strade provinciali.

Una situazione devastante per la biodiversità insulare e per quel che resta dell’agricoltura, creata da animali introdotti come bersaglio da tiro e che sono sfuggiti di mano a una gestione venatoria che, di fatto, non c’è mai stata e che ha portato solo al loro proliferare per facilitare la caccia.

Una situazione non più tollerabile e che sta mettendo a rischio l’incolumità delle persone.

Nella sua recente visita all’Elba, il ministro dell’ambiente Sergio Costa, preso atto dell’impegno messo in atto dal Parco Nazionale per il contenimento dei cinghiali e della richiesta pressante dello stesso Parco e di Legambiente e Coldiretti per l’eradicazione degli ungulati invasivi introdotti dai cacciatori, ha detto che è disponibile a finanziare progetti di forte riduzione dei cinghiali proposti dalle amministrazioni comunali. Progetti mai avanzati e dei quali non si vede ancora traccia.

L’ennesimo incidente e le continue segnalazioni di agricoltori e cittadini dimostrano quanto sia stata mal meditata e sbagliata la decisione di dichiarare l’Elba area vocata per il cinghiale.

E’ l’ora di finirla!

Chiediamo – insieme a molti altri – ai candidati elbani alle elezioni regionali di dire cosa vogliono fare per arrivare prima a una forte e rapida limitazione della presenza invasiva dei cinghiali e poi alla loro eradicazione. E sarebbe bene che non riproponessero come novità le ricette fallimentari del passato o che a curare la malattia sia chi l’ha propagata.

Ai sindaci e alle Amministrazioni comunali elbane chiediamo di pronunciarsi nettamente contro l’area vocata e di presentare al Ministro dell’Ambiente e alla Regione un piano – possibilmente unitario e scientificamente basato –  per la radicale e rapida diminuzione del numero dei cinghiali e per la difesa dell’agricoltura e della biodiversità.

Tutto il resto sono chiacchiere che servono solo a mantenere la pericolosa e insostenibile situazione creata da chi crede di potersi continuare a divertire a danno di tutta un’isola.