La aree marine protette contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico
Bisognerà istituire molte più aree marine protette di grandi dimensioni, anche al di fuori delle acque territoriali
[12 Giugno 2017]
Le riserve marine integrali possono contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico. A dirlo è lo studio “Marine reserves can mitigate and promote adaptation to climate change” pubblicato recentemente su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) da un team di ricercatori britannici, statunitensi, belgi, cileni, messicani canadesi e sauditi.
Gli scienziati dicono che «Le riserve possono aiutare gli ecosistemi marini e le persone ad adattarsi ai cinque principali impatti del cambiamento climatico: l’acidificazione degli oceani; l’innalzamento del livello del mare; la maggiore intensità delle tempeste; gli spostamenti della distribuzione delle specie e la riduzione della produttività e disponibilità di ossigeno. Le riserve possono anche promuovere l’assorbimento e lo stoccaggio lungo termine del carbonio proveniente dalle emissioni di gas serra, in particolare nelle zone umide costiere, il che aiuta a ridurre il livello del cambiamento climatico».
Il team di ricerca internazionale ha valutato gli studi peer reviewed esistenti sull’impatto delle riserve marine in tutto il mondo. Attualmente, solo il 3,5% degli oceani è Area marina protetta (Amp), con appena l’1,6% a riserva integrale dove sono proibite pesca ed altri tipi di sfruttamento. L’obiettivo preso a livello internazionale è di proteggere il 10% di mari e oceani entro 2020, ma il 2016 World Conservation Congress dell’International union for the conservation of nature (Iucn) ha chiesto che emtro il 2030 venga protetto almeno il 30% degli oceani.
Gli scienziati dicono che le Amp svolgono funzioni essenziali per mitigare il cambiamento climatico: proteggono le coste dall’innalzamento del livello del mare, dalle tempeste e da altri eventi meteorologici estremi; aiutano compensare il declino della pesca e della produttività degli oceani indotti dal global warming; forniscono rifugi alle specie che si adattano alle mutate condizioni dei loro areali; possono aiutare a combattere l’acidificazione
Il principale autore dello studio, Callum Roberts del Dipartimento ambiente dell’università di York, ha detto spiega che «Molti studi dimostrano che le riserve marine ben gestite possono proteggono la fauna selvatica e sostengono la pesca produttiva, ma abbiamo voluto esplorare questo corpo di ricerca attraverso la lente dei cambiamenti climatici a vedere se questi benefici potrebbero contribuire a migliorare o rallentare il loro impatto. E’ stato subito chiaro che possono offrire all’ecosistema oceanico e alle persone benefici per la resilienza essenziali nel rapido cambiamento climatico».
Precedenti studi avevano rivelato che le riserve marine possono promuovere un rapido recupero delle specie sfruttate e degli habitat degradati, salvaguardando gli ecosistemi intatti. Questi benefici sono maggiori nelle riserve più estese, istutuite da molto tempo, ben gestite e che hanno aree di protezione integrale che impediscono attività come la pesca, l’estrazione di petrolio, gas e minerali. Il relativo isolamento dalle attività antropiche dannose aggiunge ulteriori vantaggi alla tutela del mare. E’ probabile che la capacità delle aree protette di offrire forti benefici e la resilienza ai cambiamenti climatici derivi da queste loro caratteristiche.
Lo studio dimostra che una maggiore protezione degli oceani migliorerà anche le prospettive di recupero ambientale dopo che le emissioni di gas serra raggiungeranno il picco e saranno messe sotto controllo e rafforza la convinzione che l’obiettivo della Convention on biological diversity (Cbd) di proteggere il 10% degli oceani debba essere portato al 30% di aree marine protette, il che richiederà l’istituzione di molte più aree marine protette di grandi dimensioni, anche al di fuori delle acque territoriali.
Una delle autrici dello studio, Beth O’Leary, anche lei dell’università di York, aggiunge: «Eravamo ben consapevoli che le riserve marine possono aumentare l’abbondanza di specie e aiutare ad alleviare la scarsità di cibo, ma la nostra valutazione ha dimostrato che riserve sono una strategia low-tech conveniente di adattamento che produrrebbe molteplici benefici collaterali dal livello locale a quello globale, migliorando le prospettive future per l’ambiente e le persone».
Matt Rand, direttore del Pew Bertarelli Ocean Legacy Project, che ha finanziato parte della ricerca, conclude: «Questo studio dovrebbe fornire ai decision makers prova positiva che la creazione di riserve marine gestite in modo efficace è in grado di fornire un gran numero di vantaggi. Le riserve marine sono riserve climatiche».