Skip to main content

In arrivo 3 milioni di euro per la gestione delle foreste toscane

Oltre 23mila ettari hanno ricevuto la certificazione di gestione forestale sostenibile, la Regione punta ad arrivare a 1 milione di ettari entro il 2024
 |  Natura e biodiversità

La Regione Toscana ha approvato il nuovo “Piano di lavoro e delle attività” che saranno avviate nel 2022 per l’attuazione della Strategia forestale nazionale: il Piano avrà una prima dotazione di 3 milioni di euro, che sarà ripetuta negli anni a venire, in base alle risorse  messe a disposizione dal Mipaaf.

Di questi 3 milioni, oltre 1 milione di euro sarà indirizzato alla predisposizione dei Piani forestali di indirizzo territoriale,  a partire dalle aree che afferiscono alla Strategia nazionale delle aree interne, ed al completamento della pianificazione delle superfici del patrimonio agricolo forestale che costituiscono il 10% dell’intera superficie forestale regionale.

Oltre 1,1 milioni di euro saranno poi destinati ad interventi selvicolturali di prevenzione degli incendi e ad azioni di ripristino delle aree percorse dal fuoco e danneggiate dalle fitopatie, che saranno attuati dalle Unioni di Comuni.

Ulteriori 300 mila euro sono destinati alla certificazione di una prima parte della superficie forestale di proprietà regionale mediante i due sistemi Pefc (Programme for endorsement of forest certification schemes) e Fsc (Forest stewardship council).

Ad ora in Toscana le foreste che hanno ricevuto certificazione di gestione forestale sostenibile sono in aumento, essendo passate da circa 18.800 ettari nel 2016 a circa 23.100 ettari nel 2019, e riguardano sia proprietà pubbliche sia private. L’obiettivo della Regione è quello di raggiungere la certificazione di oltre 1 milione di ettari di foreste entro il 2024.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.