
La nascita di 30 tartarughe marine a Orbetello (VIDEO). Soddisfazione di Wwf e Legambiente

Alcuni turisti hanno scoperto un’eccezionale nidificazione di tartarughe marine Caretta caretta sulla spiaggia della Giannella, che collega la terraferma all’Argentario. Come spiega il Wwf, «Nelle prime ore del mattino 30 piccoli sono infatti sbucati sotto gli occhi increduli dei bagnanti su un tratto di spiaggia tra i più frequentate della costa tirrenica». Un evento avvenuto nel cuore dell’Oasi Wwf di Orbetello e a meno di 1 km dal Casale Giannella. Il Panda, allertato tra gli altri dagli stessi turisti, ha provveduto in collaborazione con altre associazioni a recintare l’area della nidificazione per tutelare eventuali altri piccoli che potrebbero ancora uscire dalla sabbia. Dalla mattina Capitaneria di Porto, Corpo Forestale, Parco della Maremma e Sindaco, ricercatori insieme ad alcuni operatori turistici locali, sono accorsi all’appello vista l’eccezionalità dell’evento ed è già a pieno ritmo la ricerca di volontari per presidiare l’area. Si è creato anche un Gruppo sui Social Facebook per raccogliere adesioni».
Per garantire la sicurezza del prezioso sito di nidificazionedelle tartarughe marine il Wwf ha chiesto e ottenuto dal Sindaco di Orbetello, Monica Passetti un’ordinanza di tutela dell’area data l’estrema delicatezza dell’evento e dice che «30 metri di spiaggia saranno così protetti e presidiati per almeno una settimana poiché non si esclude che ci possano essere altri nidi e altre schiuse». Il comune di Orbetello ha infatti predisposto un’'ordinanza apposita che delimita e tutela l'area di nidificazione per le prossime 48 ore al fine di coadiuvare, anche attraverso un corridoio, eventuali nuove nascite di piccoli di tartaruga.
Sul posto sono intervenuti i rappresentanti della capitaneria di porto ,del parco della maremma ,della forestale ,del Wwf, dell'Arpat e dell'osservatorio per la biodiversità della Regione Toscana oltre ad i rappresentanti di Legambiente . Attualmente è in corso un monitoraggio costante da parte di volontari dell'associazione del cigno unitamente alle altre realta' coinvolte (Club subacqueo Grossetano, Corpo forestale dello Stato , Parco della Maremma, Guardia Costiera ,Wwf, Camping village ) con la supervisione dell'osservatorio toscano per la biodiversità che svolge un importantissimo ruolo di coordinamento in materia per tutta la rete di soggetti coinvolti in ambito regionale. La zona dove era posizionato il nido è stata infatti delimitata appositamente e verrà vigilata giorno e notte per verificare la eventuale schiusa di altre uova di tartaruga marina .
Secondo il Wwf «Nell’area dell’Argentario un evento simile non era stato mai segnalato. Alla buona notizia dell’eccezionale nidificazione si aggiunge quella dell’allerta consapevole dei turisti che hanno svolto un ruolo fondamentale di sentinelle attive sul territorio. Consci dell’importanza dell’evento hanno subito coinvolto chi di dovere e protetto i tartarughini fino al loro ingresso in mare. Un comportamento sempre più diffuso che dimostra come le numerose Campagne di sensibilizzazione sulle specie protette stiano dando buoni frutti. Negli ultimi 10 giorni il Wwf e alcuni volontari hanno potuto seguire la schiusa di due nidi di Caretta caretta nell’area di Sciacca, in Sicilia: altri episodi sono stati segnalati e seguiti anche in Puglia».
Anche Legambiente saluta con grande soddisfazione «questo evento unico e di enorme valore dal punto di vista scientifico per l'importanza di questa specie minacciata di estinzione per numerose cause ( grande pesca professionale , rifiuti plastici, inquinamento ecc...) e quindi fortemente protetta da numerose convenzioni internazionali». Il Cigno Verde grossetano ricorda che « Dopo la nascita di alcuni esemplari a Scarlino nell'ottobre del 2013 questo è il secondo evento di eccezionale rarità di questo tipo che avviene sulla costa Maremmana ed in Toscana in particolare .Infatti numerose uova schiudono ogni anno in Sicilia Campania , Puglia e Calabria ma non si avevano notizie recenti di esemplari di questa specie nate in toscana».
Il Cigno Verde «ringrazia vivamente i rappresentanti dell'Orbetello camping village che dopo la segnalazione da parte di alcuni bagnanti ,hanno supportato prontamente e con grande impegno e dedizione le piccole tartarughine nel loro primo bagno ,coadiuvati dall'importante contributo degli esperti del club subacqueo grossetano».
Per Angelo Gentili, della segreteria Nazionale di Legambiente, «Un bellissimo evento come questo oltre ad essere di enorme significato dal punto di vista scientifico e per la conservazione della biodiversità, ci indica con forza l'importanza di proteggere le nostre coste ed i nostri mari che stanno tornando a divenire luogo di schiusa delle uova di tartaruga marina caretta caretta, specie inserita nella direttiva habitat e nella lista rossa delle specie in estinzione dell'unione mondiale per la conservazione della natura. Occorre a tal proposito vigilare con cura tutte le nostre spiagge per monitorare la possibilità che si ripetano fenomeni come quello accaduto a Giannella, anche in altre aree costiere maremmane .La maremma infatti rappresenta l'area più a nord nel Mediterraneo dove questa specie nidifica e questo rappresenta un ottimo segnale per la qualità del nostro habitat costiero e che ci invita a tutelare sempre di più l'ecosistema marino nel suo complesso ,la fascia dunale ,le spiagge attraverso azioni mirate e puntuali». Nunzio D 'Apolito responsabile del settore biodiversità di Legambiente Grosseto ,che coordina il presidio instituito sul posto, sottolinea: «Stiamo vigilando costantemente giorno e notte, in stretta collaborazione con gli organismi competenti e le altre associazioni, per verificare se ci saranno altre nascite di qualche prezioso esemplare di caretta caretta nel sito di nidificazione della Giannella dove domenica sono nate trenta tartarughine. Avevamo organizzato un monitoraggio con il supporto di volontari per l'area a nord della costa dopo l'evento di Scarlino del 2013 ,ma quest'anno è stata quella più a sud ad essere coinvolta e ne siamo comunque molto felici perché è l'intera costa maremmana ad essere coinvolta da questo interessante fenomeno . Seguiamo come Legambiente numerose aree in tutta l'Italia meridionale soprattutto in Sicilia e Calabria dove avvengono frequenti lieti eventi come questo, ma adesso anche la Maremma sta diventando sempre più un litorale di particolare interesse a tal proposito anche per il futuro .Sottolineiamo con forza che è importante in caso di segnalazioni di piccole tartarughe sulle spiagge grossetane di non affidarsi al fai da te ma, come nel caso delle trenta tartarughine nate a Giannella ,rivolgersi ai soggetti e le autorità preposte affinché la guida di persone esperte e competenti coadiuvi il delicato momento in cui le tartarughe raggiungono il mare».
Legambiente propone «ai comuni della fascia costiera in collaborazione con l'importante e prezioso Osservatorio per la Biodiversità della Regione Toscana e con il Parco della Maremma di realizzare un attento e puntuale monitoraggio della fascia costiera con il supporto delle associazioni di volontariato coinvolte e gli enti preposti. E' inoltre di estrema importanza prevedere per alcune aree particolarmente vocate a nidificazioni di tartaruga marina non praticare la pulizia meccanica degli arenili che rischia di disturbare o impedire la schiusa delle uova ed organizzare al tempo stesso corsi e momenti di informazione rivolti essenzialmente a operatori di stabilimenti balneari e camping che insistono sulla costa per dare informazioni ed indicazioni specifiche sulla tartaruga marina che sempre più frequentemente sceglie le nostre coste come luogo per la nidificazione».
Per questo Legambiente realizzerà una rete degli Amici della Tartaruga «costituita da stabilimenti, campeggi, cooperative per la pulizia degli arenili disponibili ad avere un approccio collaborativo e competente rispetto a questa tematica , proprio come è successo per il camping village di Orbetello che fa parte di Legambiente turismo e che sta supportando i volontari e le istituzioni coinvolte nell'importante azione di tutela della specie Caretta Caretta».
