Skip to main content

International Day of Forests, Legambiente: «Servono strategie per tutelare le nostre foreste»

La Giornata internazionale delle foreste rischia di essere una ricorrenza senza fatti concreti
 |  Natura e biodiversità

Il 21 marzo è l’International Day of Forests, la Giornata Internazionale delle Foreste, così come stabilito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per aumentare la consapevolezza sull’importanza di boschi e foreste non solo per la conservazione della biodiversità - le  foreste proteggono l’80% delle piante, degli animali e degli insetti del nostro Pianeta – ma anche per il loro ruolo chiave nella battaglia ai cambiamenti climatici.

Le foreste forniscono anche servizi ecosistemici essenziali, riparo, sostentamento e sicurezza: grazie alle foreste, infatti, abbiamo aria e acqua pulita, materie prime come i legname e altri prodotti non legnosi e sono uno strumento fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico. Inoltre è nelle foreste del mondo che si scoprono e si estraggono i principi attivi farmacologici,.

«Eppure – dice Legambiente - nonostante tutti questi inestimabili vantaggi ecologici, economici, sociali e sanitari, la deforestazione globale continua ad un ritmo allarmante: 13 milioni circa di ettari di foresta vengono distrutti ogni anno, concorrendo così all’emissione di gas serra globali in una percentuale che si aggira tra il 12 e il 20%. In Italia, la cui superficie è coperta da boschi e foreste per circa il 34%, la Giornata internazionale delle foreste rischia di essere una ricorrenza senza fatti concreti».

Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente, sottolinea che «Pur essendo ricchi di foreste  non riusciamo a valorizzarle e a mettere in campo una strategia nazionale. Per uscirne dovremmo dare alle foreste un ruolo sociale, riconoscendone il valore per la tutela della biodiversità ma non solo: dovremmo ampliarne l’utilizzo sviluppando ad esempio le filiere dell’edilizia e i processi di certificazione della qualità del legno; dovremmo migliorare tutta la tematica degli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni, che dovrebbero passare attraverso prodotti italiani sostenibili e di qualità, e dovremmo investire in una nuova funzione sociale ed economica del bosco e delle attività collegate. Per capire quanto siamo ancora lontani da questo obiettivo basti pensare che ad oggi, invece, anche la legna da ardere proviene paradossalmente dall’estero».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.