La foca del Caspio ora è tutelata da tre nuove Important marine mammal areas
Vive solo nel più grande mare chiuso del mondo ed è a rischio di estinzione per la perdita di habitat e per l’impatto delle attività antropiche
[9 Dicembre 2021]
La IUCN Task Force on marine mammal protected Areas, una task force congiunta della IUCN Species survival commission e della World commission on protected areas, ha annunciato che le foche del Caspio (Pusa caspica) saranno tutelate da tre Important Marine Mammal Areas (IMMA). Le tre IMMA del Mar Caspio sono: Caspian Seal Breeding Area IMMA; Caspian Seal Moulting and Haul Out Areas IMMA; Caspian Seal Transitory Migration and Feeding Area IMMA. In totale, il workshop regionale IMMA del Mar Nero, del sistema degli Stretti della Turchia e del Mar Caspio ha portato all’individuazione di 14 IMMA, una IMMA candidata (cIMMA) e 11 aree di interesse (AoI).
Le IMMA non sono aree protette, ma hanno lo scopo di assistere con programmi nazionali e globali i Paesi a selezionare aree ad alta biodiversità per raggiungere gli obiettivi di protezione del 30% entro il 2030 (“30 X 30”), come sostenuto da molti organismi internazionali e più di 100 Paesi in tutto il mondo, Italia compresa. Le IMMA del Mar Caspio appena identificate rappresentano quelli che, secondo gli esperti, sono habitat essenziali per il futuro della foca del Caspio. Le foche del Caspio arrivano a1,4 metri di lunghezza. I cuccioli nascono da metà gennaio a fine febbraio sul ghiaccio e pesano circa 5 kg e vengono allattati per 4 – 5 settimane prima di entrare in acqua. Le foche del Caspio si nutrono di una varietà di pesci, in particolare della kilka comune (Clupeonella cultriventris caspia).
Il Mar Caspio, con una superficie di 371.000 kmq, è il più grande specchio d’acqua senza sbocco sul mare del mondo (leggermente più grande del Great Barrier Reef Marine Park australiano) e vi si affacciano 5 paesi: ‘Azerbaigian, Federazione Russa, Kazakistan, Turkmenistan e Iran. Le Pusa caspica vivono solo nel Mar Caspio, e, dopo essere diminuite di oltre il 70% nel XX secolo, soprattutto a causa della caccia insostenibile per la pelliccia e il grasso, dal 2008 sono elencate come minacciate dalla Lista Rossa IUCN. Inoltre, negli ultimi 2 anni la Pusa caspica è stato aggiunta nelle Liste Rosse di Russia e Kazakistan e ora è considerata specie in pericolo di estinzione in tutti e 5 i Paesi del Caspio. A seguito di una proposta avanzata dall’Iran, nel 2017 la foca del Caspio è stata aggiunta alle Appendici I e II della Convenzione dell’United Nations Convention on the conservation of migratory species of wild animals.
Per Simon Goodman, un ecologo dell’università di Leeds e dello specialist group Pinniped (seals and walruses) dell’IUCN, «Questa è una buona notizia. Attualmente le principali minacce per le foche del Caspio derivano dalle attività umane, compresi tassi molto elevati di mortalità delle foche negli attrezzi da pesca destinati al bracconaggio degli storioni e il degrado dell’habitat derivante dallo sviluppo costiero. Preoccupano anche la riduzione del ghiaccio marino invernale che le foche usano per riprodursi e un calo del livello del Mar Caspio previsto per i prossimi decenni a causa del riscaldamento climatico».
Attualmente, nel Mar Caspio non esistono aree protette speciali per la conservazione delle foche del Caspio che vietano ogni forma di attività economica o industriale. L’ICN spera che l’iniziativa di dichiarare le 3 IMMA «Stimolerà lo sviluppo di una protezione più forte per l’habitat chiave delle foche del Caspio, compresi i ghiacci invernali per la riproduzione, le rotte migratorie, le aree di foraggiamento e i siti a terra utilizzati dagli animali per il riposo e la muta. I crescenti livelli di disturbo hanno indotto le foche del Caspio ad abbandonare la maggior parte dei loro siti di riposo tradizionali, mentre gli habitat offshore sono sensibili allo sviluppo industriale. Ora, si vedono raramente grandi aggregazioni di questi animali».
Il 30 settembre 2021, al XVII Forum di cooperazione interregionale tra Kazakistan e Russia è stato firmato il “Plan of Joint Actions of Russia and Kazakhstan for 2021–2026 to Protect the Caspian Seal Population as Part of the Implementation Agreement Between the Government of the Russian Federation and the Government of the Republic of Kazakhstan on Cooperation in the Field of Environmental Protection” per proteggere la popolazione della foca del Caspio e il presidente del Kazakistan, Kassym-Zhomart Tokayev, ha suggerito di «Creare riserve naturali statali per la foca del Caspio nel Caspio settentrionale».
Nataliya Shumeyko, dell’Istituto An Severtsov per l’ecologia e l’evoluzione dell’Accademia russa delle scienze e coordinatrice regionale IMMA per il Mar Caspio, ha concluso: «Sebbene le protezioni legislative siano benvenute, sono ancora necessari investimenti per finanziare misure di conservazione attive per ridurre la mortalità delle foche e proteggere questi habitat. Dobbiamo tutti fare di più per questa specie in via di estinzione».