Il 4 maggio presidio a Firenze per dire no alla base militare nel Parco di San Rossore
Legambiente Pisa: «La cementificazione di 73 ettari sono un danno dovunque si faccia la base militare»
[3 Maggio 2022]
Mercoledi 4 maggio alle ore 10, rappresentanti del Governo, dell’Arma dei Carabinieri, della Regione Toscana, del Comune e della Provincia di Pisa, si incontreranno sul progetto della nuova base militare a Coltano.
Il Movimento No alla base militare, né a Coltano né altrove denuncia: «Dopo aver tenuto volutamente nascosto questo progetto per un anno, ora si incontrano nuovamente per decidere sulla testa dei cittadini e delle cittadine, usando il territorio come un risiko e pensando di utilizzare 190 milioni di euro dal PNRR o dal Fondo di coesione, derogando da tutte le normative vigenti. Per questo mercoledì saremo davanti alla caserma Baldissera, per far sentire la nostra voce, per dire con forza che non vogliamo questa base né a Coltano nè altrove. Appuntamento alle 7.30 alla stazione centrale di Pisa».
Un invito alla mobilitazione al quale aderisce Legambiente Pisa che scrive in un comunicato: «Con un decreto del Presidente del Consiglio 73 ettari (140 campi di calcio) del parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli sono dedicati a strutture di reparti speciali dei carabinieri con 440.000 metri cubi di edificato e la perdita di una vasta superficie coltivata. L’impegno economico è grande: previsti almeno 190 milioni di euro. Anche la democrazia ha pagato: la notizia è rimasta nei cassetti degli enti coinvolti, nessuna informazione, nessun confronto pubblico prima che la decisione fosse definitiva. La notizia della pesante cementificazione di una vasta area del Parco ha sollevato una immediata e partecipata protesta locale e nazionale, a cominciare da chi da generazioni lavora e produce su quei terreni. Il Parco è nato per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale per il presente e per il futuro. Ogni parte del suo territorio è preziosa e ha una funzione organica negli equilibri del territorio. La cementificazione di 73 ettari sono un danno dovunque si faccia la base militare. Il suolo capace di respirare, assorbire acqua, produrre cibo è sempre meno, denuncia l‘ISPRA: persi 60 chilometri quadrati nel solo 2021, dagli anni ‘50 ad oggi persa una superficie equivalente a quella della Toscana. No al cemento nel Parco, no al cemento fuori dal parco. Le risorse ambientali ed economiche devono essere riservate alla necessaria e urgente risposta alle emergenze ambientali e sociali. Non è giustificabile il sacrificio di terre e capitali per un presunto sviluppo che ha prodotto sinora un pericoloso consumo di risorse, tragiche diseguaglianze e guerre. Utilizziamo le risorse ambientali ed economiche in una prospettiva di pace per fermare le guerre parallele, tra i popoli e contro l’ambiente. Per questo, Mercoledì 4 maggio alle ore 10, mentre i rappresentati istituzionali si incontreranno nella caserma Baldissera per parlare del progetto della nuova base militare, saremo lì davanti a far sentire la nostra voce, e dire con forza NO alla nuova base. Appuntamento alle 7:30 alla stazione centrale di Pisa per muoverci insieme».