I bombi della California sono scomparsi

Censimento non riesce a trovare bombi un tempo comuni. Cambiamenti climatici, urbanizzazione e pesticidi mettono in pericolo gli impollinatori selvatici

[21 Giugno 2022]

Secondo lo studio “A contemporary survey of bumble bee diversity across the state of California”, pubblicato su Ecology and Evolution da un team di ricercatori delle università della California Riverside e Davis e della  Xerces Society for Invertebrate Conservation, che presenta i risultati del primo censimento statale degli impollinator realizzato in California negli ultimi 40 anni,  «Diverse specie di bombi della California sono scomparse».

Studi realizzati su piccola scala avevano già documentato un calo significativo delle popolazioni di bombi in tutto il mondo a causa dei cambiamenti climatici, dell’urbanizzazione delle aree selvatiche e dell’uso di pesticidi che uccidono le api. Il nuovo studio ha cercato di documentare i cambiamenti nelle popolazioni di bombi in vaste aree geografiche della California, per capire come era cambiata la situazione rispetto all’ultimo studio di questo tipo realizzato negli anni ’80.

All’università della California – Riverside (UCR) sottolineano che «E’ importante disporre di dati che sostengano la salute dei bombi. I bombi possono volare a temperature più fresche e livelli di luce inferiori rispetto a molte altre api e negli Stati Uniti aiutano a impollinare colture per un valore di 3 miliardi di dollari all’anno. Eseguono un tipo di impollinazione richiesta per piante come pomodori, peperoni e mirtilli rossi».

Per raccogliere i dati aggiornati, il team di ricerca guidato dall’entomologa Sarah Hollis Woodard dell’UCR ha raccolto api selvatiche e bombi in 17 siti totali che rappresentano 6 diversi ecosistemi che erano noti per ospitare una grande varietà di bombi.  Gli scienziati hanno cercato i bombi in 4 zone nel sud della California, ma non sono riusciti a localizzarne più di 10 specie. In totale, il team ha raccolto 17 tipi di bombi che rappresentano solo il 68% delle specie storicamente note in California.

La Woodard. Sottolinea che «Sebbene abbiamo scoperto che rispetto ad altri siti le montagne ospitano le popolazioni di bombi più diversificate, anche in quei siti non siamo riusciti a trovare alcune specie che c’erano prima». Una delle specie mancanti, il calabrone occidentale (Bombus occidentalis), è un importante impollinatore di piante selvatiche e coltivate ed era uno dei bombi più comuni in California.  Ma la Woodard conferma: «Non l’abbiamo trovato nemmeno una volta. Se tutto fosse andato bene, avremmo dovuto vederlo».

La specie di bombo diventata dominante in California è ora il calabrone dalla faccia gialla (Bombus vosnesenskii), che rappresentava più della metà di tutte le api raccolte dal team. Però, la  Woodard fa notare che «Anche la specie predominante ha perso molti habitat adatti rispetto all’ultima indagine su larga scala. Il vincitore non sta andando alla grande».

Nel tentativo di ridurre al minimo i danni alle popolazioni di bombi già a rischio, in ogni sito in cui sono state trovati bombi, il team di ricerca ne ha campionati solo 100, un approccio probabilmente sufficiente per definire l’abbondanza relativa delle specie nella maggior parte dei siti dello studio. Tuttavia, secondo la Woodard, «In alcuni luoghi con una maggiore biodiversità, come le White mountains o la Sierra Nevada, il team avrebbe potuto trovare specie aggiuntive se avesse raccolto più esemplari.  E’ possibile che in questi luoghi, se avessimo preso 200 bombi, avremmo continuato a catturare altre specie».

Il calabrone occidentale è una delle quattro specie di bombi autorizzate dalla Third Appellate District Court of Appeal  dello Stato per l’inserimento nell’elenco delle specie in via di estinzione della California.  Nessuno di queste specie di bombi e api selvatiche è stato trovato dal nuovo censimento e tutte sono già in elenchi federali Usa simili. All’UCR evidenziano che «Le leggi statali possono offrire loro protezioni aggiuntive. L’Endangered Species Act degli Stati Uniti vieta la cattura, la cattura o la raccolta di animali selvatici elencati, tranne che per scopi scientifici o di conservazione. Le leggi statali possono integrare queste protezioni e possono affrontare questioni regionali più specifiche».

La Woodard  conclude: «In generale, la lista statale indirizza maggiormente le azioni verso misure più locali. Per loro è positivo  essere coperti da entrambe ha detto. Spero che l’elenco statale incoraggi anche i californiani a sentirsi coinvolti nell’aiutare i bombi a sopravvivere, perché le api aiutano sicuramente gli umani a sopravvivere».