Il Senato australiano chiede di eliminare i cavalli selvatici per salvare le Alpi australiane (VIDEO)
Via libera agli abbattimenti dei brumbies da aerei ed elicotteri nel Kosciuszko National Park
[17 Ottobre 2023]
L’Invasive Species Council ha accolto con favore il rapporto “Impacts and management of feral horses in the Australian Alps” pubblicato dall’Environment and Communications References Committee del Senato federale dell’Australia e che servirà come base per la decisione che la prossima settimana dovrà prendere la ministra laburista dell’ambiente del New South Wales (NSW) in merito al controllo aereo (abbattimento) dei cavalli selvatici (Equus caballus) nel Kosciuszko National Park.
La commissione del Senato ha raccomandato che Nel NSW si dovrebbe adottare l’abbattimento da mezzi arerei per il controllo dei cavalli selvatici; Il governo federale dovrebbe fornire finanziamenti aggiuntivi per assistere il NSW e il Victoria nel controllo dei cavalli selvatici; Il degrado dell’habitat, la competizione e la trasmissione di malattie da parte dei cavalli selvatici dovrebbero essere elencati come processi di minaccia chiave ai sensi della legislazione ambientale nazionale; per i cavalli selvatici dovrebbe essere sviluppato un piano di riduzione della minaccia da parte del Commonwealth dell’Australia
Secondo Jack Gough, advocacy manager dell’Invasive Species Council, «Con la pubblicazione di questo importante rapporto del Senato, il tempo per discutere sulla questione dei cavalli selvaggi dovrebbe essere finito. La scienza è chiarissima e l’umore dell’opinione pubblica e politico è cambiato man mano che gli australiani sono diventati più informati sui danni che i cavalli selvaggi stanno causando alle montagne. Ora abbiamo bisogno di un’azione urgente prima che i nostri animali autoctoni si estinguano e che i nostri corsi d’acqua alpini vengano distrutti in modo irreparabile. Con i governi a tutti i livelli che sostengono il controllo dei cavalli selvatici, siamo ottimisti, ma a meno che gli abbattimenti aerei non siano approvati dalla ministra Sharpe e che la ministra federale Plibersek non sia pronta a stanziare ingenti finanziamenti, tutto questo discorso non farà la differenza riguardo al rapido aumento della. popolazione di cavalli selvatici. A nessuno piace vedere gli animali uccisi, ma la triste realtà è che dobbiamo scegliere tra ridurre urgentemente il numero di cavalli selvatici o accettare la distruzione di ecosistemi e habitat alpini sensibili, e il declino e l’estinzione degli animali autoctoni».
E’ d’accordo anche Richard Swain, guida turistica di Snowy River e ambasciatore indigeno dell’Invasive Species Council, che ha detto: «Ringrazio il senatore David Pocock (indipendente ed ex rugbista, ndr) per aver avviato questa importante inchiesta e accolgo con favore questo forte rapporto del Senato che chiede un’azione urgente sui cavalli selvatici. L’insensata distruzione del Paese da parte dei cavalli selvaggi negli ultimi 20 anni è stata una vergogna nazionale. Le sorgenti dove nascono i fiumi Murray e Murrumbidgee sono state profanate da duri zoccoli. Questi fiumi iconici non riescono a sollevarsi di un millimetro dal terreno prima di essere calpestati. Mi addolora e mi rattrista il fatto che specie totem come la rana corroboree e i mastacomys siano sull’orlo dell’estinzione. E’ vergognoso che gli abbattimenti aerei, il metodo di controllo più umano ed efficace per rimuovere gli animali selvatici, non siano state disponibili per il controllo dei cavalli selvatici. Spetta ora alla ministra dell’ambiente del NSW Penny Sharpe e alla ministra federale dell’ambiente Tanya Plibersek dare ascolto alle loro richieste. Abbiamo bisogno di un’azione urgente a favore del nostro suolo, dell’acqua e delle specie autoctone».
Ogni anno, nel NSW vengono abbattuti senza tanti problemi e proteste, anche sparando loro da aerei ed elicotteri, centinaia di migliaia di altri animali rinselvatichiti o selvatici, come maiali e cervi, introdotti dopo la colonizzazione europea dell’Australia. Si tratta di una tecnica che fa parte della normale gestione delle specie invasive in tutto il NSW, compreso il Kosciuszko National Park, e gli abbattimenti vengono eseguiti da National Parks, servizi territoriali locali e proprietari terrieri privati.
In tre anni, fino alla fine del 2022, nel Kosciuszko National Park sono stati abbattuti da mezzi aerei 4.583 cervi, 669 maiali rinselvatichiti, 15 capre e 17 volpi. I Parchi Nazionali hanno l’obbligo legale di effettuare operazioni di controllo per ridurre la popolazione di cavalli selvatici a 3.000 entro il 2027 per salvaguardare l’area protette.
Secondo l’Invasive Species Council, «Il numero di cavalli selvatici abbattuti nel NSW utilizzando le tecniche di controllo attualmente disponibili è ben inferiore al tasso di crescita della popolazione e quindi insufficiente per controllare la crescita o la diffusione dei cavalli selvatici. Da luglio a dicembre 2022, sono stati rimossi 525 cavalli selvatici, ben al di sotto del tasso di crescita della popolazione di circa il 15% -18% all’anno».
Da una independent animal welfare review delle operazioni di controllo dei cavalli selvatici è emerso che il personale di National Parks svolge questo lavoro in modo professionale, umano e sicuro.
L’indagine ha rilevato che «I risultati relativi al benessere degli animali hanno la priorità e sono migliori del previsto, come confermato da osservazioni veterinarie indipendenti. Non c’erano prove che fossero stati sparati colpi non mortali. Le procedure operative standard vengono seguite rigorosamente e tutto il personale ha il benessere come priorità».
L’attuale piano di gestione per i cavalli selvatici, approvato dal precedente governo liberale, afferma che «Le valutazioni del benessere degli animali suggeriscono che, se effettuate secondo le migliori pratiche, gli abbattimenti aerei possono avere il minor impatto negativo sul benessere degli animali tra tutti i metodi di controllo letale».
Scienziati e organizzazioni aborigene sono favorevoli all’abbattimento dei cavalli selvatici perché «Le piante e gli animali alpini australiani non si sono evoluti con i cavalli selvaggi, pesanti e dagli zoccoli duri. Non sono autoctoni e causano enormi danni agli habitat sensibili, degradando e inquinando i corsi d’acqua alpini e portando le specie autoctone verso l’estinzione, Il Threatened Species Scientific comitato del governo federale australiano ha descritto i cavalli selvatici come «Una minaccia imminente» per l’impegno preso dal governo del premier laburista Anthony Norman Albanese di prevenire nuove estinzioni di piante e animali e ha affermato che «I cavalli selvatici “potrebbero essere il fattore cruciale che causerà l’estinzione definitiva di 12 specie alpine».
Gli europei introdussero i cavalli in Australia alla fine del XVIII secolo. Ma il numero dei cavalli selvatici nelle Alpi australiane – che si estendono attraverso il NSW, Victoria e l’Australian Capital Territory (ACT) nel sud-est del paese – negli ultimi 20 anni è aumentato vertiginosamente. I cavalli selvatici rappresentano un pericolo per 12 delle 14 specie di vertebrati già considerate a rischio di estinzione nelle Alpi Australiane, tra cui le rane corroboree settentrionali e meridionali (Pseudophryne pengilleyi e P. corroboree ), lo scinco alpino ( Cyclodomorphus praealtus ) e 4 specie di pesci Galaxias.
L’Invasive Species Council denuncia che «La popolazione di cavalli selvatici nel Kosciuszko National Park è aumentata rapidamente a causa di ritardi e inattività, con l’ultimo censimento governativo sulla popolazione che mostra un aumento del 30% negli ultimi 2 anni arrivando a oltre 18.000 cavalli. Le elezioni statali del 2023 hanno dimostrato che avere una posizione forte sulla gestione dei cavalli selvatici a Kosciuszko era elettoralmente popolare . Ci sono stati forti spostamenti verso candidati e partiti che hanno preso posizioni ferme sul controllo dei cavalli selvaggi, in particolare nei collegi di Wagga Wagga e Monaro».
Ma alcuni gruppi animalisti e locali, così come un rapporto dissenziente dei senatori della precedente coalizione di governo conservatrice, sostengono che i brumbies, come vengono chiamati localmente i cavalli selvaggi, vagano per la regione da decenni e appartengono ad essa come parte del patrimonio culturale australiano. Il Kosciuszko Wild Horse Heritage Act del NSW, approvato nel 2018, richiede che i cavalli siano protetti a un livello sostenibile.
L’Invasive Species Council ribatte che «La cattura e il reinserimento dei cavalli selvatici viene utilizzata nel Kosciuszko National Park da oltre un decennio, ma non è riuscita a ridurre la popolazione, ha ritardato azioni significative ed è costosa. Ci sono troppi cavalli selvatici nelle Alpi e non c’è abbastanza richiesta di reinserimento perché si possa fare affidamento su di essa per la riduzione della popolazione. Il controllo della fertilità come strumento di gestione è efficace solo per una popolazione di cavalli selvatici piccola, geograficamente isolata e accessibile, dove il risultato della gestione ricercato è quello di mantenere la popolazione alle sue dimensioni attuali. Ridurre la numerosa e crescente popolazione di cavalli selvatici nel vasto e accidentato territorio delle Alpi australiane non è un’opzione praticabile».
Secondo i calcoli dall’ecologo Don Fletcher dell’l’Invasive Species Council, «Per arrivare a 3.000 entro il 2027, dovranno essere rimossi 5.991 cavalli ogni anno (sulla base di un tasso di crescita annuale della popolazione del 15% – il tasso di crescita medio dal 2003). La modellazione rileva che: al ritmo attuale di 1.050 individui all’anno, la popolazione potrebbe raggiungere i 32.900 circa entro il 2027. Solo per fermare la crescita della popolazione, ogni anno dovranno essere rimossi 2.825 cavalli. Con un tasso di crescita più elevato, pari al 18%, se ne dovranno rimuovere 6.419 ogni anno per raggiungere i 3.000 entro il 2027. Ritardare un’azione adeguata aumenterà il costo, i danni e il numero di cavalli selvaggi uccisi. Ad esempio, un ritardo di 3 anni nel raggiungimento di 3.000 significherà la morte di 6 – 7.000 cavalli selvatici in più».