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Riceviamo e pubblichiamo

Coronavirus, l’ambiente prima e dopo

 |  Natura e biodiversità

Nel dibattito in corso sulla gravissima e inedita situazione del paese, l’accento è giustamente posto sul dopo. Sarà infatti con la ripartenza che dovremo fare i conti per riuscire a lasciaci alle spalle e rimediare ai troppi disastri e danni  procurati al paese.

Ma parchè il dopo sia quello giusto, deve essere altrettanto chiaro il prima. Altrimenti rispunteranno anche quelli come Salvini per riproporre condoni edilizi e affini.

L’ambiente sotto questo profilo è tra gli ambiti più significativi: ha giocato un ruolo rilevante sia sulla tutela del territorio sottoposto a speculazione anche in ambienti  pregiati, sulla sanità con inquinamento di campagne, mare, fiumi. Insomma poche volte veniva prima, sempre o quasi dopo.

Abbiamo avuto anche ministri dell’Ambiente che hanno considerato persino i parchi e la legge faticosamente approvata, dannosi, un ostacolo alla ‘libera’ iniziativa (speculativa), di cui quindi ci doveva liberare innanzitutto negandogli qualsiasi finanziamento statale. Se dopo dovessimo ripartire così meglio farci curare!

Ecco perché bisogna cominciare il prima possibile impegnarci nelle Istituzioni e non solo, specialmente dove si voterà per rinnovare regioni ed enti locali, a presentare proposte in grado di sgombrare finalmente i territori da protagonisti inquinanti.

Le opinioni espresse dall’autore non rappresentano necessariamente la posizione della redazione

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.