I cambiamenti di salinità indotti dalle attività antropiche minacciano gli ecosistemi marini
Nel contesto del cambiamento climatico, la salinità sembra essere "l'elefante nella stanza"
[13 Luglio 2023]
Lo studio “Human-induced salinity changes impact marine organisms and ecosystems” pubblicato su Global Change Biology da un team internazionale di ricercatori rivela «Il fattore critico ma gravemente sottovalutato dei cambiamenti di salinità negli oceani e nelle coste causati dai cambiamenti climatici». Lo studio non solo chiarisce gli effetti dei cambiamenti di salinità sulla salute e sul funzionamento degli ecosistemi, ma descrive anche i danni previsti per le comunità costiere.
Il principale autore dello studio, il biologo Till Röthig del Fraunhofer-Institut für Molekularbiologie und Angewandte Ökologie e delle università di Konstanz e Derby, spiega che «Il nostro lavoro mostra che i cambiamenti di salinità sono un problema importante ma poco studiato. Siamo ragionevolmente ben informati su come le temperature variabili, i livelli di pH e i nutrienti influenzino gli ecosistemi oceanici e costieri. Tuttavia, gli effetti dei cambiamenti di salinità provocati dall’uomo sono stati gravemente trascurati, nonostante il fatto che la salinità sia fondamentale per tutti i tipi di organismi, comprese piante, animali e microrganismi».
Gli ecosistemi lungo la costa e gli estuari, noti per la loro elevata produttività, sono particolarmente sensibili ai cambiamenti di salinità. Lo studio non si riferisce a cose come lo scarico in mare della salamoia dei dissalatori, ma a qualcosa di molto più grande e vasto: evidenzia che «I cambiamenti delle precipitazioni legati al clima possono portare a eventi estremi di inondazioni e siccità, che a loro volta influenzano la disponibilità di acqua dolce e stressano questi ecosistemi sensibili». Inoltre, gli autori sottolineano che sono «Gli effetti di amplificazione delle attività umane locali come il cambiamento dell’uso del suolo, l’urbanizzazione, la regolazione dei fiumi e il drenaggio terrestre, che aggravano ulteriormente lo stress, specialmente per le regioni costiere».
Uno degli autori dello studio, Christian Voolstra dell’Universität Konstanz, sottolinea che «La salinità è un fattore chiave in molti processi metabolici e la maggior parte degli organismi marini è progettata per vivere in ambienti con una salinità abbastanza stabile. La salinità interagisce anche con altri parametri fisici e chimici come la temperatura e il contenuto di ossigeno e modella così l’ambiente fisico dell’oceano».
I ricercatori avvertono che «Gli effetti dei cambiamenti di salinità con il riscaldamento degli oceani, l’esaurimento dell’ossigeno, l’arricchimento dei nutrienti e l’aumento dei carichi di sedimenti dovuti ai cambiamenti climatici e alle attività umane possono essere ulteriormente amplificati. Anche l’espansione termica, l’apporto di acqua dolce e i cambiamenti di salinità contribuiscono all’innalzamento del livello del mare, portando all’apporto di acqua salata nelle zone costiere e basse, interrompendo la struttura e la funzione dell’ecosistema».
Per gli autori dello studio è urgente affrontare le pressioni legate ai cambiamenti di salinità per proteggere gli ecosistemi marini e costieri e la loro biodiversità ed evidenziano la vulnerabilità di alcuni habitat e dei loro organismi chiave e delineano l’impatto dei cambiamenti di salinità su microrganismi, plancton, coralli, mangrovie, paludi soggette a marea, macroalghe e alghe.
Voolstra sottolinea che «I nostri dati mostrano che i cambiamenti previsti nella salinità da soli possono portare al collasso degli ecosistemi. Tuttavia, i cambiamenti di salinità non si verificano isolatamente, così come anche gli habitat colpiti devono affrontare cambiamenti di temperatura e contenuto di ossigeno, acidificazione e inquinamento. Le interazioni risultanti rappresentano una grande incognita per la comprensione e la conservazione dei nostri oceani e delle nostre coste».
Lo studio fornisce preziose informazioni sulle minacce del cambiamento di salinità indotto dall’uomo per gli ecosistemi marini e costieri e delinea le conseguenze economiche e per la salute umana in regioni spesso densamente popolate.
Il motore di tutto sono ancora una volta le attività antropiche che provocano il cambiamento climatico globale e si ritorcono contro la natura e gli esseri umani: il team di ricerca ha esaminato in che modo le variazioni delle precipitazioni legate ai cambiamenti climatici e gli impatti locali causati dall’uomo possono portare a eventi estremi di inondazioni e siccità, influenzando la disponibilità di acqua dolce e incidendo sulla salinità negli ecosistemi sensibili. Con l’innalzamento del livello del mare, anche gli afflussi di acqua salata nelle zone costiere e basse possono causare impatti devastanti.
I ricercatori avvertono: «Si prevede che i cambiamenti di salinità si intensificheranno insieme al riscaldamento degli oceani ed è urgente affrontare immediatamente queste sfide poste dalla salinità per salvaguardare gli ecosistemi marini e costieri e la biodiversità».
Lo studio conclude: «Gli effetti fisiologici dei cambiamenti di salinità nell’ecosfera marina sono stati a lungo studiati. Tuttavia, nel contesto del cambiamento climatico, la salinità sembra essere “l’elefante nella stanza”. Questo è particolarmente notevole in quanto vi sono ampie prove che il riscaldamento e l’acidificazione degli oceani influenzano direttamente e sono influenzati dai cambiamenti di salinità. E’ quindi necessario ulteriore lavoro per integrare il modo in cui tutti e tre i fattori di stress legati al cambiamento climatico interagiscono e influenzano gli ecosistemi marini e il biota, che dovrebbe essere riassunto in modo completo come primo passo. Sebbene siano disponibili dati fisiologici (e per lo più di laboratorio) sulle variazioni di salinità per una serie di organismi, mancano dati di base sulla variabilità naturale di molti ecosistemi, il che rende difficile qualsiasi previsione delle conseguenze dei cambiamenti di salinità causati dai cambiamenti climatici. In particolare, i modelli di salinità negli ecosistemi costieri mancano di risoluzione spaziale e temporale. Abbiamo anche bisogno di acquisire una comprensione più chiara delle interazioni della salinità con fattori di accompagnamento come la temperatura, l’acidificazione, la solubilità dell’ossigeno, la sedimentazione e l’apporto di nutrienti, che svolgono tutti un ruolo globale cruciale per la salute umana e l’economia».