Il Consiglio di Stato sospende parti importanti del calendario venatorio dell’Emilia-Romagna
Ma il TAR respinge il ricorso contro il calendario venatorio 2022-23 della Regione Toscana
[21 Ottobre 2022]
Il direttore generale della Lipu, Danilo Selvaggi, scrive sulla sua pagina Facebook che «Il Consiglio di Stato ha appena sospeso varie parti, molto rilevanti, del calendario venatorio dell’Emilia Romagna, in particolare sulla chiusura della caccia e la tutela della migrazione pre-riproduttiva degli uccelli. E’ un’ordinanza veramente importante, che potrebbe segnare il passo in via generale e definitiva su tutti i calendari venatori italiani, dalla Toscana alle Marche, alla Sardegna, all’Umbria, agli eventuali tentativi di cambiare le carte di Puglia, Basilicata eccetera».
Tra l’altro, il Consiglio di Stato, scrive che «Il principio di precauzione deve prevalere» e che se le regioni vogliono discostarsi dal parere di Ispra «Ddevono produrre elementi di segno contrario contraddistinti da base scientifica di eguale livello».
Inoltre, per il Consiglio di Stato scrive che bisogna sempre «Assegnare prevalenza alle regole di maggior cautela suggerite dal suddetto Istituto».
Un’ordinanza importantissima anche alla luce di quello successo in Toscana, dove il TAR ha respinto la richiesta di sospensione del Calendario venatorio regionale toscano 2022-2023 proposta dalle associazioni ambientaliste e animaliste riconoscendo che «Le determinazioni contenute nel calendario sono frutto di un’articolata istruttoria e sono supportate da una puntuale motivazione».
La Regione Toscana, «Ha appreso l’esito della sentenza con la cautela imposta dalla natura provvisoria del provvedimento».