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Fotografare il Parco: al via il concorso internazionale con al centro le aree protette

Ai vincitori un assegno, binocoli e attrezzature Swarovski, fotocamere Nikon. Come partecipare
 |  Natura e biodiversità

Un’opportunità in più per tutti coloro che visitano in questi giorni di fine estate i Parchi nazionali del Gran Paradiso, d’Abruzzo, Lazio e Molise, dello Stelvio e quello francese della Vanoise, è partecipare al concorso internazionale "Fotografare il Parco". L’iniziativa è promossa dalle quattro aree protette insieme a Swarovski Optik Italia con il patrocinio di Alparc-Rete delle Aree Protette Alpine e di Federparchi.

Ogni autore potrà concorrere alle categorie previste dal regolamento (paesaggi, mondo vegetale, fauna, micromondo e digiscoping) presentando un massimo di quattro fotografie per sezione, a colori o in bianco e nero.

I vincitori delle diverse categorie si aggiudicheranno un assegno di 500 Euro, binocoli e attrezzature Swarovski, fotocamere Nikon, buoni per stampe professionali presso il laboratorio fotografico Photogem, abbonamenti alla rivista “Natura” offerti dall’editore Edinat e soggiorni nel territorio delle quattro aree protette.

Il concorso, oltre a voler far conoscere il territorio dei Parchi nazionali, vuole sensibilizzare i fotografi, sia amatori sia professionisti, al rispetto della natura anche quando scattano le proprie foto. Per ottenere buone immagini non è necessario danneggiare vegetazioni o microhabitat in cui vivono piccoli organismi oppure disturbare gli animali, magari inseguendoli. Non è un caso se le migliori foto arrivate in questi anni sono opere frutto di pazienza ed attesa, ricompensate da piazzamenti nelle prime posizioni.

La partecipazione al concorso è gratuita, la scadenza per l’invio delle foto è il 30 novembre 2015. Le informazioni sul concorso, il regolamento e le modalità di caricamento online delle foto sono disponibili sul sito internet www.fotografareilparco.it.

di Ente Parco Nazionale Gran Paradiso 

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.