È più probabile essere morsi da un serpente velenoso se il clima è più caldo
In Georgia (Usa) per ogni grado di riscaldamento le probabilità di essere morsi da un serpente aumentano del 6%
[13 Luglio 2023]
Secondo il nuovo studio “The Association Between Ambient Temperature and Snakebite in Georgia, USA: A Case-Crossover Study”, pubblicato su GeoHealth da un team di ricercatori dell’Emory University, «Il cambiamento climatico non sta solo rendendo la Georgia più calda, ma sta anche aumentando la probabilità di morsi di serpente».
I ricercatori hanno scoperto che nello Stato degli Usa sud-orientali ad ogni grado Celsius di aumento della temperatura giornaliera corrisponde un aumento di circa il 6% dei morsi di serpente.
Aell’Emory University ricordano che «I serpenti sono animali a sangue freddo , quindi sono generalmente più attivi nei periodi più caldi. E a livello globale, le temperature stanno aumentando».
Il principale autore dello studio, Noah Scovronick, health and environmental scientist dell’ Emory <, evidenzia che « morsi di serpenti velenosi sono classificati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come una malattia tropicale trascurata ad alta priorità», Secondo l’Oms. ogni anno circa 5 milioni di persone vengono morse da serpenti e di queste ne muoiono fino a 138.000.
Scovronick aggiunge che «Non sappiamo molto su come il tempo, ovvero i cambiamenti a breve termine nella meteorologia, guidi le interazioni uomo-serpente, in parte perché molti pericolosi morsi di serpente si verificano in luoghi che mancano di buoni dati sulle cause di morbilità e mortalità».
Negli Usa la Georgia è una specie di hotspot di serpenti, con una delle più alte densità e diversità di serpenti del Paese. Nello Stato vivono 17 specie di serpenti velenosi, 7 delle quali sono abbastanza pericolose da destare preoccupazione medica.
Scovronick e i suoi colleghi hanno analizzato i dati ospedalieri di tutta la Georgia dal 2014 al 2020, durante i quali ci sono stati 3.908 ricoveri ospedalieri a causa di morsi di serpenti velenosi. Poi Hanno confrontato statisticamente i ricoveri con le registrazioni meteorologiche giornaliere, cercando solide associazioni tra fattori come temperatura minima e massima dell’aria, precipitazioni e umidità e morsi di serpente, controllando sia il mese che il giorno della settimana in cui si è verificato ogni morso per spiegare almeno in parte la variabilità dell’attività umana.
I ricercatori hanno scoperto che «Il verificarsi di morsi di serpenti velenosi è associato all’aumento della temperatura massima giornaliera dell’aria. Mentre le estati hanno avuto il maggior numero di morsi di serpente, la primavera ha avuto la più forte associazione tra temperature e morsi di serpente».
Scovronick ipotizza che questa associazione primaverile «Potrebbe essere dovuta al fatto che i serpenti “si svegliano” durante quella stagione, diventando più attivi e riproducendosi, mentre i giorni estivi potrebbero raggiungere temperature abbastanza calde da rallentare i serpenti. Ma questo ha bisogno di ulteriori indagini,i con dettagli a livello di specie. Altri fattori meteorologici, come l’umidità, avevano associazioni più deboli o assenti con il tasso di morsi di serpenti velenosi».
Lo studio non ha fatto previsioni su come i morsi di serpente potrebbero cambiare in futuro e Scovronick ha sottolineato la necessità di condurre studi simili in altri Stati per ottenere un quadro del rischio a livello nazionale: «Possiamo imparare molto sui modelli di morso di serpente anche con dati abbastanza modesti e utilizzando metodi epidemiologici consolidati. Questo studio lo dimostra».
Solo perché la Georgia si sta riscaldando non significa necessariamente che più persone saranno ricoverate in ospedale a causa di morsi di serpenti velenosi. Un altro autore dello studio, l’erpetologo Lawrence Wilson, è convinto che «Il fattore chiave per ridurre gli incontri negativi è l’istruzione. Fai sapere alle persone quali habitat prediligono i serpenti, come i luoghi con una fitta copertura del suolo, e possono diffidare di tali habitat. I serpenti e le persone possono vivere in modo compatibile, anche i serpenti velenosi, purché rispettiamo e comprendiamo i loro habitat e le loro esigenze. Ma tra i cambiamenti climatici che riscaldano lo Stato e le aree urbane in espansione, le probabilità che le persone incontrino serpenti sono già in aumento. Poiché lo sviluppo urbano in Georgia e in particolare nell’area di Atlanta si sta espandendo rapidamente, gli incontri uomo-serpente continueranno ad aumentare e lo stanno facendo già. Quasi chiunque trascorra molto tempo all’aria aperta avrà incontrato una testa di rame (Agkistrodon contortrix) o un altro serpente velenoso».
Scovronick conclude: «I risultati specifici si riferiscono solo alla Georgia, ma evidenziano l’urgente necessità di studi simili da svolgere in altre parti del mondo con regimi climatici e specie di serpenti diverse».