
Il ruolo del Padule di Fucecchio nella difesa del clima

Assicurare una corretta gestione ai nostri ambienti naturali produce molteplici benefici: consente di tutelare la biodiversità e, al tempo stesso, di ottenere fondamentali servizi ecosistemici, come la difesa idrogeologica e la rinnovazione di risorse fondamentali (come l'acqua e la fertilità dei suoli).
Fra questi servizi si colloca anche l'assorbimento e lo stoccaggio di una parte dell'anidride carbonica prodotta dall'uomo, che rappresenta la principale causa della crisi climatica in atto. Sotto questo profilo le zone umide, in quanto ecosistemi con una produzione primaria fra le più elevate, sono aree di importanza strategica.
Da alcuni anni in Toscana è iniziata una attività di ricerca e monitoraggio, promossa dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze, volta a comprendere le dinamiche di assorbimento ed emissione di gas climalteranti, anche in relazione alla loro gestione.
Il progetto è partito da alcune aree umide costiere a dinamica lacustre (Lago di Massaciuccoli e Lago di Porta) ed è stato esteso recentemente al Padule di Fucecchio, che presenta una dinamica idrologica e comunità biotiche diverse. Ciò è stato reso possibile grazie anche alla collaborazione offerta dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, che ha offerto un supporto logistico alle ricercatrici ed ai ricercatori coinvolti.
La strumentazione installata consentirà di rilevare ad intervalli regolari le concentrazioni nell'aria di anidride carbonica e metano. Altri rilievi sono finalizzati a rilevare la percentuale relativa degli isotopi stabili del carbonio.
Incrementare le conoscenze in questo ambito potrà fornire indicazioni rilevanti per costruire "alleanze" con la natura volte a tutelare il clima, perché i servizi ecosistemici sono di gran lunga i più economici, ma richiedono pur sempre di prendersi cura con cognizione degli habitat.
di Centro di ricerca del Padule di Fucecchio
