Il pipistrello orecchione africano che viveva non visto a Pantelleria

Confermata la presenza del Plecotus gaisleri nelle isole del Canale di Sicilia. L’Italia hotspot della biodiversità dei pipistrelli

[4 Maggio 2020]

Le specie criptiche hanno un elevato rischio di passare inosservate, quindi a volte la loro presenza sfugge anche a ricercatori molto esperti, e questo è particolarmente vero per gli orecchioni, un genere di pipistrelli della famiglia dei Vespertilionidi che nella regione mediterranea comprende numerose specie criptiche che presentano complesse relazioni filogenetiche e distribuzioni spesso poco chiare, in particolare ai margini dei loro areali conosciuti e nelle isole. Lo studio “An African bat in Europe, Plecotus gaisleri: Biogeographic and ecological insights from molecular taxonomy and Species Distribution Models”, pubblicato su Ecology and Evolution da Leonardo Ancillotto, Luciano Bosso e Sonia Smeraldo (Università degli Studi Federico II di Napoli) Emiliano Mori (università di Siena), Giuseppe Mazza (CREA Firenze) | Matthias Herkt (University of Twente, Enschede, The Netherlands) Andrea Galimberti e Fausto Ramazzotti (Università degli Studi di Milano – Bicocca), Danilo Russo (University of Bristol e Università degli Studi Federico II di Napoli), mette insieme   Species Distribution Models (SDMs),  indagini sul campo e e analisi molecolari per far luce sulla presenza nelle isole del Canale di Sicilia del Plecotus gaisleri, di una specie criptica di pipistrello orecchione originaria del Nord Africa,  «fornendo prove evidenti che questa specie si trova anche in Europa, almeno nelle isole del Mar Mediterraneo occidentale che fungono da crocevia tra il Vecchio Continente e l’Africa».

Come sottolinea Mori sulla sua pagina Facebook, «Si tratta della  Prima conferma genetica per la specie in Italia dopo anni di rumours».  Il Plecotus gaisleri è un minuscolo chirottero dall’aspetto “lanoso” che pesa al massimo 10 grammi, è lungo tra 45 e 55 millimetri, un’apertura dell’avambraccio alare tra 37 e 42 mm, ma ha orecchie enormi rispetto al corpo: sono lunghe tra 33 e 40 mm e anche la coda è molto lunga, tra 44 e 52 mm. Vive di solito in piccole colonie al massimo di 10 individui, ma i gruppi di femmine arrivano fino a 30 adulti durante l’allevamento dei cuccioli.

I ricercatori spiegano che «Gli Species Distribution Models realizzati utilizzando i dati africani di P. gaisleri e proiettati sulle Isole del Canale di Sicilia hanno mostrato che tutte queste isole sono potenzialmente adatte alla specie. L’identificazione molecolare di Plecotus catturato a Pantelleria e i recenti dati di Malta e Gozo, hanno confermato la presenza della specie su due delle isole in questione. Oltre a confermare che P. gaisleri si verifica a Pantelleria, le ricostruzioni della rete di aplotipi hanno evidenziato una moderata strutturazione tra popolazioni insulari e continentali di questa specie».

I risultati  dello studio evidenziano il ruolo dell’Italia come hotspot della biodiversità dei pipistrelli nel Mediterraneo e anche «La necessità di includere P. gaisleri nelle checklist faunistiche e nelle direttive di conservazione europee, confermando l’utilità di combinare approcci diversi per esplorare la presenza di specie criptiche al di fuori del loro areale noto, un passo fondamentale per informare la conservazione».