Grandi carnivori: Tirol, Südtirol e Trentino vogliono le mani libere e chiedono di rivedere la direttiva habitat
LNDC Animal Protection: giù le mani dai lupi. La direttiva Ue non si tocca
[6 Luglio 2023]
Il 3 luglio i rappresentanti di Euregio – Tirol, Südtirol e Trentino – si sono incontrati a Rovereto e in Lessinia per discutere della situazione dei grandi carnivori e l’assessore all’agricoltura della Provincia autonoma di Bolzano, Arnold Schuler, ha detto che «La situazione dei grandi carnivori è molto cambiata negli ultimi anni: oltre all’orso, anche il lupo si è diffuso ulteriormente e ha raggiunto una densità molto elevata. La questione dell’accettazione da parte degli allevatori e della mutata percezione da parte della popolazione sta quindi diventando sempre più importante. A livello nazionale, finora non è stato fatto quasi nessun passo avanti, mentre nelle zone dell’Euregio sono state adottate misure che sono state criticate. A parte la direttiva Habitat, l’Ispra non ha riconosciuto alcuna soluzione accettabile. Tuttavia, è necessario prestare maggiore attenzione all’attività sui pascoli alpini e provvedere all’allontanamento di orsi e lupi. La situazione attuale della gestione dei grandi carnivori è estremamente impegnativa. La regolamentazione e la rimozione degli animali problematici è ancora impossibile. Pertanto, si sta cercando di attivarsi a livello locale. Tuttavia, il quadro giuridico è estremamente restrittivo. Lo scambio e la cooperazione a livello di Euregio svolgono un ruolo decisivo nella promozione congiunta di misure per una gestione efficace dei grandi carnivori».
Anche l’austriaco Josef Geisler, vicepresidente del Tirol, ha ribadito «La necessità di rivedere la Direttiva Habitat. Lo status di protezione è diventato obsoleto. I grandi carnivori stanno mettendo in pericolo l’agricoltura di montagna. Abbiamo bisogno di basi legali per mantenere la popolazione entro un quadro ragionevolmente tollerabile. Al momento, anche le rimozioni individuali sono difficili. Ma poiché a Bruxelles si fa poco, è ancora più importante lavorare insieme tra i territori dell’Euregio e dell’Arge Alp».
L’ assessora all’agricoltura, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento. Giulia Zanotelli, ha evidenziato che «L’obiettivo degli incontri di questi giorni va nella direzione di proseguire la cooperazione fra Tirolo, Alto Adige e Trentino sulla gestione di orso e lupo, un tema cruciale per le attività agricole e forestali nei territori di montagna e per la sicurezza di chi lavora e si muove nell’ambiente alpino» e poi ha presentato le proposte di revisione della legge provinciale 9 del 2018, che comprendono «La possibilità di agire con maggiore autonomia e in modo univoco rispetto alle norme attuali».
Intenzioni e atti che non piacciono per niente alla LNDC Animal Protection che denuncia: «Il Trentino Alto-Adige purtroppo continua a dimostrarsi come una Regione che non riesce ad apprezzare la propria fauna selvatica per quello che realmente è: una grande risorsa. Mentre la Provincia Autonoma di Trento continua la sua crociata contro la popolazione di orsi, quella di Bolzano ha iniziato la sua guerra contro i lupi. La Giunta Provinciale infatti ha approvato una legge secondo la quale, in caso di predazioni di bestiame, il Presidente potrà ordinare l’abbattimento di un numero arbitrario di lupi anche senza il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). La valutazione in merito alla cattura e uccisione degli esemplari verrà effettuata solo dall’Osservatorio Faunistico Provinciale, cioè una diramazione della stessa Provincia Autonoma di Bolzano, laddove l’ISPRA – unico soggetto in grado di valutare in maniera scientifica lo stato di conservazione della specie – non dovesse esprimere il proprio parere entro 10 giorni dalla richiesta. Inoltre, se non è possibile identificare il lupo o i lupi responsabili dell’eventuale predazione, la nuova legge prevede che si possano uccidere tanti esemplari quanti si suppone abbiano partecipato alle predazioni».
Secondo la presidente di LNDC Animal Protection Piera Rosati, «Quello che succede in questa Regione è veramente vergognoso. Da anni lottiamo in tribunale contro la Provincia di Trento per salvare gli orsi e ora siamo pronti a fare lo stesso per i lupi nell’Alto-Adige. Questa nuova legge, tra l’altro, è già pronta a giustificare chi non predispone le necessarie misure di prevenzione e difesa dalle predazioni del lupo visto che i provvedimenti sono riferiti ai casi in cui nelle malghe non dovesse essere possibile predisporre adeguate recinzioni o utilizzare i cani da guardia o garantire la presenza continua di pastori accompagnati da cani pastore. Al contrario, una amministrazione lungimirante e attenta all’ambiente dovrebbe fare esattamente l’opposto e cioè incentivare l’utilizzo di questi metodi di prevenzione».
Per questop, LNDC Animal Protection quindi si rivolge alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen e al commissario europeo all’ambiente Virginijus Sinkevičius con una petizione «Per valutare la compatibilità di queste nuove norme locali con la Direttiva Habitat» che «Impone agli Stati Membri di attuare una rigorosa tutela di alcune specie animali tra cui proprio il lupo, che svolge un importante ruolo per l’equilibrio della biodiversità».