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Isola d’Elba: il Corpo forestale dello Stato sequestra una strada nel Parco Nazionale e Zps

 |  Natura e biodiversità

La spiaggia di Cavoli, nel Comune di Campo nell’Elba, è una delle più affollate e famose dell’Isola ma nessuno o quasi si era accorto cosa stava succedendo a due passi, in pieno Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e Zona di protezione speciale (Zps) dell’Unione europea.

L’alluvione del 2011 aveva fatto crollare e trascinato via il ponte di Bolle Caldaia, subito dopo il grande ed antico manufatto in granito chiamato “La Nave”, rendendo così impossibile raggiungere a monte con l’auto una villa isolata nella macchia mediterranea i cui proprietari, evidentemente, per evitare di raggiungere la casa per vacanze a piedi lungo la sentieristica esistente, hanno pensato bene si  realizzare una larga strada, in forte pendenza, dentro l’area protetta, che risale dalla Provinciale Marina di Campo – Cavoli fino alla villa.

Qualcuno se ne è accorto ed ha segnalato tutto a Legambiente, ma questa volta gli ambientalisti sono arrivati secondi, visto che la Stazione del Corpo Forestale di Marciana Marina aveva già messo sotto sequestro preventivo, con tanto di cartelli e nastri rossi, la strada abusiva nel Parco e nella Zps in base all’articolo 321 del Codice di Procedura Penale che recita: «(Oggetto del sequestro preventivo) - 1. Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato. Prima dell`esercizio dell`azione penale provvede il giudice per le indagini preliminari».

La spiaggia di Cavoli, nel Comune di Campo nell’Elba, è una delle più affollate e famose dell’Isola ma nessuno o quasi si era accorto cosa stava succedendo a due passi, in pieno Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e Zona di protezione speciale (Zps) dell’Unione europea.

L’alluvione del 2011 aveva fatto crollare e trascinato via il ponte di Bolle Caldaia, subito dopo il grande ed antico manufatto in granito chiamato “La Nave”, rendendo così impossibile raggiungere a monte con l’auto una villa isolata nella macchia mediterranea i cui proprietari, evidentemente, per evitare di raggiungere la casa per vacanze a piedi lungo la sentieristica esistente, hanno pensato bene si  realizzare una larga strada, in forte pendenza, dentro l’area protetta, che risale dalla Provinciale Marina di Campo – Cavoli fino alla villa.

Qualcuno se ne è accorto ed ha segnalato tutto a Legambiente, ma questa volta gli ambientalisti sono arrivati secondi, visto che la Stazione del Corpo Forestale di Marciana Marina aveva già messo sotto sequestro preventivo, con tanto di cartelli e nastri bianchi e rossi, la strada abusiva nel Parco e nella Zps in base all’articolo 321 del Codice di Procedura Penale che recita: «(Oggetto del sequestro preventivo) - 1. Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato. Prima dell`esercizio dell`azione penale provvede il giudice per le indagini preliminari».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.