La fioritura delle piante è controllata da una proteina termometro

I cambiamenti climatici fanno scattare anticipatamente l’”Evening Complex” di tre proteine

[24 Marzo 2020]

Mentre in tutto il mondo aumentano le temperature medie, nei Paesi temperati è sempre più comune vedere le fioriture primaverili già a febbraio e cosa lo causa – in risposta al riscaldamento globale – lo spiega il nuovo Lo studio “Molecular mechanisms of Evening Complex activity in Arabidopsis”, pubblicato recentemente su PNAS da un team di ricercatori guidato da Catarina Silva del Laboratoire de Physiologie Cellulaire and Végétale, Université Grenoble Alpes/Centre National de la Recherche Scientifique/Commissariat à l’Énergie Atomique et aux Énergies Alternatives/Institut National de la Recherche e che comprendeva anche scienziati della Sungkyunkwan University (Corea del sud), del Centro Nacional de Biotecnología – Consejo Superior de Investigaciones Científicas (spagna), del National Institute of Science Education and Research (India) e dell’Institut für Gemüse- und Zierpflanzenbau (Germania).
I ricercatori dicono che si tratta di «Un complesso di proteine la cui attività è direttamente controllata dai cambiamenti delle temperature. Composto dalle tre proteine LUX, ELF3 ed ELF4, l’”Evening Complex” regola l’espressione dei geni coinvolti nella crescita e nella fioritura delle piante, in funzine della temperatura esterna».
Il team di ricerca ha dimostrato in vitro che, «Anche se le tre proteine sono necessarie al buon funzionamento del complesso, solo l’attività di ELF3 dipende direttamente dalla temperatura. Quando la temperatura aumenta, ELF3 impedisce al complesso di legarsi al DNA e quindi di reprimere i geni della crescita, il che li attiva».
Lo studio della proteina LUX ha tuttavia dimostrato che anche alcune mutazioni potrebbero modificare la sensibilità delle piante alle temperature».