Cop15 Cbd, l’Onu: «Accordo storico per proteggere il 30% della biodiversità mondiale»

E 23 Paesi lanciano un acceleratore per attuare il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework

[20 Dicembre 2022]

Secondo le Nazioni Unite, la 15esima Conferenza delle parti della Convention on biological diversiy, che doveva originariamente tenersi a Kunming, in Cina, nell’ottobre 2020, ma è stata spostata a Montral, in Canada, a causa della pandemia di Covid-19, si è conclusa ieri con «Un accordo “storico” per proteggere il 30% delle terre, delle aree costiere e marine e delle acque interne del pianeta entro la fine del decennio.  Il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework mira anche a dimezzare gli sprechi alimentari».

La direttrice esecutiva dell’United Nations environment programme, Inger Andersen ha commentato: «Accolgo con favore l’adozione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework. L’adozione di questo Framework e del relativo pacchetto di ambiziosi target, obiettivi e finanziamenti rappresenta solo un primo passo per ripristinare il nostro rapporto con il mondo naturale.  Il successo sarà misurato dai nostri progressi rapidi e costanti nell’attuazione di ciò che abbiamo concordato. L’intero sistema delle Nazioni Unite è orientato a sostenere la sua attuazione in modo che possiamo veramente fare pace con la natura.  Per troppo tempo l’umanità ha spianato, frammentato, sovra-estratto e distrutto il mondo naturale da cui tutti dipendiamo. Ora abbiamo la possibilità di puntellare e rafforzare la rete della vita, in modo che possa sopportare tutto il peso delle generazioni a venire. Le azioni che intraprendiamo per la natura sono azioni per ridurre la povertà; sono azioni per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile; sono azioni per migliorare la salute umana.  Questo è solo un pacchetto indivisibile».

Anche Achim Steiner, a capo dell’United Nations Development Programme (UNDP), ha acc olto con favore «Lo storico accordo raggiunto oggi alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica per concordare un nuovo piano per preservare e proteggere la natura con il nuovo Global Biodiversity Framework (GBF). Questo accordo significa che le persone di tutto il mondo possono sperare in progressi reali per arrestare la perdita di biodiversità e proteggere e ripristinare le nostre terre e i nostri mari in un modo che salvaguardi il nostro pianeta e rispetti i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali. Il testo adottato include molteplici obiettivi importanti che inquadrano le azioni che dobbiamo ora intraprendere per fermare la perdita incontrollata di biodiversità, come finanziare tutto questo e come i progressi saranno monitorati e riportati. La comunità globale si è riunita e ha concordato un percorso ambizioso. Ora, dobbiamo portare avanti questa visione. Da parte nostra, attraverso l'”UNDP Nature Pledge”, insieme all’United Nations environment programme e ad altri partner, ci impegniamo a trasformare questo progetto in realtà. Siamo pronti per l’azione. L’UNDP è qui per fornire i cambiamenti sistemici che possono spostare l’ago della bilancia della crisi della natura. Con i governi e le persone di tutto il mondo, lavoreremo insieme per garantire un futuro migliore, più sostenibile e più equo. Oltre 140 Paesi saranno ora supportati nell’ambito dell'”UNDP Nature Pledge”, nei quali  la nostra presenza sul campo è mobilitata per l’azione. La biodiversità è interconnessa, intrecciata e indivisibile con la vita umana sulla Terra. Le nostre società e le nostre economie dipendono da ecosistemi sani e funzionanti. Non c’è sviluppo sostenibile senza biodiversità. Non può esserci clima stabile senza biodiversità. Una delle delusioni più pericolose è che possiamo scegliere se preservare o meno la natura, perché la cruda verità è che non lo facciamo. L’accordo di oggi è un momento storico di riconoscimento di questa verità e un momento che, se si risponde con le azioni concordate, può stabilire la rotta per un futuro fiorente su un pianeta sano che non lasci indietro nessuno».

Parlando ai giornalisti durante la conferenza stampa di fine anno a New York, il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha detto che l’accordo di Kunming-Montreal «Ha dimostrato che stiamo finalmente iniziando a stringere un patto di pace con la natura» e ha esortato tutti i Paesi che lo hanno approvato  a mantenere le loro promesse.

La COP15 Cbd ha visto anche 23 Paesi, guidati dalla Colombia e sostenuti dalla Germania, firmare una dichiarazione che istituisce l’Accelerator Partnership per sostenere i governi nell’attuazione rapida delle loro National Biodiversity Strategies and Action Plans (NBSAP) e i cui obiettivi comprendono L’agevolazione dell’accesso al sostegno finanziario e tecnico, lo sviluppo di capacità istituzionali adattate ai diversi livelli e alle esigenze nazionali e la promozione del dialogo».

Un accordo accolto con favore da  Elizabeth Mrema, segretaria esecutiva della Convention on biological diversity che ha sottolineato che «E’ necessaria un’azione urgente non solo per avviare l’attuazione del nuovo global biodiversity framework, ma anche per continuare ad accelerare e migliorare l’attuazione degli NBSAP mentre lavoriamo insieme per realizzare la visione condivisa di vivere in armonia con la natura e garantire un  futuro sostenibile per tutti».

Il governo federale tedesco sosterrà e avvierà anche l’operatività dell’NBSAP Accelerator Partnership e attività concrete di attuazione in paesi selezionati. I governi di Colombia e Germania, la Cbd, l’Unep, l’UNDP e altri partner, contribuiranno alla progettazione, allo sviluppo, alla strutturazione, all’operatività e al monitoraggio dell’NBSAP Accelerator Partnership.

La ministra dell’ambiente della Germania, Steffi Lemke, ha spiegato che «Con l’NBSAP Accelerator Partnership, vogliamo stabilire una vera partnership tra paesi. Da un lato, vogliamo supportare i Paesi nell’attuazione del GBF e anche nell’accesso alle risorse. Dall’altro canto, il partenariato mira a promuovere lo scambio tra Paesi In questo modo, vogliamo consentire l’apprendimento congiunto e promuovere la volontà politica a tutti i livelli».

Susana Muhamad, ministra dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile della Colombia, ha evidenziato che «Questa partnership consente ai Paesi membri con una grande ambizione di protezione della biodiversità e dei cambiamenti climatici, di formulare programmi ambiziosi e trovare risorse per implementarli. Il programma sta iniziando la sua fase strutturale e ci auguriamo che i paesi inviino le loro esigenze all’acceleratore».