I megayacht non possono violare le norme a tutela dell’ambiente
Risoluzione proposta in consiglio comunale (ma a Firenze)
[31 Luglio 2023]
Mentre gli enti locali interessati, a cominciare dal Comune dell’Isola del Giglio – ma anche la Provincia di Grosseto e la Regione Toscana – tacciono, i consiglieri comunali di Firenze Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, del gruppo di opposizione Sinistra Progetto Comune, hanno presentato una risoluzione che ha come oggetto: “I megayacht non possono violare le norme a tutela dell’ambiente”.
Ecco il testo della risoluzione proposta:
Il Consiglio Comunale
Appreso di come il 17 luglio 2023: – Un megayacht, lungo 146,35 metri, di uno sceicco degli Emirati Arabi Uniti, avrebbe effettuato un giro dell’isola di Giannutri – Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano a terra e a mare, anche attraversando e sostando nell’area dei Grottoni (zona 1 a tutela integrale); – Dei motoscafi sarebbero partiti dal succitato megayacht, mentre sostava nella suddetta area, navigando in acque protette, normalmente non accessibili; – Sarebbero state raccolte numerose testimonianze, rispetto ai fatti già richiamati, da parte delle persone residenti o presenti a Giannutri, che ha evidenziato come a loro sia precluso l’accesso nelle aree tutelate; – Nessuna autorità si sarebbe attivata a tutela della tutela del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, nonostante siano state avanzate segnalazioni alla Guardia Costiera; Letto sui siti delle associazioni ambientaliste di come: – Difficilmente sia possibile navigare in aree ZSC/ZPS, secondo le Direttive Habitat e Uccelli dell’Unione Europea; – Nell’isola di Giannutri siano presenti solo poche spiagge, di difficile accesso, insufficienti a soddisfare le esigenze dei flussi turistici che stanno interessando l’area; – Sia sottolineata l’esistenza di due soli “coni di entrata” al mare; Considerato come l’isola di Giannutri sia spesso al centro delle rivendicazioni nazionali, in merito alle bellezze del nostro Paese e alla capacità dei nostri Governi di tutelarle;
Letta l’edizione 2021 del rapporto Isole Sostenibili Osservatorio sulle isole minori, progetto a cura di Legambiente e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA): – «Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha commissionato un progetto per la creazione di un centro servizi e la contestuale riqualificazione dell’attuale area degradata posta al centro dell’isola di Giannutri»; – «Il percorso di progettazione è stato condiviso sia con il Comune del Giglio che con la Soprintendenza di Siena e proprio grazie al confronto ed alla condivisione tra i vari Enti, sono stati recepiti importanti contributi»;
«Le strutture del centro ospiteranno: spazi operativi e di supporto all’attività del Parco Nazionale rivolti ad ospitare le funzioni svolte sull’isola e il supporto all’attività naturalistica e turistica; spazi operativi e di supporto all’attività dei Carabinieri Forestali; spazi dedicati a fornire appoggio e alloggio al personale delle Forze dell’Ordine o altri enti e servizi collegati all’attività del Parco (personale, guide, ricercatori); spazi destinati al Comune del Giglio di supporto al personale presente sull’isola. Verrà inoltre istituita una postazione di Pronto Soccorso come presidio sanitario dell’isola che fino ad oggi mancava»; – «Le nuove costruzioni saranno realizzate con l’obiettivo del minimo impatto ambientale, impiegando materiali e tecnologie sostenibili come strutture in legno e componenti naturali»;
Appreso di come Legambiente avrebbe chiesto, per l’area di Giannutri: – La realizzazione di campi boe per arrivare a un numero massimo imbarcazioni ancorate e per evitare che le ancore distruggano la prateria sottomarina di Posidonia oceanica; – La regolamentazione degli attracchi, in modo da poter sfalsare orari e permanenze; – Una diffusa informazione sulle caratteristiche dell’area, al fine di tutelare al meglio le peculiarità ambientali della stessa;
Letto di come il 23 luglio 2023, vicino a Punta Secca, diverse imbarcazioni si sarebbero ancorate a poche decine di metri dalla costa in zona 2 del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con pratiche di ancoraggio pericolose per l’ambiente marino;
Ricordato come il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano si presenti come «il più grande parco marino d’Europa», che: – Che «tutela 56.766 ettari di mare e 17.887 ettari di terra»; – Che «comprende tutte le sette isole principali dell’Arcipelago Toscano e alcuni isolotti minori e scogli»; – Dove «ogni isola conserva le tracce della sua storia, ogni isola è unica, originale»;
Richiamato il Decreto del Presidente della Repubblica, del 22 luglio 1996, avente per oggetto Istituzione dell’Ente Parco nazionale dell’arcipelago Toscano (pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Serie generale n. 290, dell’11 dicembre 1996), con riferimento in particolare all’Articolo 4, del Comma 1, recante i divieti previsti nelle aree in zona 1;
Letta la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, avente per oggetto Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030;
Letto il comunicato stampa del Consiglio europeo del 20 giugno 2023, con cui si annuncia l’accordo trovato per il Regolamento sul ripristino della natura, su cui dovrà intervenire il Parlamento europeo, all’interno della Strategia dell’Ue sulla biodiversità per il 2030;
Letto su greenreport.it del 26 luglio 2023, di come: – «Il Parco [Nazionale dell’Arcipelago Toscano] ha provveduto a verificare quanto segnalato, anche grazie al proprio sistema di videosorveglianza»; – «Gli spostamenti sia dello Yacht che delle moto d’acqua intorno all’isola sono stati documentati ed è stato denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine competenti con la richiesta di accertare le relative violazioni secondo quanto stabilito dall’art. 30 della Legge 394/1991»; – Il Presidente del Parco (rappresentante dell’Ente, nominato con decreto del Ministro dell’Ambiente, d’intesa con il Presidente della Regione Toscana, con una durata di incarico di 5 anni) abbia rilevato come «le sanzioni previste dalla legge quadro sui Parchi siano veramente basse; dunque, inefficaci su chi specie in questo caso potrebbe ben comprarsi l’intera isola»;
Considerato come il succitato Presidente, analogamente a Legambiente e altre realtà impegnate a tutela dell’ambiente, chieda l’aggiornamento del quadro normativo a tutela delle aree protette;
Esprime
La propria riprovazione per le violazioni compiute a danno di un patrimonio naturale inestimabile, che è patrimonio della cittadinanza toscana quanto dell’intera umanità, che può goderne soltanto seguendo regole che devono valere a prescindere dalla ricchezza delle persone;
Invita la Regione Toscana
Per quanto di sua competenza, a ricercare e adottare, secondo le indicazioni di figure esperte, norme più confacenti alla protezione del Parco, in particolare, e alla sicurezza dell’ambiente marino e costiero toscano, in generale, anche davanti al Governo nazionale e al Parlamento;
Sollecita il Governo e il Parlamento della Repubblica
Ad agire senza ritardo, anche con l’impiego della Marina militare, affinché sia aumentato il dispositivo di controllo a supporto dell’attività delle Capitanerie di porto e della Guardia costiera, a tutela del mare territoriale e del rispetto del codice della navigazione da parte di chiunque nel Mediterraneo; Ad adottare ogni ulteriore provvedimento utile alla tutela delle aree marine protette e in generale del rispetto dell’ambiente marino, introducendo anche gli istituti giuridici del fermo, del sequestro e della confisca dei natanti, nonché con l’inasprimento progressivo delle sanzioni al tonnellaggio;
Impegna il Presidente del Consiglio Comunale
A farsi promotore della volontà espressa dal Consiglio Comunale e ad inoltrare il presente atto consiliare: • al Presidente della Repubblica; • al Presidente del Senato; • al Presidente della Camera dei Deputati; • al Presidente del Consiglio dei Ministri; • ai Capigruppo parlamentari di Camera e Senato; • al Presidente della Regione Toscana; • all’Assessora regionale competente.
Il Consigliere, Dmitrij Palagi
La Consigliera, Antonella Bundu