I territori indigeni e le aree protette sono fondamentali per la conservazione delle foreste nell’Amazzonia brasiliana

Aumento della perdita di aree forestali nel 2019-2021, corrispondente al governo Bolsonaro

[9 Gennaio 2023]

L’Amazzonia brasiliana comprende la più vasta area di foresta tropicale con la più alta biodiversità del mondo. Dal 2000, i territori indigeni e le aree protette sono aumentati notevolmente nella regione e nel 2013 rappresentavano il 43% della superficie totale e si estendevano su circa il 50% della superficie forestale totale. Ma persistono tensioni tra la conservazione delle foreste e gli obiettivi di sviluppo socioeconomico de Brasile ben evidenziate  dallo studio “Forest conservation in Indigenous territories and protected areas in the Brazilian Amazon”, pubblicato su Nature Sustainability  da un team di ricercatori del Center for Earth Observation and Modeling dell’università dell’Oklahoma, dell’Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais (INPE) e dell’Instituto Nacional de Pesquisas da Amazônia (INPA), che  ha analizzato immagini satellitari delle serie temporali dal 2000 al 2021, rivelando «Il ruolo vitale dei territori indigeni e delle aree protette nella conservazione delle foreste nell’Amazzonia brasiliana».  I risultati dello studio richiamano l’attenzione sugli impatti negativi dell’indebilimento delle politiche di conservazione governative indebolite negli ultimi anni con il governo dell’ex presidente neofascista del Brasile Jair Bolsonaro.

I ricercatori ricordano che «Negli ultimi anni, la conservazione delle foreste è stata minacciata da grandi cambiamenti socio-ecologici in Brasile. L’indebolimento delle politiche e dell’applicazione delle foreste e dell’ambiente, nonché gli impatti della pandemia di Covid-19, hanno avuto effetti devastanti sui gruppi indigeni nella regione».

Lo studio del team statuinitense e brasiliano ha messo insieme diverse fonti di dati per documentare e quantificare le dinamiche e l’impatto della perdita di foreste nell’Amazzonia brasiliana negli ultimi due decenni, ma avverte che «A causa della frequente copertura nuvolosa e del fumo provocato dal fuoco nell’Amazzonia brasiliana, le mappe forestali annuali ottenute dalle analisi delle immagini ottiche hanno solo una precisione moderata». Nello studio “Improved estimates of forest cover and loss in the Brazilian Amazon in 2000–2017”, pubblicato nel 2019 su Nature Sustainability, lo stesso di ricerca aveva combinato i dati delle immagini provenienti da sensori ottici e a microonde per generare mappe annuali della foresta amazzonica brasiliana. Utilizzando queste mappe forestali annuali, i ricercatori hanno valutato gli effetti dei territori indigeni e delle aree protette sulle dinamiche di deforestazione nell’Amazzonia brasiliana fino al 2021.

Il principale autore dei due studi, Yuanwei Qin del Department of microbiology and plant biology, Center for spatial analysis dell’università dell’Oklahoma, spiega che «Tra il 2000 e il 2021, le aree designate come territori indigeni o aree protette sono aumentate fino a coprire circa il 52% delle foreste dell’Amazzonia brasiliana, rappresentando solo il 5% della perdita netta di foreste e il 12% della perdita lorda di foreste nel periodo. Questa scoperta evidenzia il ruolo vitale dei territori indigeni e delle aree protette per la conservazione delle foreste nella regione».

Le aree protette nell’Amazzonia brasiliana sono soggette a diversi tipi di governance statale e federale e hanno diversi obiettivi di gestione, tra i quali una protezione rigorosa o un utilizzo sostenibile. I ricercatori hanno scoperto che «Dal 2003 al 2021, la perdita lorda di foreste è diminuita del 48% nelle aree protette soggette a protezione rigorosa e dell’11% nelle aree protette soggette a uso sostenibile» e uno degli auitori dello studio, Fabio de Sa e Silva dell’università dell’Oklahoma che collabora con INPE e INPA, aggiunge che «Questi diversi effetti sulla conservazione delle foreste richiedono analisi causali più approfondite da parte dei ricercatori e invitano  stakeholders, decision-makers e opinione pubblica a rivalutare le politiche esistenti per queste aree. Le denominazioni legali sono importanti, ma se la legge non viene applicata, la prevista protezione delle foreste e della biodiversità sarà illusoria. Questa è un’area in cui il Brasile sta consapevolmente fallendo».

I risultati del nuovo studio mostrano anche che «La perdita annuale di superficie forestale è stata influenzata dalle politiche forestali brasiliane, come evidenziato da una forte riduzione della perdita di superficie forestale dall’inizio degli anni 2000 alla metà degli anni 2010, corrispondente all’amministrazione del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva nel 2003 -2010, e un nuovo aumento della perdita di aree forestali anche tra i territori indigeni e le aree protette nel 2019-2021, corrispondente all’amministrazione del presidente Jair Bolsonaro nel 2019-2022».

Xiao, che è anche il principale autore dello studio “Carbon loss from forest degradation exceeds that from deforestation in the Brazilian Amazon”, pubblicato nel 2021 su Nature Climate Change; conclude: «Come ricostruire politiche efficaci e ridurre la perdita di aree forestali nell’Amazzonia brasiliana nei prossimi anni sarà una delle grandi sfide per il governo di Lula e le comunità internazionali».