Elba. Antenna sul Colle della Serra, dopo le proteste Vodafone forza i tempi per terminare i lavori
[8 Agosto 2013]
«Nonostante l’incontro di ieri tra il Sindaco di Campo nell’Elba e il folto comitato di cittadini ed ospiti che si oppongono alla realizzazione di un’antenna per la telefonia mobile a Colle Cecilia, alla Serra, vicino alla Pila, nonostante la denuncia di Legambiente degli strani cambiamenti di pareri che diventano positivi dopo essere stati “definitivamente negativi”, Vodafone, dimostrando un disprezzo per i cittadini che non traspare dai sui patinati e costosi spot pubblicitari, dopo aver ignorato il principio di precauzione per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico, dopo non aver coinvolto almeno chi dovrà vivere vicino all’antenna in una scelta così paesaggisticamente impattante, dopo aver trascurato ed ignorato le emergenze ambientali di un’area delicatissima, ha accelerato i lavori di costruzione dell’antenna».
La denuncia di Legambiente Arcipelago Toscano prosegue dicendo che «i cittadini, esasperati da questo atteggiamento, minacciano di rivolgersi all’autorità giudiziaria».
«Intanto – aggiunge l’associazione ambientalista – sembrerebbe che i pareri negativi sull’antenna precedentemente dati dalla Soprintendenza fossero due (accolti dalla Commissione Paesaggistica Comunale) e che questi siano stati cestinati in base ad un presunto impatto paesaggistico inferiore, cosa abbastanza strana, perché l’altra cosa che emerge è che l’antenna sarebbe addirittura più alta di 2 metri rispetto alla richiesta originaria e bocciata».
«I cittadini – aggiunge – sono esterrefatti di fronte a questo iter autorizzativo contraddittorio e lacunoso e si chiedono chi debba difenderli dall’atteggiamento prepotente di una gigantesca impresa telefonica».
Per questo Legambiente si rivolge nuovamente al Sindaco di Campo nell’Elba, Vanno Segnini e alla Soprintendenza «perché sospendano immediatamente i lavori in via cautelativa e rivedano l’iter autorizzativo di un’antenna che, secondo i loro stessi funzionari, aveva un impatto intollerabile che ora miracolosamente non ha più».