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La Maremma e le trivelle. Lettera aperta sul referendum del 17 Aprile

Gentili: «Basta con petrolio e fonti fossili: rinnovabili, turismo e ambiente per la Maremma»
 |  Natura e biodiversità

Il 17 aprile si voterà sul futuro delle trivellazioni in Italia entro le 12 miglia dalla costa. Il referendum si farà grazie a 9 regioni che ne hanno fatto richiesta, intraprendendo questo percorso. Se vincesse il no, o peggio l'astensionismo, si continuerebbe a privilegiare gli interessi delle compagnie petrolifere, e non certo degli italiani. Oltretutto con un altissimo rischio di incidenti, come dimostrano i disastri avvenuti in numerose parti del mondo, che sarebbero ancora più gravi in un mare chiuso e delicato come il Mediterraneo. Votare, e votare sì, non è un impegno marginale ma una battaglia di civiltà per il futuro del nostro paese.

Non ha senso perforare i fondali marini alla ricerca di combustibili fossili, con una presenza irrisoria di petrolio e gas (appena l'1% per il petrolio, il 3% dei fabbisogni totali per il gas) e con un rischio enorme di sversamento e inquinamento che danneggerebbe irrimediabilmente i nostri ecosistemi marini.

E’ molto più importante impegnarsi per un modello energetico basato sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza per abbattere le emissioni climalteranti e rompere con la dipendenza dalle fonti fossili e dalle lobbies e dalle multinazionali petrolifere. Un futuro sempre più vicino se pensiamo che oggi il 40% del nostro fabbisogno elettrico è garantito dalle rinnovabili che garantiscono 60000 occupati. Inoltre la bellezza del nostro paese è rappresentata dal patrimonio paesaggistico, naturalistico e culturale, e non possiamo rischiare di comprometterlo.

Per tutto questo è stato costituito un Comitato referendario, sia a livello nazionale sia in Maremma, che unisce associazioni e singoli cittadini con l’obiettivo di diffondere l’informazione e coinvolgere la cittadinanza per votare sì domenica 17 aprile. Mi rivolto soprattutto alle associazioni e al terzo settore, al mondo laico e alle categorie coinvolte nella valorizzazione del turismo, della pesca, dell’agricoltura sostenibile e del comparto turistico e sociale.

Ve la immaginate la costa maremmana infarcita di piattaforme petrolifere? Che danno sarebbe per l'unico patrimonio naturalistico per il comparto turistico, agricolo e della pesca? Quale futuro ci aspetterebbe dal punto di vista ambientale, sociale ed economico? E se ci fossero sversamenti, che impatti avrebbero sul turismo?

Anche  per questo per difendere la nostra Maremma il 17 aprile dobbiamo votare sì per fermare le trivelle!

 

Angelo Gentili

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.