Le foreste delle regioni umide fanno piovere di più

Attirando umidità dal mare, provocano l’aumento delle precipitazioni

[28 Marzo 2023]

Secondo il nuovo studio “The role of ecosystem transpiration in creating alternate moisture regimes by influencing atmospheric moisture convergence”, pubblicato su Global Change Biology da un team di ricercatori coordinato dalla Technische Universität München (TUM) in collaborazione con l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Torino (Cnr-Isac) e l’università degli studi di Firenze, è possibile che «Le foreste favoriscano il trasporto di umidità dal mare alla terraferma, in presenza di condizioni atmosferiche umide. Al contrario, laddove l’atmosfera è più secca, la traspirazione delle piante potrebbe inficiare il trasporto di masse d’aria marina umida, limitando così le precipitazioni piovose».

Una delle autrici dello studio, Mara Baudena del Cnr-Isac, spiega che «L’analisi è basata su un nostro risultato precedente, ovvero la scoperta che l’aumento dell’umidità dell’aria generato dalla presenza della foresta amazzonica porta a un grande incremento della pioggia. Combinando questo fattore con il bilancio idrico atmosferico, in altre parole il rapporto tra precipitazioni, traspirazione delle piante ed evaporazione dal suolo, abbiamo forti indicazioni che l’aumento delle piogge in aree forestali è strettamente connesso a una maggiore importazione di umidità dai mari».

Lo studio evidenzia anche gli effetti della deforestazione e del cambiamento climatico nelle foreste tropicali. Uno degli autori, Ugo Bardi dell’università di Firenze sottolinea che «La deforestazione deumidifica l’atmosfera rendendola più secca e la vegetazione – nella fase di ricrescita – estraendo acqua dal suolo ne intensifica l’aridità: in questo modo diminuisce l’importazione di aria umida dal mare. Dobbiamo pertanto tenere conto delle relazioni tra tutti gli elementi dell’ecosistema, per favorire una regolazione efficiente del ciclo dell’acqua»,

Il team di ricerca internazionale è convinto che «Lo studio aggiunge un tassello cruciale nella conoscenza della complessa relazione tra vegetazione e piogge, spingendosi oltre alle convinzioni tradizionali, e confermando la teoria secondo la quale le foreste agiscono come una “pompa biotica”, una sorta di cuore pulsante che sposta l’acqua sul Pianeta.

La principale autrice dello studio, la russa Anastassia Makarieva della TUM e della Theoretical Physics Division, del Petersburg Nuclear Physics Institute, conclude: «Va considerato che i flussi d’acqua atmosferici non “rispettano” i confini geografici, quindi la deforestazione in una regione potrebbe innescare una transizione al regime più secco in un’altra. Supportando il ciclo dell’acqua terrestre, le foreste naturali della Terra – sia alle alte che alle basse latitudini – sono di fondamentale importanza e la loro conservazione dovrebbe diventare una priorità, per risolvere la crisi idrica globale».