Indonesia: gli Hongana Manyawa incontattati contro i bulldozer di una miniera di nichel (VIDEO)
Survival International: le compagnie minerarie dovrebbero stare fuori dalla terra degli Hongana Manyawa
[31 Ottobre 2023]
Survival International ha diffuso un video (che pubblichiamo) nel quale due uomini Hongana Manyawa di una tribù incontattata fronteggiano degli estranei intimandogli di stare alla larga. Il fatto è accaduto a pochi metri dai bulldozer che stanno distruggendo la loro foresta. Nel video, due uomini Hongana Manyawa incontattati fanno capire chiaramente di non volere che gli esterni si avvicinino ulteriormente. In risposta, gli autisti dei bulldozer spingono sull’acceleratore, mettendo apparentemente in fuga i due uomini.
Secondo gli attivisti, «Il video dimostra che sull’isola di Halmahera è in corso una catastrofe umanitaria perché le attività di taglio del legno e di estrazione del nichel stanno penetrando nella foresta degli Hongana Manyawa incontattati, rischiando di sterminarli tutti».
Dopo aver visto il video, una persona indigena che vuole rimanere anonima – proveniente da una tribù vicina, sempre ad Halmahera, ha detto agli attivisti di Survival: «Per favore, smettete di saccheggiare, rovinare e distruggere la foresta in cui vivono gli Hongana Manyawa».
Si stima che nel cuore verde dell’isola di Halmahera vivano tra i 300 e i 500 Hongana Manyawa incontattati. Vaste aree del loro territorio sono state assegnate a compagnie minerarie, e in molte di queste zone le scavatrici sono già al lavoro.
La Direttrice generale di Survival International, Caroline Pearce, ricorda che «L’anno scorso Survival International ha lanciato una campagna contro un possibile genocidio e questo video è la prova inequivocabile di ciò che denunciavamo: le attività minerarie ad Halmahera stanno penetrando nel profondo della foresta degli Hongana Manyawa incontattati».
Ad Halmahera, vaste aree di foresta pluviale verranno abbattute per aprire miniere di nichel. Multinazionali come Tesla stanno investendo miliardi di dollari ed euro nel piano dell’Indonesia per diventare un importante produttore di nichel per il mercato delle batterie delle auto elettriche. Secondo Survival «Nelle attività minerarie ad Halmahera sono coinvolte aziende francesi, tedesche, indonesiane e cinesi».
La Weda Bay Nickel (WBN) – una compagnia della quale è comproprietaria la francese Eramet è – ha un’enorme concessione mineraria che si sovrappone ai territori degli Hongana Manyawa incontattati. La WBN ha iniziato le attività estrattive nel 2019 e ora gestisce la più grande miniera di nichel al mondo. La compagnia chimica tedesca BASF sta pianificando di collaborare con Eramet alla costruzione di una raffineria ad Halmahera. Il video è stato filmato proprio vicino alla concessione della WBN.
A survival spiegano che «Prima di estrarne il nichel, le foreste di Halmahera vengono generalmente deforestate. La distruzione della terra degli Hongana Manyawa è illegale secondo la legge internazionale, che stabilisce che gli Hongana Manyawa debbano dare il loro Consenso Libero, Previo e Informato a qualsiasi progetto industriale nel loro territorio».
La Pearce conclude: «Questo video documenta la tragedia in atto. Dimostra che le attività di taglio del legno e di estrazione mineraria ad Halmahera stanno invadendo la foresta in cui vivono gli Hongana Manyawa mettendo a grave rischio la loro stessa sopravvivenza. Da mesi ormai Survival sta informando Eramet, BASF e le aziende che producono le auto elettriche, che hanno bisogno di nichel per le loro batterie: continuare le attività minerarie in quest’area distruggerà gli Hongana Manyawa incontattati, esattamente come altri progetti simili hanno distrutto altri popoli incontattati in altre parti del mondo. Se le aziende continueranno anche dopo aver visto questo video, compiranno un atto di aperto e brutale disprezzo per la legge internazionale e per la vita umana. E’ fuor di discussione che queste compagnie minerarie dovrebbero stare fuori dalla terra degli Hongana Manyawa incontattati. Chiediamo al governo indonesiano di riconoscere e proteggere con urgenza il loro territorio».