Focolai di cancro contagioso nelle cozze nei porti

La diffusione della MtrBTN2 favorita dai trasporti marittimi

[22 Febbraio 2024]

Secondo lo studio “Marine transmissible cancer navigates urbanised waters, threatening to spillover”, pubblicato su Proceedings of the Royal Society B da un team di ricercatori francesi guidato da Maurine Hammel di IHPE – Interactions Hôtes-Pathogènes-Environnements e Institut des Sciences de l’Evolution de Montpellier (CNRS/IRD/Université de Montpellier), «I porti marittimi svolgono il ruolo di focolai epidemiologici nella diffusione globale di un cancro contagioso che colpisce i mitili».

Si tratta della Mytilus trossulus Bivalve Transmissible Neoplasia 2 (MtrBTN2), una forma unica di microparassiti che si diffonde attraverso la trasmissione diretta di cellule tumorali viventi e che è sempre più segnalato nei bivalvi marini e i ricercatori spiegano che «Questa malattia è una forma rara di cancro in cui le cellule tumorali sono in grado di trasmettersi tra due individui vicini, come un parassita. Se in natura il contagio è efficace solo tra individui di una stessa popolazione, i porti e i trasporti marittimi ne favoriscono la diffusione tra individui di popolazioni diverse, attraverso lo spostamento di mitili malati attaccati agli scafi delle imbarcazioni».

I ricercatori francesi spiegano che «La maggiore incidenza di questa malattia nei porti è stata individuata studiando 76 popolazioni di mitili lungo la costa della Vandea e della Bretagna meridionale, in diversi habitat, naturali o artificiali».

Lo studio  ha cercato di comprendere l’ecologia della diffusione della MtrBTN2 in tutto il mondo: «Abbiamo studiato la prevalenza di MtrBTN2 nella zona ibrida a mosaico di M. edulis e M. galloprovincialis lungo la costa atlantica francese, campionando habitat naturali e antropogenici contrastanti – scrivono i ricercatori –  Abbiamo osservato una prevalenza simile in entrambe le specie, probabilmente a causa della vicinanza delle due specie in questa regione».

Per il team di ricerca, «I nostri risultati hanno mostrato che i porti avevano una maggiore prevalenza di MtrBTN2, con un hotspot osservato presso il molo delle navette di attracco. Nessun cancro è stato trovato nei letti naturali ad eccezione di due siti attorno all’hotspot, suggerendo uno spillover. I porti possono fornire condizioni favorevoli per la trasmissione di MtrBTN2, come un’elevata densità di mitili, coste ristrette e riparate o temperature buffer».

I ricercatori concludono: «Essendo il traffico marittimo il miglior predittore della prevalenza di MtrBTN2, le navi possono anche diffondere la malattia attraverso il biofouling. I nostri risultati suggeriscono che i porti potrebbero fungere da hub epidemiologici, con rotte marittime che forniscono gateway artificiali per la propagazione di MtrBTN2.  Questo evidenzia l’importanza di prevenire il biofouling sulle banchine e sugli scafi delle navi per limitare la diffusione di agenti patogeni marini».