E' un verme piatto dalla Nuova Guinea
Il killer delle chiocciole è arrivato in Europa
[5 Marzo 2014]
Un verme piatto della famiglia dei Platelminti, il Platydemus manokwari, utilizzato come agente per la lotta biologica nelle isole per controllare le popolazioni invasive di molluschi come le chiocciole africana gigante (Achatina fulica), alla fine del 2013 è stata trovato per la prima volta sul territorio europeo, a Caen, in Francia.
Lo rivela su PeerJ un team di ricercatori del Muséum National d’Histoire Naturelle nello studio “The invasive New Guinea flatworm Platydemus manokwari in France, the first record for Europe: time for action is now” che si dicono molto preoccupati perché «Questa specie possiede un largo spettro alimentare (lumache, lombrichi, ecc) e potrebbe rappresentare una minaccia per la biodiversità in Francia e nel resto dell’Europa».
Una delle conseguenze della globalizzazione e della crescita degli scambi internazionali di merci è l’introduzione di specie esotiche invasive. Al Muséum National d’Histoire Naturelle fanno notare che «In Francia abbiamo visto proprio così arrivare recentemente il calabrone asiatico o la tamia di Corea. Nella lista delle 100 specie esotiche invasive, le più nefaste del mondo, c’è solo un platelminte: Platydemus manokwari, chiamato anche platelminte della Nuova Guinea».
In Europa sono già noti gli effetti del platelminte della Nuova Zelanda, una specie che ha invaso il nord delle isole britanniche, compresa Scozia e Irlanda del Nord, decimando le popolazioni di lombrichi. Per evitare l’estensione ad altri territori dell’invasione di questi voraci vermi piatti, sono state messe in atto azioni di prevenzione in alcuni Paesi dell’Ue. Ma questa specie non è mai stata trovata in Francia, dove invece, in una serra di un giardino botanico di Caen (Basse-Normandie) è spuntato il Platydemus manokwariou.
Il Platydemus manokwari che terrorizza i francesi e gli italiani che temono di non poter più mangiare escargot e chiocciole è invece già stato introdotto, spesso volontariamente, in più di 15 territori del Pacifico, dove poi è diventato invasivo. Il team di ricercatori francesi guidato da Jean-Lou Justine de l’Institut de systématique, évolution, biodiversité spiega che il platelminte della Nuova Zelanda «Consuma le chiocciole terrestri, mettendo così in pericolo le specie endemiche. In effetti, benché viva al suolo, è in grado di salire sugli alberi per seguire le chiocciole» Si tratta di un platelminte molto piatto, lungo 5 cm e largo 5 mm de large, con il dorso solitamente nero-olivastro con una banda centrale chiara, il ventre è più chiaro. La testa del Platydemus manokwari è allungata, con due occhi neri ben visibili, la bocca non è però sulla testa, ma sotto al corpo, in posizione centrale.
Il Platydemus manokwari è originario di un paese tropicale come la Nuova Guinea, ma vive nelle regioni montagnose di quella grande isola divisa tra Indonesia e Paua Nuova Guinea, aa un’altitudine di 3.000 metri e quindi può sopravvivere a temperature fredde, fino a 0 gradi centigradi. Così questa specie aliena si potrebbe diffondere in Francia e in gran parte dell’Europa ed in laboratorio è stato visto che è in grado di alimentarsi di chiocciole europee.
Ma il team francese evidenzia che il pericolo è più esteso: «Infatti, anche se il Platydemus manokwari minaccia soprattutto le chiocciole, uno dei principali pericoli di questa specie è che il suo regime alimentare è molto diversificato: si può nutrire di decine di specie, tra le quali i lombrichi. Platydemus manokwari rappresenta una nuova ed importante minaccia per la biodiversità in Francia e in Europa, che ospita centinaia di specie di chiocciole, tra le quali alcune sono in pericolo di estinzione e protette. E’ quindi importante pensare alla messa in atto di misure di eradicazione e di controllo di questo platelminte».