I festeggiamenti per il 25esimo del Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Inaugurate mostre all’Isola d’Elba e restaurata la Venere di Capraia
[27 Luglio 2021]
Di ritorno dall’Isola del Giglio dove il 21 luglio è stato inaugurato il nuovo Info Point a Giglio Porto e presentato alla comunità gigliese il Bilancio di Sostenibilità 2017-2020, gli eventi sono proseguiti all’Isola d’Elba. il 22 luglio, data ufficiale del 25° anniversario dell’istituzione del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, a Forte Inglese dopo il saluto del Sindaco di Portoferraio Angelo Zini il Presidente Giampiero Sammuri ha accolto i presenti facendo ascoltare i video interventi della Sottosegretaria al MITE Ilaria Fontana, e della Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Alessia Rotta, ha letto poi il saluto dell’Assessore Regionale all’agricoltura Stefania Saccardi. Anche agli ospiti elbani ha illustrato sinteticamente bilancio di sostenibilità 2017/2020 evidenziando i principali interventi e investimenti sul territorio del Parco degli ultimi quattro anni, sia per la conservazione della biodiversità che per la cura del territorio e del patrimonio storico culturale. ( I dati completi sono consultabili sul sito https://sostenibilita.islepark.it/
Nel pomeriggio al Centro di Educazione Ambientale del PNAT – Lacona (Capoliveri) si è tenuta la presentazione de la Guida di Repubblica ai Sapori e ai Piaceri del Parco Nazionale Arcipelagom una chiacchierata all’aperto con Giampiero Sammuri (Presidente PNAT) e Raffaella Galamini (Guide di Repubblica) e Aurora Ciardelli (PNAT) per presentare questa pubblicazione di promozione dei sapori e dei piaceri delle isole toscane frutto della collaborazione tra Parco e Redazione di Repubblica
A seguire nella suggestiva fortezza di Marciana il concerto sotto le stelle dei Ravanatèra – canzoniere d’isole un gruppo di musica folk dell’Isola d’Elba, che rielabora arrangiamenti di antichi canti locali dell’Elba e di altre isole del Mediterraneo con l’utilizzo di strumenti musicali etnici
Dopo il saluto del sindaco di Marciana Barbi e del Presidente Sammuri, un soffio simbolico su 25 candele ha dato il via alla musica di questo gruppo di bravissimi artisti degna conclusione della intensa giornata del 25esimo compleanno del Parco.
A Portoferraio, a Forte Inglese, è stata inaugurata la mostra dedicata a Giorgio Roster “L’Elba di Giorgio Roster. la trasformazione del paesaggio tra Otto e Novecento negli scatti dello scienziato fotografo” progettata da Giuseppe M. Battaglini e da Gloria Peria , è stata curata dalla Cooperativa Alké, con il coordinamento di Infopark.
Oltre alle centinaia di fotografie, agli oggetti appartenuti a Roster, ai video sui personaggi del suo entourage, la presenza di un touch screen consente di poter accedere a parte della vasta collezione Roster presente nella biblioteca digitale del Museo Galileo, nel Sistema Museale di Ateneo Università degli Studi di Firenze e nella Biblioteca comunale Foresiana di Portoferraio.
Roster é uno scienziato fiorentino di grande interesse che comincia a frequentare assiduamente l’Elba intorno al 1875, riversando i suoi studi prevalentemente sulla mineralogia, la botanica e la fotografia: strumento per le sue ricerche che diventerà oggetto stesso di ricerca e applicazione, sono sue infatti le ideazioni di un microscopio chimico e fotografico e di un apparecchio per telefotografie.
La Mostra dedicata a Giorgio Roster racconta come le indagini scientifiche di argomento naturalistico cambino nel corso tempo non solo per mezzo dell’evoluzione tecnologica. Le magnifiche fotografie di Giorgio Roster esposte nella mostra non sono, tuttavia, da leggersi solamente come semplici rappresentazioni della natura e dell’ambiente dell’Isola d’Elba tra Ottocento e Novecento ma come uno strumento scientifico nelle mani di uno sperimentatore.
L’approccio odierno all’indagine scientifica ha obiettivi diversi rispetto all’epoca darwiniana e segue ideologie inevitabilmente condizionate dalla trasformazione dell’ambiente. Il Forte Inglese, nell’articolazione dei due livelli espositivi (L’Elba di Giorgio Roster e NatLab) offre lo spunto per un’interessante lettura della trasformazione in corso.
La mostra “L’Elba di Giorgio Roster “ è visitabile tutti i giorni con l’orario di consueta apertura al pubblico del Forte, dalle 18 alle 20 ( fino al 15 settembre).
In questo periodo e fino al 5 agosto sarà aperta anche dalle 21 alle 23 con le visite guidate , ma con numeri contingentati, condotte dalle esperte della Cooperativa Alké.
Il 23 luglio a Capraia è stata naugurata la mostra “La Venere e i Marmi Dussol”. Allo sbarco sull’isola gli ospiti elbani sono stati accolti dal sindaco Marida Bessi e dal Sig Questore di Livorno Roberto Massucci. Dopo una visita veloce al rinnovato Centro di Educazione ambientale de La Salata accompagnati dalla Guida Parco Mariella Ugolini, l’evento si è svolto nel complesso del Convento di San Antonio. All’interno della Chiesa del Convento di San Antonio il Sindaco Marida Bessi, ha avviato la celebrazione ricordando commossa come l’idea della istituzione del Parco sia partita da Capraia, “da casa sua”, da molto prima che si concretizzasse. Il Presidente Sammuri ha proseguito illustrando il bilancio di sostenibilità con attenzione particolare alle attività che hanno riguardano l’isola e alle emozionanti vicende della ricomparsa , proprio qui, della foca monaca e della nidificazione del falco pescatore. Per finire il Soprintendente Archeologo Dr.ssa Lorella Alderighi ci ha introdotto alla inaugurazione della Venere Dussol, la scultura che fino al 2 novembre 2021 arricchirà la mostra di archeologia capraiese all’interno della Chiesa. La scultura restaurata e posizionata in una stanza dedicata, grazie anche alla appassionata descrizione della Dr..ssa Alderighi, ha affascinato tutti i presenti.
La mostra è stata realizzata con il prestito dei reperti di proprietà di Gianna Paola Mojoli, Maria Cristina e Franco Dussol. Il progetto architettonico è dell’Arch Franco Maffeis e l’allestimento è frutto della collaborazione tra il Parco la Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Pisa e Livorno, il Comune di Capraia Isola , la Regione Toscana, la Fondazione Livorno, e l’ Associazione Amici di S. Antonio .
La Alderighi ha sottolineato l’importanza della Venere e dei marmi Dussol: «Ai primi anni del ‘900 nella piana del Porto,dietro la Chiesa di Santa Maria Assunta, nella proprietà di Vincenzo Dussol, in occasione dello scavo di una vigna,alla profondità di 80-120 cm, vennero alla luce una serie di reperti marmorei tra cui una statua di Venere, una base modanata di colonna ed un bassorilievo con un cavaliere. Pur non conoscendo il punto esatto del ritrovamento, è evidente l’associazione dei reperti con le strutture romane che verranno in seguito qui individuate, pertinenti probabilmente ad una villa maritima edificata tra l’età augustea e la prima età giulio-claudia e abbandonata agli inizi del II secolo d.C. La base di colonna, riferibile ad un ambiente di riposo e di frescura, potrebbe essere stata collocata nei pressi dell’impluvium della villa romana. La statua della Venere, purtroppo rinvenuta acefala, priva delle braccia e degli arti inferiori al di sotto del ginocchio, cosiddetta “bagnante” nelle relazioni d’epoca, nella sua nudità velata dal panneggio che copre solo la parte inferiore del corpo, lasciando tuttavia il ventre completamente scoperto, può essere considerata una variante nell’ambito delle tante repliche romane dei vari tipi iconografici più antichi della Venere in collegamento con il tema dell’acqua, assai richieste per adornare gli ambienti termali, le fontane ed i giardini delle ricche residenze. Forse per questo, alla proposta di vendita dei repertida parte del proprietario alla Soprintendenza alle Antichità dell’Etruria nel 1928, fu risposto che “per quanto di notevole importanza topografica” essi non erano “tali da interessare il patrimonio artistico dello Stato”. Tuttavia, la Venere Dussol potrebbe rivelare molto sia nell’ipotesi ricostruttiva del corpo seminudo, ben tornito, accurato nelle proporzioni e che appare muoversi in una leggera torsione del busto verso sinistra, sia nella conferma, nel caso di ulteriori indagini, della presenza di un settore termale privato o pubblico approvvigionato dalle abbondanti risorse di acqua dolce disponibili. Il rinvenimento della lastra a bassorilievo con cavallo e cavaliere, probabilmente appartenente alla fronte di un sarcofago, potrebbe riferirsi ad una sepoltura lungo la viabilità principale in età romana, oppure, data la freschezza della superficie che appare non levigata dal tempo, il manufatto, forse non ancora utilizzato, sarebbe da mettere in relazione con il commercio di marmi, oltre che di suppellettili ceramiche, stivate nei magazzini a servizio del porto».