Fuochi sulla spiaggia d’agosto alla Sterpaia
Legambiente: «E’ la dimostrazione che il Parco della Sterpaia è lasciato a se stesso»
[17 Agosto 2021]
Alcuni soci di Legambiente hanno improvvisato una passeggiata nella notte classica del rito “della spiaggiata” che ogni anno si consuma il 14 Agosto.
Con dispiacere ed amarezza hanno potuto vedere come l’arenile dell’intero parco sia stato preso d’assedio da migliaia di persone, soprattutto giovani, riversati in spiaggia e nella fascia dell’anteduna. Tralasciando gli aspetti sanitari contingenti di questo periodo dettati dagli assembramenti, ciò su cui invece vogliamo porre l’attenzione è il gran numero di falò accesi che sono stati riscontrati passeggiando nell’arenile. Fiamme alte qualche metro che si scorgevano sino in lontananza, sul lato Piombino e sul lato Follonica, a dimostrazione di come tutta la fascia costiera era interessata dallo stesso fenomeno.
La legna per appiccare il fuoco e mantenerlo per ore è stata ricavata dello smantellamento delle strutture antierosione al piede della duna e all’interno della esigua vegetazione arborea dunale, talvolta con rami freschi, indicatore questo di una troncatura appena eseguita negli alberi di pino che il mare ha solo momentaneamente risparmiato. A questo si deve aggiungere un continuo e caotico calpestio delle piante pioniere presenti.
Nell’ora di camminamento, non è stata scorta nessuna forza dell’ordine, nessun controllo da parte dei vigili urbani e degli operatori della Parchi val di Cornia spa.
Un sistema dunale, un ecosistema fragile e in equilibrio precario, sottoposto ad un assalto distruttivo senza alcuna possibilità di attenuazione di un fenomeno del quale tutti sono a conoscenza oramai da oltre 10 anni.
A questo si deve aggiungere che gran parte delle persone, si accingevano in arenile con tende e persino trolleys, con un fare sereno, dettato dalla consapevolezza di non fare niente di male e comunque di una abitudine consolidata.
Non abbiamo avuto il coraggio di presentarci la mattina di ferragosto a vedere i residui di tale scempio, ma ce li possiamo immaginare. Possiamo immaginare i residui dei falò, i rifiuti abbandonati, delle piante divelte, le opere depredate e dei residui organici di chi ha passato la notte al bivacco.
La dimostrazione che il Parco della Sterpaia è lasciato a se stesso è oramai acclarata e non vorremmo che tale stato di cose sia una scelta politica alla quale rispondere con la solita parolina di risoluzione al degrado attraverso la “valorizzazione” come per esempio la realizzazione di posti letto di cui il nuovo Piano Strutturale si appresta a fare.
Richiamiamo quindi l’Amministrazione comunale a provvedere, non solo nel giorno che precedere il ferragosto ma anche per tutto il periodo estivo dove maggiore è la pressione antropica, a vigilare per un uso consono e rispettoso del patrimonio naturale presente alla Sterpaia, sia attraverso le proprie forze di polizia sia attraverso gli operatori della Parchi Val di Cornia, sia di giorno ma anche di notte specie nel fine settimana.
Ricordiamo che il campeggio abusivo e l’accensione dei fuochi sono reati punibili con ammende che variano dai 400 ai 1000 euro.
La fortuna della serata appena trascorsa è stata la mancanza di vento, altrimenti il rischio incendi sarebbe diventato particolarmente significativo. Non vorremmo trovarci ancora a sfidare la sorte.
di Legambiente val di Cornia