
Cosa sappiamo sulla nidificazione del raro picchio rosso mezzano e del luì verde nella Zps "Sila grande"

Nata nel 1965, la Sropu (Stazione romana osservazione e protezione uccelli) è tra le più antiche associazioni scientifiche dedite all’ornitologia del panorama italiano. La Sropu ha istituito anche la prima stazione di inanellamento a scopo scientifico italiana a Orbetello (GR) negli anni '70.
Gli obiettivi principali della Sropu sono lo studio e la ricerca scientifica, finalizzati alla conservazione ed alla gestione dell’avifauna a livello locale, nazionale ed internazionale. La Sropu pubblica una delle più importanti riviste scientifiche di ornitologia del Paese, Alula, edita a partire dal 1992 e giunta al trentesimo numero.
Nell’ultimo numero di Alula, 30 (1-2) – 2023, appena pubblicata, con affiliazione del Glc Lipu Sila, ho pubblicato dei lavori frutto di intensa attività da campo e non solo.
Le attività di ricerca sono state condotte nell’ambito del monitoraggio ornitologico attuate dal Glc (Gruppo locale di conservazione) della Sila, riguardanti le specie target in allegato I della direttiva “uccelli”, all’interno della Zps “Sila grande” (IT9310301) - Iba (ImportantBird and Biodiversity Area) n. 148, estesa complessivamente per 31.032 ha, interamente ricadente in provincia di Cosenza, grazie anche ad un protocollo d’intesa tra l’ente Parco nazionale della Sila e la Lipu, attuato e realizzato sul campo dal Glc di riferimento.
Il primo è un articolo dal titolo: “Il picchio rosso mezzano Leiopicus medius nidificante nella Zps “Sila grande” - Parco nazionale della Sila (Appennino calabro)”, un lavoro che cristallizza i dati raccolti negli ultimi cinque anni all’interno di alcuni comprensori forestali dove la specie è stata accertata come nidificante.
Il picchio rosso mezzano Leiopicus medius è una specie rara in Italia (distribuita perlopiù in modo irregolare nella parte centro-meridionale), infatti si stimano 400-600 coppie, con trend sconosciuto. Nel nostro Paese presenta un areale discontinuo e localizzato, complessivamente inferiore a 5000 km², inoltre è un Picida e legato alla presenza di boschi misti maturi e, con presenza di alberi marcescenti.
Sono state indagate in particolar modo quattro stazioni, accertandone la riproduzione della specie. Lo studio è servito per ricavare una serie di preziosissime informazioni, evidenziando la necessità di conservazione in chiave ecologica degli ecosistemi forestali e dove è ritenuta indispensabile la tutela dei boschi maturi con presenza abbondante di necromassa in forma di tronchi morti e marcescenti ancora radicati e di accumulo di legno morto al suolo.
Questo lavoro rappresenta la prima dettagliata documentazione oltre che la più recente conferma della riproduzione della specie in Sila (Appennino calabro). Le nidificazioni descritte, rivestono particolare importanza biogeografica, giacché la Sila all’interno del territorio nazionale, costituisce l’estremo limite riproduttivo meridionale ad oggi noto con nidificazioni certe e documentate, inoltre, vengono forniti in modo inedito, dei primi pur se parziali dati sulla biologia riproduttiva, sull’ecologia e sulla densità riproduttiva della specie in Sila.
Le principali minacce alla specie in ambito generale, sono la diminuzione dei boschi maturi con alberi marcescenti e la frammentazione dell'habitat, in Sila, sono stati riscontrati potenziali rischi derivanti da: prelievo di piante morte o marcescenti nelle zone più facilmente accessibili (in particolare in un sito limitrofo alla strada), i tagli illegali di piante allo stato vegetativo (riscontrato fortunatamente in uno solo molti anni fa), gli incendi boschivi (evento incendiario particolarmente esteso e in aree forestali di pregio, rilevato in uno dei siti circa 20 anni fa) e il disturbo generale a seguito di campeggi e pic-nic in aree sensibili per la specie.
L’altro lavoro in forma di breve nota è denominato: “Nuove nidificazioni accertate di luì verde Phylloscopus sibilatrix all’interno della Zps “Sila grande” - Parco nazionale della Sila (Appennino calabro)”.
Il luì verde Phylloscopus sibilatrix è una specie migratrice e nidificante estiva, su Alpi e Appennini, con distribuzione frammentata e presenza isolate, spesso instabili, in zone pedemontane, collinari e di pianura all’interno del nostro Paese. Le segnalazioni riportate nel presente lavoro, oltre a documentare nuovi casi di nidificazione in altrettanti comprensori forestali, descrivono per la prima volta le caratteristiche di alcuni habitat dove la specie si riproduce in Sila ed aggiornano le notizie sulla riproduzione di un taxon raro e localizzato come nidificante sull’altopiano silano.
Inoltre, risultano di particolare interesse biogeografico in quanto dalla lettura della bibliografia disponibile in ambito nazionale ed europeo, la Sila, viene indicata come limite meridionale per la riproduzione certa della specie sia in Italia sia in Europa. Tuttavia, nell’ultimo atlante nazionale, l’idoneità ambientale come habitat potenzialmente riproduttivo della specie viene esteso anche per aree montane calabresi presenti a sud della Sila, ovvero le Serre e l’Aspromonte.
Un terzo contributo l’ho fornito come co-autore, relativamente al consueto e puntuale rapporto del G.l.i.ci.ne. (Gruppo di lavoro italiano sulla cicogna nera) su una delle specie più preziose e rare dell’avifauna italiana, grazie alla pubblicazione del “rapporto sulla nidificazione della cicogna nera Ciconia nigra in Italia. Anno 2023”. Anche sulla cicogna nera il Glc in questi anni ha espresso un formidabile contributo, con tre note pubblicate sempre su Alula (due sullo svernamento e una relativa alla prima nidificazione accertata in Sila).
La mission del Glc Lipu Sila si compone di una serie di attività ed in particolare di monitoraggio, azioni di tutela, segnalazioni di potenziali rischi al sito protetto, produzione e pubblicazione di studi oltre che di un’intensa opera di divulgazione e informazione.
Nell’ambito dei redigenti piani di gestione dei siti della rete Natura 2000 presenti sulla Sila, il Glc ha predisposto un corposo documento che ha portato allo sviluppo di una serie di indicazioni operative e utili suggerimenti, frutto di esperienze dirette e di best practice incentrate sulla salvaguardia della biodiversità forestale e in dettaglio delle specie ornitiche d’interesse comunitario (in primis Balia dal collare, Picchio rosso mezzano e Picchio nero).
La rivista scientifica di ornitologia Alula - numero 30 (1-2) - 2023 si può consultare e/o scaricare direttamente dal sito della Sropu al seguente link: http://www.sropu.org/alula.html#30
