I pini potati (male) sull’Aurelia a Pisa
17 associazioni e comitati: «Numerose le leggi e le linee-guida violate»
[14 Novembre 2023]
Negli ultimi giorni, diversi alberi di Pino domestico Pinus pinea lungo la strada statale Aurelia, presso Pisa (all’altezza del Camp Darby e in zona Madonna dell’Acqua), sono stati sottoposti a una potatura drastica e altamente invasiva.
L’intervento ha compromesso irrimediabilmente le caratteristiche delle chiome, il cui volume è stato praticamente dimezzato, con il taglio di numerose branche e rami, anche di grandi dimensioni. Tale intervento non può essere considerato tecnicamente corretto, come peraltro sottolineano due pareri di accademici del settore interpellati nell’occasione, rispettivamente delle Università di Pisa e di Palermo.
In merito siamo anche a conoscenza dell’intervento del Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio.
Le potature drastiche peggiorano la stabilità degli alberi e quindi vanno a discapito della sicurezza pubblica. Tra l’altro i pini non sono capaci di emettere nuovi rami dai tagli, e reagiscono crescendo in altezza, cosa che determina la “filatura” del tronco, che diviene quindi più lungo (risultando quindi più vulnerabile ai venti e potendo in caso di cedimento intercettare un raggio maggiore). Inoltre dai tagli – soprattutto se di grandi dimensioni – entrano parassiti, funghi e altri patogeni che raggiungono pure le radici, destabilizzando la pianta.
Senza contare il danno al paesaggio e alla biodiversità, e la riduzione consistente dei benefici (denominati servizi ecosistemici) offerti dal verde urbano e periurbano, quali ombra, produzione di ossigeno, filtro per l’inquinamento, captazione delle piogge, ecc.
Numerose le leggi e le linee-guida violate, incluso il Decreto ministeriale sui criteri ambientali minimi (CAM), le Linee-guida del verde urbano del Ministero dell’ambiente e il Regolamento del verde del Comune di Pisa.
Per queste ragioni, una cordata di 17 tra associazioni e comitati (inclusa Lipu, Italia Nostra e Legambiente) ha scritto una lettera al gestore della strada e agli altri enti competenti, chiedendo che queste potature drastiche vengano immediatamente bloccate, e che interventi del genere non abbiano più a ripetersi, né in questi ambiti né in qualunque altro contesto territoriale, sia pubblico che privato. Al tempo stesso è stato richiesto un incontro, allo scopo di individuare i migliori approcci e le tecniche di gestione sostenibile delle alberature e degli ambienti infrastrutturali.
di Lipu – BirdLife Italia