Il naso fino delle cicogne
L'odorato porta le cicogne nei prati appena falciati sulle rive del Lago di Costanza
[22 Giugno 2021]
Gli occhi acuti di un’aquila, l’udito straordinario di un gufo… per scoprire con successo le prede, gli occhi e le orecchie degli uccelli si sono adattati in modo eccezionale alle loro condizioni di vita, ma finora si credeva che negli uccelli l’olfatto svolgesse un ruolo minore. Eppure, per i contadini del Lago di Costanza, quando iniziano a falciare i prati, è uno spettacolo familiare vedere comparire dal nulla le cicogne accanto ai loro trattori come dal nulla. Le cicogne bianche vivono nelle zone umide intorno al lago, nutrendosi di gesteropodi e rane, ma anche di piccoli roditori che trovano rifugio nei prati alti. Se questi prati vengono falciati, i piccoli animali diventano facili prede. Ma le cicogne non compaiono sempre durante la falciatura. Fino ad ora, non si sapeva come le cicogne individuassero questa ricca fonte di cibo.
In precedenza, si credeva che gli uccelli si affidassero principalmente alla vista e all’udito, piuttosto che all’olfatto. Come spiega Martin Wikelski, direttore del Max-Planck-Institut für Verhaltensbiologie, «Si presumeva semplicemente che gli uccelli non avessero sentissero un buon odore perché non hanno un vero naso. Eppure hanno un bulbo olfattivo molto grande nel cervello con molte molecole recettoriali per i profumi». Quindi gli uccelli hanno tutti i prerequisiti per un avere un naso fine.
Wikelski ha passato molti anni a studiare le cicogne e il loro comportamento migratorio e, quando ha parlato con il suo collega Jonathan Williams della strana reazione delle cicogne ai prati falciati, Williams, che lavora al Max-Planck-Institut für Chemie a Mainz e studia i composti organici volatili e i loro effetti sull’uomo e sull’ambiente, ha avuto un’idea: «La mia ipotesi era che le cicogne stessero reagendo all’intenso odore dell’erba appena tagliata. Questo odore tipico è prodotto dai cosiddetti odoranti a foglia verde ed è costituito da sole tre molecole diverse. Vengono aggiunti anche ai profumi, ad esempio, per dare loro una nota fresca e “verde”».
I ricercatori tedeschi volevano scoprire se l’olfatto conduce effettivamente le cicogne ai prati appena falciati. Per riuscirci, hanno monitorato i movimenti degli uccelli sia dagli aerei che tramite i sensori GPS su cicogne taggate. «Prima abbiamo dovuto escludere la possibilità che le cicogne potessero sentire il trattore o vedere il procedimento della falciatura», sottolinea Wikelski. Per questo, hanno incluso nell’osservazione solo le cicogne che si trovavano a più di 600 metri di distanza dal prato falciato e non avevano un contatto visivo diretto. I ricercatori si sono anche assicurati che le cicogne non fossero avvertite del processo di falciatura dal comportamento dei conspecifici o di altri uccelli.
Quando è iniziata la falciatura, solo le cicogne che erano sottovento sono volate sul prato falciato. Le cicogne che erano sopravento non potevano percepire l’odore dell’erba e non hanno reagito. Per verificare se solo l’odore dell’erba tagliata attirasse le cicogne, i ricercatori sono passati a un prato che era stato falciato due settimane prima. «L’erba di questo prato era ancora molto corta. Pertanto, non è interessante per il foraggiamento delle cicogne», ha spiegato Wikelski. Su questo prato, i ricercatori hanno sparso l’erba che era stata falciata di fresco in un campo distante e poco tempo dopo sono arrivate le prime cicogne che hanno cominciato a cercare cibo tra l’erba falciata.
Poi, i ricercatori hanno miscelato una soluzione di aromi di foglie verdi e l’hanno spruzzata su un prato con erba corta che ha assunto così un forte profumo di erba falciata che ha attratto le cicogne dei dintorni. Per Williams, «Questo dimostra che le cicogne trovano la strada per nutrirsi attraverso gli odori nell’aria».
E’ una scoperta contraddice l’ipotesi precedente secondo la quale le cicogne usano soprattutto la vista per trovare il cibo. Invece, a quanto pare, le cicogne si affidano al loro senso dell’olfatto per cacciare le prede. Wikelski evidenzia che «Ci sono state cicogne che hanno volato per più di 25 chilometri dall’altra sponda del Lago di Costanza verso i prati falciati».
I ricercatori tedeschi sospettano che l’olfatto possa svolgere un ruolo anche maggiore di quanto si pensasse in precedenza nelle attività di foraggiamento di altre specie di uccelli. Infatti, si vedono regolarmente rapaci come poiane e nibbi reali sorvolare prati appena falciati.