Conservare la biodiversità nelle isole del Mediterraneo

Il progetto Life Tetide nelle isole italiana, croate e maltesi, Capofila il Parco Nazionale Arcipelago Toscano

[31 Gennaio 2024]

II progetto Turning Eradication Targets Into Durable Effects (Life Tetide), che ha preso il via nel settembre 2023 e terminerà nel settembre 2028, è finanziato per  4.485.970,02 euro dall’Unione europea  e vede  come Coordinatore: Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano (PNAT), mentre gli altri beneficiari sono: l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), le università di Firenze e Palermo, NEMO, Regione Lazio, le aree marine protette di Capo Carbonara-Villasimius, di Tavolara Punta Coda Cavallo, Isole di Ventotene e Santo Stefano, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana,  BirdLife Malta, Udruga BIOM e Javna Ustanova Za Upravljanje ZasticeNim Dijelovima Prirode na Podrucju Splitsko-Dalmatinske Zupanije More I Krs. Javna Ustanova Park Prirode Lastovsko Otocje è partner associato di BIOM. I cofinanziatori sono il Parco Nazionale del Gargano e Bitzer Familienstiftung

Ispra spiega che Life Tetide «Ha l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione di 3 specie di uccelli marini e habitat di interesse europeo su 26 isole del mar Mediterraneo. L’acronimo del progetto è evocativo: la Tetide, un oceano che si originò circa 250 milioni di anni fa, può essere considerato l’antenato del mar Mediterraneo».

Infatti, il progetto si svolge su un ampio areale geografico di isole in Italia, Malta e Croazia e le azioni principali sono: 1) biosicurezza nei confronti delle specie aliene invasive (IAS), per prevenire l’arrivo delle IAS (roditori e piante), mediante un monitoraggio efficiente ed una risposta rapida alle potenziali incursioni, al fine di garantire i risultati raggiunti in questo progetto ed in quelli precedenti. Le specie aliene invasive (IAS) sono una delle maggiori cause di perdita della biodiversità nel mondo. La diffusione di specie aliene, e in particolare di mammiferi terrestri, è di gran lunga la principale causa di estinzione per le specie insulari. 2) potenziamento delle esperienze dei precedenti progetti LIFE attraverso ulteriori interventi di gestione delle IAS e tutela degli uccelli marini; 3) azioni volte ad aumentare il coinvolgimento delle comunità insulari nelle attività di conservazione della natura.

Le azioni previste nei pacchetti di lavoro (WP) del Life Tetide saranno realizzate nelle isole di: Arcipelago Toscano: Capraia (rimozione e biosicurezza sulle IAS vegetali); Pianosa (biosicurezza, nidi artificiali), Montecristo (biosicurezza, nidi artificiali), Giannutri (biosicurezza), Cerboli e Palmaiola (biosicurezza, nidi artificiali). Isole Pontine: Palmarola (nuovo tentativo di eradicazione dei ratti), aree portuali di Ponza (biosicurezza), Zannone (biosicurezza), Ventotene (biosicurezza, nidi artificiali), Santo Stefano (biosicurezza, nidi artificiali). Tavolara e gli isolotti circostanti (biosicurezza, nidi artificiali). Isole di Capo Carbonara (biosicurezza, nidi artificiali). Linosa and Lampione (controllo dei ratti).

In Croazia:  Lastovsko otočje (Lastovo Islands): un mix di biosicurezza e di ottimizzazione del lavoro di eradicazione dei ratti),  Pučinski otoci (Pelagic Islands): Palagruža archipelago, Svetac (Sveti Andrija), Jabuka (studio di fattibilità sull’eradicazione dei ratti).

A Malta. Filfla u l-Gżejjer ta ‘ Madwarha (biosicurezza), Rdumijiet ta’ Għawdex: Il-Ponta ta’ San Dimitri sal-Ponta ta’ Ħarrux (Eradicazione del Rattus rattus su Fungus Rock, biosicurezza, nidi artificiali; gestione dei rifiuti), Rdumijiet ta’ Għawdex: Ta’ Ċenċ (SPA) and L-inħawi ta’ Ta’ Ċenċ (SAC) Biosicurezza e attrazione di H. pelagicus; SAC: azioni sulle IAS vegetali), Rdumijiet ta’ Malta: Wied Moqbol sal-Ponta ta’ Bengħisa SPA: Controllo del Rattus rattus e nidi artificiali

I partner del progetto spiegano quali sono i principali risultati attesi:  «Protezione delle colonie di Berta minore Puffinus yelkouan e Uccello delle tempeste Hydrobates pelagicus melitensis (uccelli marini endemici del Mediterraneo) dall’invasione o dalla reinvasione dei ratti; protezione della più grande colonia europea di Berta maggiore Calonectris diomedea e di una popolazione  di Brachytrupes megacephalus (primo progetto su questa specie di grillo vulnerabile e presente nell’Annex II) attraverso un controllo continuativo con metodi innovativi a Linosa; protezione di habitat e specie nelle piccole isole della Croazia, Malta e Palmarola mediante la rimozione di ratti; miglioramento dello stato di conservazione di 10 habitat di interesse comunitario attraverso la rimozione di piante esotiche invasive (principalmente Opuntia stricta, fico d’india); creazione di nuovi siti di riproduzione per Berta minore e Uccello delle tempeste sulle isole prive di ratti dell’Italia e Malta migliorandone l’attrattività con la creazione di nidi artificiali; incremento della consapevolezza in merito al problema delle invasioni biologiche tra le comunità locali. Le attività, che mirano ad essere replicate e promosse anche in altre realtà, includono il rafforzamento del networking tra i gruppi della comunità Europea attivi nella conservazione degli uccelli marini, la stesura di linee guida e protocolli condivisi (tra i beneficiari e le organizzazioni di supporto di altri Stati membri dell’Ue) ed una strategia comune per rendere le isole del Mediterraneo prive di ratti».