Gli impulsi elettrici salvano gli squali e le razze dagli ami da pesca
Possono ridurre drasticamente il numero di squali e razze catturati accidentalmente con i palangari
[23 Novembre 2022]
Un nuovo dispositivo, lo SharkGuard, sviluppato dagli ingegneri della conservazione Fishtek Marine e testato dai ricercatori dell’università di Exeter, pizzato lungo i palangari ,spaventa e allontana squali e razze dagli ami. E’ quanto emerso dallo studio “Efficacy of a novel shark bycatch mitigation device in a tuna longline fishery”, pubblicato su Current Biology da un team di ricercatori britannici e condotto su imbarcazioni francesi per la pesca del tonno: «Le lenze dotate di SharkGuard hanno ridotto del 91% le catture accessorie (catture accidentali) di verdesche e del 71% di razze. Anche le catture della specie bersaglio, il tonno rosso, sembrano diminuire, ma sono necessari ulteriori test per comprendere appieno gli effetti del dispositivo sulle specie bersaglio».
SharkGuard, che è alimentato da una piccola batteria, funziona prendendo di mira l’area intorno al naso e alla bocca di uno squalo che è piena di sensori elettrici chiamati ampolle di Lorenzini. Questi organi sensoriali vengono sovrastimolati dal campo elettrico generato da SharkGuard, che allontanare gli squali dal pericolo degli ami innescati.
Phil Doherty, del Center for ecology and conservation del Penryn Campus di Exeter in Cornovaglia, spiega che «Molte popolazioni di squali e razze stanno diminuendo a causa della pesca eccessiva, in particolare le specie oceaniche come le verdesche e le razze pelagiche che vengono comunemente catturate con i palangari in tutto il mondo. C’è un urgente bisogno di ridurre le catture accidentali, che non solo uccidono milioni di squali e razze ogni anno, ma costano anche tempo e denaro ai pescatori. Il nostro studio suggerisce che SharkGuard è straordinariamente efficace nel tenere le verdesche e le razze pelagiche lontane dagli ami da pesca».
Commentando la riduzione del 42% delle catture di tonno rosso, Doherty ha fatto notare che «Il numero totale di catture nel periodo di prova (sia si palangari con e senza SharkGuard) è stato basso, quindi sono necessarie ulteriori prove per esplorare a fondo i risultati. Sulla base di questi risultati entusiasmanti, gli ingegneri di Fishtek Marine stanno modificando SharkGuard in modo che sia più piccolo e si ricarichi automaticamente dopo ogni cala».
Pete Kibel, co-fondatore e direttore di Fishtek Marine, ha aggiunto: «La ricerca continuerà a Exeter, dove testeremo l’efficacia di SharkGuard in mare su più specie e attività di pesca. Quando viene utilizzato SharkGuard, gli squali non abboccano all’esca e non vengono catturati dagli ami, e questo ci dà un enorme senso di speranza.
Sullo sfondo inesorabile di storie di drammatico calo della popolazione che si verificano in tutte le nostre specie marine, è importante ricordare che ci sono persone che lavorano duramente per trovare soluzioni. SharkGuard è un esempio di dove, con il supporto appropriato, è possibile implementare la soluzione su una scala sufficiente per invertire l’attuale declino delle popolazioni globali di squali».
Brendan Godley, che guida il team di ricerca Exeter Marine , ha concluso: «Lavorare con partner come Fishtek Marine ci consente di combinare l’esperienza di Exeter nella ricerca marina con la loro brillante ingegneria, per affrontare sfide importanti come le catture accessorie. Abbiamo bisogno di ulteriori test e sviluppo di SharkGuard, ma ha il potenziale per essere un punto di svolta globale per la sostenibilità della pesca con palangari».