Il drongo codaforcuta “firma” le sue uova per non farsi ingannare dai cuculi africani

Anche se le uova del cuculo sembrano uguali alle loro, i drongo codaforcuta le riconoscono

[27 Luglio 2023]

I drongo codaforcuta (Dicrurus adsimilis), sono bellicosi uccelli che vivono nell’Africa sub-sahariana, depongono uova con un’incredibile diversità di colori e motivi che vengono però riprodotti dal cuculo africano (Cuculus gularis) per depositare uova nei nidi dei drongo per non allevare loro pulcini (un esempio del cosiddetto parassitismo della covata). Queste uova “false” imitano perfettamente i colori e i motivi delle uova di drongo facendogli credere che l’uovo di cuculo sia uno dei loro.

Secondo lo studio “When perfection isn’t enough: host egg signatures are an effective defence against high-fidelity African cuckoo mimicry”, pubblicato su Proceedings of the Royal Society B da un  team di ricercatori del DST-NRF Centre of excellence del FitzPatrick institute of african ornithology, dell’università di Cape Town, delle università britanniche di Cambridge ed Exeter e della Musumanene Farm di Choma in Zambia, le uova del cuculo africano si sono evolute per sembrare quasi identiche alle uova di drongo, un raro esempio di mimetismo ad alta fedeltà in natura. Ma ogni femmina di drongo codaforcuta ha una “firma” personale sulle uova – il colore e il motivo- che permette di identificare le “false” uova di cuculo che vengono buttate fuori dal loro nido.  I ricercatori evidenziano che «queste firme sono come le firme che usiamo nella nostra vita quotidiana: uniche per ogni individuo e altamente ripetibili dallo stesso individuo».

Il team di ricercatori britannici e sudafricani ha collaborato con una comunità agricola dello Zambia per cercare di capire quanto siano efficaci le “firme” come difesa contro il raffinato mimetismo delle uova dei cuculi e hanno scoperto che «nonostante il mimetismo quasi perfetto rispetto alle uova di drongo codaforcuta, le uova di cuculo africano hanno ancora un’alta probabilità di essere rifiutate».

La ricerca sul campo nel distretto di Choma è stata effettuata per 4 anni da settembre a novembre e il primo passo è stato quello di misurare le differenze di colore e di controllare il disegno delle uova di drongo codaforcuta e quello delle uova di cuculo. Il team ha scoperto che «il colore e il motivo delle uova di cuculo erano, in media, quasi identici a quelli delle uova di drongo e che tutti i tipi di impronte delle uova di drongo erano stati falsificati dai cuculi».

Il principale autore dello studio, Jess Lund del DST-NRF dell’università di Cape Town e del Department of zoology dell’università di Cambridge, sottolinea che «è incredibile quanto sia perfetto il mimetismo. Di tanto in tanto abbiamo perso le uova di cuculo sul campo perché sembravano esattamente come la covata di drongo in cui sono state trovate».

La seconda fase dello studio prevedeva esperimenti di “rifiuto dell’uovo” durante i quali i ricercatori simulavano le visite del cuculo “parassitando” i nidi di drongo con uova estranee provenienti da altri nidi di drongo (come sostituto delle uova di cuculo africano). Dopo hanno controllato il nido ogni giorno per vedere se i genitori drongo accettavano l’uovo straniero come uno di loro, o se si rendevano conto  che era un quello di un impostore. L’uovo estraneo, nonostante fosse di un loro simile, è stato rifiutato e rimosso dal nido. Il team di ricerca ha poi testato quali differenze di colore e disegno tra l’uovo estraneo e le uova del drongo predicevano meglio se i genitori drongo venissero ingannati o meno.

Combinando i risultati di entrambe le fasi dello studio, i ricercatori sono stati in grado di creare un modello che prevedeva quanto spesso, in media, un cuculo africano si sarebbe visto rifiutare le sue uova da un drongo codaforcuta, scoprendo che la percentuale era altissima: il 93,7%.

Lund ammette che «siamo rimasti sorpresi nel vedere una previsione di così tante uova di cuculo che sarebbero state respinte». La spiegazione sta nel fatto che «anche se i cuculi hanno sviluppato eccellenti falsi, i singoli cuculi non prendono di mira i singoli nidi di drongo che corrispondono alle proprie uova. Ciò significa che per ogni uovo di cuculo deposto, la probabilità che corrisponda abbastanza bene alla firma di quel drongo è molto bassa».

Lung spiega ancora: «I drongo codaforcuta hanno probabilmente affinato queste firme e capacità di rilevamento attraverso la selezione naturale. Se non hanno queste abilità, per i genitori drongo la cosa è molto. Se non riescono a distinguere un “falso” dalla loro “firma”, i loro stessi pulcini verranno uccisi dal cuculo quando si schiuderà, e rimarranno bloccati ad allevare un famelico cuculo per un’intera stagione riproduttiva».

I risultati dello studio suggeriscono che, con questi tassi di successo, una femmina di cuculo può far involare solo due pulcini nella sua vita, sostituendo così solo se stessa e il suo compagno. Per i ricercatori «questo non equivarrebbe a una popolazione sostenibile, il che rappresenta un enigma sul perché i cuculi africani rimangono un uccello comune in molte parti dell’Africa».

I ricercatori pensano che i drongo codaforcuta oggetto della ricerca potrebbero essere particolarmente bravi a individuare i falsi e Lund conclude: «Forse questa parte dello Zambia è un hot spot per il parassitismo, dove i drongo hanno difese particolarmente raffinate e contro le quali i cuculi hanno poche possibilità».