I primi alberi avevano forme diverse da qualsiasi cosa conosciamo oggi

Scoperti eccezionali fossili di Sanfordiacaulis, un albero che somigliava a uno scovolino per pulire d le bottiglie

[9 Febbraio 2024]

Di solito, nella documentazione fossile degli alberi si conservano solo i loro tronchi e non il fogliame, così è molto difficile capire avrebbero potuto apparire le loro fronte e quindi il loro aspetto. Ma lo studio “Enigmatic fossil plants with three-dimensional, arborescent-growth architecture from the earliest Carboniferous of New Brunswick, Canada”, pubblicato su Current Biology  da un team di ricercatori statunitensi, canadesi e britannici descrive alberi fossilizzati scoperti nel New Brunswick, in Canada, con una forma della corona tridimensionale, sorprendente e unica.

Il principale autore dello studio Robert Gastaldo del Colby College di Waterville, nel Maine, sottolinea che «Il modo in cui questo albero ha prodotto foglie estremamente lunghe attorno al suo tronco esile, e semplicemente il loro numero su un tronco corto, è sorprendente. Le forme assunte da questi alberi di 350 milioni di anni assomigliano a una felce o a una palma, anche se le palme sono apparse solo 300 milioni di anni dopo. Tuttavia, le foglie funzionali delle felci o delle palme si raggruppano in alto e sono relativamente poche. Al contrario, Sanfordiacaulis conserva più di 250 foglie attorno al suo tronco, con ciascuna foglia parzialmente conservata che si estende per 1,75 metri. Stimiamo che ciascuna foglia sia cresciuta di almeno un altro metro prima di finire. Questo significa che lo “scovolino da bottiglie” aveva una fitta chioma di foglie che si estendeva per almeno 5,5 metri attorno a un tronco non legnoso e di solo 16 centimetri di diametro. A dir poco sorprendente».

Lo studio è il frutto di una ricerca di lunga durata  che ha visto collaborare Gastaldo con i geiologi canadesi  Matthew Stimson e Olivia King del New Brunswick Museum e dela Saint Mary’s University – Halifax e i cui risultati forniscono importanti spunti sull’evoluzione delle piante e dell’arborescenza e i ricercatori evidenziano che «Ci ricordano anche che nel corso della storia della vita sulla Terra sono esistiti alberi che sembrano diversi da qualsiasi altro mai visto prima e alcuni che sembrano provenire dall’immaginazione del Dr. Seuss», il famoso scrittore e fumettista statunitense Theodor Seuss Geisel scomparso nel 1991.

Gastaldo spiega ancora: «Abbiamo tutti un concetto mentale di come appare un albero, a seconda di dove viviamo sul pianeta, e abbiamo una visione di ciò che ci è familiare. Il fossile di cui riportiamo è unico e una strana forma di crescita nella storia della vita. E’ uno degli esperimenti di evoluzione durante un periodo in cui le piante forestali subirono la biodiversificazione, ed è una forma che sembra essere stata di breve durata».

I fossili dello strano albero che sembrava uno scovolino per pulire le bottiglie si sono conservati grazie  al catastrofico seppellimento di alberi e altra vegetazione indotto dal terremoto lungo il margine di un antico lago. Gastaldo racconta che «Il primo albero fossile è stato portato alla luce circa 7 anni fa in una cava, ma conteneva solo un campione parziale. Ci sono voluti diversi anni prima che venissero ritrovati altri 4 esemplari della stessa pianta, spazialmente molto vicini». .

Uno di questi esemplari ha rivelato come le foglie si allontanavano dalla cima dell’albero, il che lo rende assolutamente unico. «Si tratta di uno dei pochi reperti fossili risalenti a più di 400 milioni di anni nei quali è conservato un tronco attorno al quale sono ancora attaccate le foglie della chioma», dicono i ricercatori.

E Gastaldo evidenzia che «Qualsiasi albero fossile con una chioma intatta è una rarità nella storia della vita. Avere le foglie della chioma attaccate a un tronco, di per sé, solleva la domanda su che tipo di pianta è, come era organizzata quella pianta, ed è qualche forma che continua fino al presente, o è al di fuori del concetto “normale” di un albero? Tutte queste domande, e altre ancora, hanno portato a questo impegno pluriennale».

Secondo i ricercatori probabilmente l’albero “scovolino” «Faceva affidamento sulla sua insolita forma di crescita per massimizzare la quantità di luce che poteva catturare e ridurre la concorrenza con altre piante sul terreno. l’albero ora rappresenti la prima prova di alberi più piccoli che crescono sotto una chioma forestale più alta. Questo significa che la vita vegetale nel primo periodo Carbonifero era più complessa del previsto, suggerendo che Sanfordiacaulis viveva in un’epoca in cui le piante “sperimentavano” una varietà di possibili forme o architetture».

Gastaldo conclude: «La storia della vita sulla terra è costituita da piante e animali diversi da quelli che vivono oggi. I meccanismi evolutivi operanti nel profondo passato hanno dato come risultato organismi che sono vissuti con successo per lunghi periodi di tempo, ma le loro forme, aspetto, architetture di crescita e storie di vita hanno intrapreso traiettorie e strategie diverse. Fossili rari e insoliti, come l’albero del New Brunswick, non è che un esempio di quel che ha colonizzato il nostro pianeta ma è stato un esperimento fallito».