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Gli orsi polari non riusciranno a sopravvivere con il cibo che trovano sulla terraferma

E a terra ci sono i grizzly a contendere loro un cibo scarso e con pochi grassi
 |  Natura e biodiversità

Gli orsi polari (Ursus maritimus) sono costretti a  vivere sempre più sula terra ferma a causa della scomparsa del ghiaccio marino, ora un team di scienziati dell’US Geological Survey (Usgs), della Washington State University e di Polar Bears International ha constatato che possono cibarsi anche di bacche, uccelli e uova, ma questi vantaggi  nutrizionali sono limitati a poche individui e probabilmente non sono in grado di compensare la mancata opportunità di consumare le loro prede tradizionali: le grasse foche che vivono sul ghiaccio.

La principale autrice dello studio, Karyn Rode, una scienziata dell’Usgs,  sottolinea che «Anche se alcuni orsi polari possono mangiare cibi terrestri, non ci sono prove che il  comportamento sia molto diffuso. Nelle regioni in cui è stata documentata l’alimentazione terrestre da parte degli orsi polari, la condizione fisica ed i tassi di sopravvivenza degli orsi polari sono diminuiti».

Nello studio pubblicato su Ecology and the Environment  gli scienziati spiegano che gran parte gli habitat terrestri inclusi nell’areale degli orsi polari sono già occupati da orsi grizzly (Ursus arctos horribilis), ma la densità territoriale di questi  grizzly è bassa e sono tra i più piccoli della loro specie proprio a causa della bassa qualità e disponibilità di cibo. Inoltre, sono potenziali  concorrenti degli come orsi polari che migrano dal loro habitat dei ghiacci marini e finiscono  per utilizzare gli stessi habitat terrestri dei grizzly.

La Rode ha evidenziato che «La minore dimensione e la bassa densità della popolazione di orsi grizzly nell'Artico fornisce una chiara indicazione dei limiti nutrizionali dell’habitat a terra per sostenere i grandi orsi polari corpulenti e con numeri significativi. Gli orsi grizzly e gli orsi polari sono sempre in grado di interagire e potenzialmente di competere per le risorse terrestri».

Lo studio ha rilevato che meno di 30 orsi polari sono stati osservati mentre consumavano uova di uccelli di una stessa popolazione, che in genere vanno 900 a 2000 individui e la Rode dice: «C'è stata un bel po' di pubblicità sugli orsi polari che consumano uova di uccelli. Tuttavia, questo comportamento non è ancora comune, ed è improbabile che abbia un impatto a livello di popolazione sui trend della condizione fisica e della sopravvivenza».

Poco cibo è così energeticamente sostanzioso come prede marine degli orsi polari: molti  studi suggeriscono che gli orsi polari consumano la dieta più ricca di lipidi di qualsiasi specie, il che fornisce loro tutti i nutrienti essenziali ed è ideale per massimizzare l’accumulo di grasso e ridurre al minimo i bisogni energetici. I potenziali alimenti trovati nell’ambiente terrestre sono ad alto contenuto di proteine, a basso contenuto di grassi animali e vegetazione. Gli orsi polari non sono fisiologicamente adattati a digerire le piante e quindi per loro sarebbe difficile ingerire i volumi necessari a sostenere un fisico di dimensioni così grandi.

La Rode conclude: «I rapporti sull’alimentazione terrestre degli orsi polari forniscono importanti intuizioni sull'ecologia degli orsi a terra. In questo lavoro, abbiamo cercato di inserire queste osservazioni in un contesto più ampio. La ricerca mirata aiuterà a determinare se gli alimenti terrestri potrebbero contribuire alla nutrizione dell’orso polare nonostante le limitazioni fisiologiche e nutrizionali e la scarsa disponibilità della maggior parte delle risorse alimentari terrestri. Tuttavia, le prove finora suggeriscono che è improbabile che  l'aumento del consumo di cibi terrestri da parte degli orsi polari compensi i cali della condizione fisica e della sopravvivenza derivanti dalla perdita di ghiaccio marino».

Redazione Greenreport

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