
La foca monaca è davvero presente all’isola di Capraia

Una foca monaca è stata avvistata a Capraia, nell'Arcipelago Toscano: è stato Fabio Guidi, redattore del portale https://www.visitcapraia.it/ a dare la bella notizia al presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, inviandoci il video che conferma il secondo avvistamento a distanza di pochi giorni.
Il 9 giugno 2020 Nicola, un turista, racconta che avvistato la foca e fa il video con il cellulare, si vede la piccola testina rotonda che sbuca dall'acqua.
L'avvistamento è stato fatto tra punta della Fica e cala di Ceppo «Ho visto uscire qualcosa fuori dall’acqua ed ho pensato subito ad un delfino, ma avvicinandosi ci siamo accorti increduli che si trattava di una Foca! È rimasta in zona per un una quindicina di minuti prima che si allontanasse piano piano! È stata un emozione unica, spero che avvistamenti simili siano sempre più frequenti nel nostro arcipelago!» dice Nicola emozionato.
E tra l'altro la zona descritta è lungo la costa est a poche miglia a nord del primo avvistamento anche da parte di un pescatore di Capraia.
«L'avvistamento della foca monaca è un fatto eccezionale - ha detto il Presidente del parco Sammuri - sono circa 50 anni che non si riproduce più in Italia, le ultime riproduzioni sono state sulla costa della Sardegna. E' una specie classificata dalla IUCN come minacciata di estinzione, ha ancora nuclei riproduttivi in mediterraneo orientale principalmente in Grecia e Turchia. L'ultimo avvistamento nell'Arcipelago toscano è stato nel 2009 a Giglio Campese e dopo ben 11 anni abbiamo questa bella sorpresa di una presenza documentata a Capraia , cosa eccezionale perché la foca monaca è una specie elusiva difficile da vedere. Proprio in questi giorni sempre a Capraia un altro avvistamento importante di un Gipeto, uno dei più rari avvoltoi d'Europa, proveniente dalla Corsica».
di Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Sulla notizia interviene anche Legambiente Arcipelago Toscano: «Dopo l’avvistamento di una foca monaca (Monachus monachus) – forse due in accoppiamento – all’Isola del Giglio una decina di anni fa e una seconda segnalazione a Pomonte, all’Isola d’Elba, il nuovo duplice avvistamento a Capraia rappresenta una notizia bellissima ed eccezionale».«Le nostre isole – dice Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana – potrebbero vedere il ritorno di questo rarissimo mammifero marino che ha dato il nome con il quale le chiamavano gli isolani – bue, bove o vacca marina - a molte grotte e insenature dell’Arcipelago Toscano che era sicuramente presente all’Elba ancora nei primi anni ’60 e a Montecristo nei primi anni ’70, mentre al Giglio si parla di una sua presenza, con accoppiamento e cuccioli, addirittura nei primi anni ’90. Il mare protetto di Capraia – che proprio oggi è stato premiato con le 5 Vele di Legambiente e Touring Club – sembra essere quindi ridiventato una calamita per questi rarissimi mammiferi marini e anche per questo Legambiente, Diversamente Marinai i Diving Center le guide ambientali subacquee dell’Elba hanno promosso una petizione, che è già stata firmata da più di 5.000 persone, per chiedere l’istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano che attende di essere realizzata dal lontanissimo 1982»
